Lenovo non è solo produttore di elettronica di consumo, laptop e smartphone, ma ha sviluppato alcune tecnologie davvero interessanti per i calcoli di grossi volumi di dati in tempi notevolmente inferiori.
Una di quelle degne di memoria è NeXtScale, una tecnologia Lenovo per il processing di grandi volumi di dati informatici, che in questi giorni è sotto esame importante perchè pare che abbia catturato l’attenzione di ESA. Il rinnovo del contratto di collaborazione con ESA, Agenzia Spaziale Europea con cui il lavoro è iniziato nel 2011 mettendo a disposizione la potenza di calcolo dei propri data center si è rinnovato ancor più nel dicembre 2013, con il lancio del “Progetto Gaia” che ha come obiettivo la comprensione dell’origine e dell’evoluzione del cosmo tramite una mappatura puntuale della Via Lattea.
Lenovo NeXtScale si occupa di registrare miliardi di stelle per un censimento senza precedenti delle stelle presenti nel cielo ma, per una missione così ambiziosa e di lunga durata il data processing è elemento essenziale sia per l’affidabilità e scalabilità richiesta ai server che per la mole di informazioni da trattare. La stima dei dati da processare è di poco oltre un milione di GB, vale a dire cercare di far stare tutti i dati in qualcosa come oltre 200.000 DVD.
“Collaborazioni come quelle avviate con ESA sostengono la nostra leadership e rappresentano un benchmark importante nel settore dell’elaborazione a elevate prestazioni”, ha dichiara Wilfredo Sotolongo, Vice President di Data Center Group per il mercato EMEA.
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