La sezione di alimentazione della ASUS ProArt B550-Creator è composta da 12 fasi per la CPU e 2 fasi per il sottosistema SOC.
Soffermandoci sulla sezione vCPU, che è quella che ci interessa maggiormente, troviamo 12 Vishay Siliconix SiC639 da 50 A (per un totale di 600 A) in configurazione teamed, che utilizza le fasi in triplette senza utilizzare doublers PWM sul retro della scheda madre, sacrificando un po’ dell’efficienza possibile grazie al load balancing e guadagnando in Transient Response, ovvero la latenza con cui le fasi gestiscono l’erogazione di corrente per il processore. Il controller è targato VRM DIGI+ EPU ASP1106JGQW, ovvero un Richtek RT3667BE rebrandizzato e con firmware personalizzato per ASUS AI Suite, capace di gestire 4+2 fasi.
I dissipatori per le fasi, di dimensioni più che adeguate, hanno tenuto a bada la sezione d’alimentazione durante ogni genere di carico durante i benchmark per questa recensione, dimostrando che progettare una migliore sezione VRM è meglio che montare dissipatori d’alluminio spropositati che, purtroppo, non migliorano certo l’efficienza di fasi scadenti.
Ecco quindi una tabella che indica l’efficienza delle fasi, con i valori di output di calore generato a seconda del carico:
VCore | Frequenza Switching | Ampere | Calore |
1.0 V | 500 kHz | 200 A | 16 W |
1.0 V | 500 kHz | 250 A | 22 W |
1.0 V | 500 kHz | 300 A | 27 W |
1.0 V | 500 kHz | 400 A | 52 W |
1.0 V | 500 kHz | 500 A | 75 W |
1.0 V | 500 kHz | 600 A | 120 W |
Fino a 300 Ampere, potenza che non riuscirete certo a raggiungere con tradizionali sistemi di raffreddamento, la sezione VRM della B550-CREATOR di ASUS si comporta egregiamente, producendo fino a 27 W di calore che, diviso su 12 fasi, equivalgono a 2,3 W ciascuna: una quantità più che gestibile anche senza un dissipatore.
Storia diversa, invece, superata tale soglia, dove l’efficienza delle fasi cala repentinamente producendo, già a 400 Ampere, quasi il doppio del calore rispetto allo step precedente. Si tratta di quantità di ampere assurde e che non riuscirete a raggiungere nemmeno sotto azoto liquido, pertanto si tratta di valori indicati giusto per mostrare la curva d’efficienza delle fasi, e non perché raggiungerete effettivamente 600 A di corrente.
Nel BIOS non sono comunque presenti voci per l’utilizzo con metodi di raffreddamento non convenzionali, visto che la scheda è pur sempre dedicata ad un target professionale che predilige la stabilità all’overclock.
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