Introduzione–>
Da qualche anno a questa parte, il panorama dei MOBA è in fortissima crescita ed è quello che sta ottenendo il maggior consenso tra i giochi online: basti pensare che League of Legends e Dota 2 stanno ottenendo un successo planetario, grazie a milioni di followers e tornei con montepremi da urlo. Ovviamente molti sono i tentativi di inserirsi in questo settore, ma tanti dei prodotti presentati falliscono miseramente nel loro tentativo.
Un colosso come Blizzard non poteva rimanere a guardare in disparte senza presentare un titolo degno del nome della società, e così nasce Heroes of the Storm, il MOBA della società di Irvine che sfrutta la vasta gamma di personaggi dei molteplici universi creati in questi anni e li butta in arene per combattimenti a squadre all’ultimo sangue.
Il 2 giugno, Heroes of the Storm è uscito ufficialmente dalla fase open beta per essere rilasciato ufficialmente. Blizzard ha organizzato un mega-evento a Londra (con tanto di citazione dei Clash) e un mesetto fa la fase finale di Heroes of the Dorm, ovvero il torneo di HoTS che ha visto contrapporsi diverse università americane, è andata in onda su ESPN2, famoso canale americano via cavo di sport. Contando anche la pubblicità comparsa durante il “match del secolo”, quello di pugilato tra Mayweather e Pacquiao, si può dedurre che l’investimento che sta facendo la Blizzard per far conoscere HoTS è grande. Ne vale veramente la pena? Scopriamolo in queste pagine!
Heroes of the Storm: Specifiche tecniche–>
Il titolo è compatibile sia con Windows che con Mac ed i requisiti hardware non sono particolarmente esosi e molto simili a quelli degli altri giochi Blizzard come Diablo e Starcraft II.
Di seguito i requisiti minimi e consigliati, che differiscono solo per il sistema operativo:
Requisiti minimi | Requisiti consigliati | |
---|---|---|
Sistema operativo | Windows® XP / Windows Vista® / Windows® 7 / Windows® 8 con il service pack più recente | Windows® 7 / Windows® 8 64-bit con il service pack più recente |
Processore | Intel® Core™ 2 Duo oppure AMD Athlon™ 64 X2 5600+ | Intel® Core™ i5 oppure AMD™ FX Series Processor o superiore |
Video | NVIDIA® GeForce® 7600 GT, ATI Radeon™ HD 2600 XT, oppure Intel® HD Graphics 3000 | NVIDIA® GeForce® GTX 650 oppure AMD Radeon™ HD 7790 o superiore |
Memoria | 2 GB RAM | 4 GB RAM |
Spazio | 10 GB di spazio libero sul disco rigido | |
Internet | Connessione internet a banda larga | |
Media | Nessuno per l’installazione digitale consigliata | |
Input | Servono tastiera e mouse. Altri dispositivi di input non sono supportati. | |
Risoluzione | Risoluzione minima di 1024 x 768 |
Heroes of the Storm: Screenshots–>
Di seguito una galleria di immagini direttamente dal gameplay di Heroes of the Storm!
Heroes of the Storm: Caratteristiche–>
Heroes of the Storm nasce nel lontano 2010 come una mod creata grazie al potente engine di StarCraft 2. All’epoca conosciuto prima come Blizzard DOTA e poi Blizzard All-Stars, non era destinato a diventare un gioco standalone, ma solamente una tech demo per, appunto, mostrare il motore grafico. Le cose presero una piega diversa quando il titolo ottenne un enorme successo al BlizzCon, e quindi la società decise di iniziare lo sviluppo di un titolo MOBA da affiancare agli altri brand della casa.
Come già detto, HoTS fa parte dei MOBA, quindi la principale meccanica del titolo sarà quella di distruggere il nucleo nella base avversaria, superando torrette e uccidendo i nemici nelle varie “lanes” della mappa. Ogni giocatore potrà scegliere un personaggio diverso, che avrà delle abilità diverse e ruoli differenti all’interno della squadra.
Ovviamente il titolo di Blizzard si caratterizza in molte cose rispetto agli altri colossi sul mercato, e gli sviluppatori hanno fatto un egregio lavoro nell’inserire delle peculiarità uniche nel genere. Ma su queste è bene tornarci successivamente, dopo aver descritto brevemente il gioco. In HoTS sono disponibili un numero variegato di eroi (per ora 36 ma sono destinati ad aumentare) tra cui scegliere. E gli eroi non sono personaggi qualunque, ma sono stati scelti i più famosi e iconici dei tre universi attualmente a disposizione della Blizzard: Warcraft, Diablo e Starcraft, ovviamente tutti suddivisi in quattro classi: supporto, assassino, specialista e guerriero. Si va da Uther, famosissimo paladino di Azeroth, a Diablo, il Signore del Terrore del gioco omonimo; dalla Regina delle Lame Kerrigan a Thrall, capoguerra dell’Orda; dall’Esecutore Tassadar a… Fosky.
Questi sono gli eroi, qual è il campo di battaglia? Nel gioco sono presenti ben 7 campi di battaglia (ma anche questo numero è destinato a salire) e ognuno ha degli obiettivi che lo rendono unico rispetto agli altri. Ebbene sì, lo scopo del gioco non è darsele di santa ragione… o perlomeno non è solo quello. Grazie alle scelta della Blizzard di caratterizzare ogni mappa con degli obiettivi diversi, il modo per ottenere quel risultato varia. In una mappa ad esempio è necessario raccogliere dobloni per consegnarli al pirata fantasma Cuornero, in modo da assicurarsi momentaneamente i suoi servigi e bombardare la base avversaria. In un’altra invece bisogna controllare e difendere strategicamente dei templi, che una volta attivati sono in grado di sparare devastanti raggi di energia sulle strutture nemiche. In ogni mappa ci sono scelte da fare e alla fine vince il team che sa sfruttare meglio le potenzialità del campo di battaglia portando a termine gli obiettivi, non quello in cui i membri guardano il conteggio delle uccisioni.
Sono presenti varie modalità di gioco, che si adattano ai vari stili di gameplay che Blizzard vuole proporre: si parte dalle semplici partite coi bot e allenamento, per poi passare ai match unranked e ranked. Le partite unranked ci ricompenseranno semplicemente con gold ed esperienza, che varierà in base alla vittoria/sconfitta e alla presenza di amici Battle.net all’interno della squadra. La modalità ranked invece è quella più impegnativa e richiederà maggior tempo da trascorrere all’interno del titolo. Le ranked sono divise in due leghe: Hero League e Team League. Per quanto riguarda la Hero League, si può joinare con un party di qualsiasi dimensione, ed il sistema di matchmaking cerca di trovare team della stessa dimensione. Bisogna essere almeno livello account 30 per accedere a questa modalità e si avrà un ranking personale, oltre ad uno skill rating. La Team League, invece, è quella rivolta ai team pre-made da 5 persone. Questi team hanno un proprio nome ed un ranking/skill rating di team. Si potranno avere 9 membri per ogni team e ogni giocatore può entrare in massimo 3 team. Per accedere a questa modalità bisogna essere almeno livello 40.
La gestione dei pick degli eroi in modalità ranked non sarà libera, bensì governata dal Draft, dove i team sceglieranno alternativamente gli eroi ed il primo a “pickare” sarà deciso casualmente dal “lancio di una moneta”, non ci potranno inoltre essere due eroi uguali nelle due squadre. A differenza degli altri MOBA, non sono stati introdotti i ban degli eroi, perchè il team di sviluppo ha voluto mantenere la durata delle partite a 20 minuti, mentre introducendoli si perderebbe più tempo sulla schermata di Draft che in-game.
Il sistema di ranking è simile a quello di Heartstone, si partirà da 50 fino ad arrivare ad 1. Vincere partite ci farà guadagnare punti, mentre perderle ce li sottrarrà, e vincere contro un team con uno skill rating più basso darà pochi punti. Il ranking sarà resettato ad ogni inizio season, mentre lo skill rating rimarrà invariato e non sarà mai azzerato.
Ogni account ha un sistema di leveling che ci permetterà di sbloccare alcune features extra come uno slot aggiuntivo per la rotazione settimanale, gold, missioni giornaliere e tanto altro. Ogni personaggio, poi, avrà un suo leveling dedicato che abiliterà set di talenti extra o skins e colorazioni diverse dell’hero.
Heroes of the Storm: Differenze con gli altri MOBA–>
Come già detto in precedenza, Blizzard ha caratterizzato egregiamente il suo titolo, differenziandosi dalla “formula” classica degli altri colossi del settore.
La differenza principale sta nella durata delle partite, che in Heroes of the Storm non sono eccessivamente lunghe e pesanti ma si assestano su una durata di 20 minuti. Questo permette di avere una maggiore immediatezza e leggerezza, che si rispecchia in un gameplay molto più dinamico e interessante già dai primi secondi di gioco.
Altra differenza importante è la completa eliminazione di equipaggiamenti e items, rimuovendo così tutta l’ostica fase di farming (che può durare anche 20-30 minuti) presente negli altri titoli di questo genere. Questa feature è stata rimpiazzata da un sistema di talenti che verranno sbloccati ad ogni passaggio di livello all’interno delle partite: la scelta di questi ultimi permetterà una personalizzazione dell’eroe in una specifica partita, consentendo l’adattamento in diverse situazioni e con diversi avversari, un po’ come succede, appunto, con gli oggetti degli altri due titoli.
Non esistono neanche l’esperienza e kill individuali, bensì tutto il team livellerà allo stesso modo e le uccisioni saranno sharate a tutti i player in un certo range, e non ci saranno casi di “feeding” di un singolo eroe. Blizzard ha voluto, quindi, concentrare tutto il gameplay sul gioco di squadra, evitando situazioni dove le partite vengono vinte soltanto da un player “over-farmato” rispetto al resto del team. Anche le mappe sono strutturate allo stesso modo, e tutti gli obiettivi secondari sono ottenibili solamente giocando con gli altri compagni.
Le prime tre abilità (Q-W-E) in HoTS saranno già disponibili dal primo livello, mentre le Ultimate (sarà possibile scegliere tra due a disposizione) verranno sbloccate al livello 10. La presenza delle abilità base, che saranno poi potenziate dai talenti nel corso della partita, già dai primi istanti di gioco permette, come già detto, azioni frenetiche già da subito, con “gank” in posizioni chiave dopo un minuto/due.
Anche le lane sono organizzate in maniera unica: prima di ogni forte ci sarà un cancello che bisognerà distruggere, e fornirà maggiore protezione e riparo alla squadra attaccata, permettendo di organizzare una contro-offensiva senza fretta.
Conclusioni–>
Dopo questo quasi primo anno di alpha/beta, siamo davvero molto soddisfatti da Heroes of the Storm. Blizzard ha lavorato tantissimo al suo MOBA, cercando di differenziarlo dal pattern proposto da Dota 2 e League of Legends.
L’immediatezza è presente ovunque: partendo dai menù, che possiedono poche e veloci opzioni, al gameplay stesso, che si concentra sul gioco di squadra e la frenesia, accantonando i classici farming di oggetti e gold delle prime fasi.
La società di Irvine vuole presentare un titolo che non deve essere puramente mirato al “pro-gaming”, bensì anche a coloro che ne approfittano per una partita in pausa pranzo o come break dopo un raid di World of Warcraft. Tutto questo è possibile grazie a match veloci e senza troppe meccaniche particolari, che permettono anche a chi si affaccia per la prima volta al genere di potersi godere appieno il titolo senza “flame” da parte dei compagni di squadra. La modalità ranked, poi, porta il titolo a livelli competitivi, e siamo sicuri che Blizzard organizzerà eventi in grande stile per questi tornei, proprio come avviene per LoL e Dota 2.
Siamo anche molto soddisfatti di come gli sviluppatori abbiano ascoltato il feedback degli utenti, per esempio introducendo e successivamente rimuovendo meccaniche che non erano gradite dalla maggior parte dei player (vedasi i Manufatti). Anche il bilanciamento degli eroi è ben studiato e ascoltato, e man mano che si è andati avanti con lo sviluppo si è notata una certa linearità nello scaling della potenza dei personaggi durante le partite (basti ricordare la combo Brightwing/Li Li che nell’alpha era assolutamente devastante, ma è stata successivamente “nerfata”).
Per concludere, l’investimento che Blizzard sta facendo con Heroes of the Storm è sì rischioso, ma ben studiato. Sappiamo bene come la software house valuti attentamente le scelte nello sviluppo dei videogiochi (come la cancellazione di Project Titan), e se il titolo ha ottenuto consensi positivi fino ad adesso, non potrà che continuarlo a fare.
Ovviamente è ancora presto per poter dare un giudizio completo su HoTS, visto che siamo appena usciti dallo step di sviluppo e titoli di questo tipo ci mettono un po’ a “sbocciare” completamente. Però quello visto fin’ora ci piace, e dà una particolare “firma” al genere MOBA che sicuramente continuerà a maturare.
Ci sentiamo in dovere, quindi, di assegniare a Heroes of the Storm il Gaming Diamond Award, perchè Blizzard ha riscritto, a suo modo, il genere MOBA:
Un saluto da Skazza e da tutta la redazione di ReHWolution, alla prossima!
Ringraziamo Giuseppa D’Arrigo per il materiale fornitoci, oltre ad Andrea Gagliardi per l’aiuto nel scrivere questo articolo!
La recensione
Heroes of the Storm
Il MOBA visto da Blizzard, con un gameplay frenetico ed immediato, che riscrive i canoni del genere senza però uscire troppo fuori dagli schemi. Riuscirà il titolo della famosa software house ad imporsi contro i titani che ci sono già da anni?
Pro
- Gameplay frenetico ed immediato
- Durata delle partite ridotta e non pesante
- Tante caratteristiche
- Personaggi dell'universo Blizzard, amati da tutti
- Adatto sia ai pro-player che a chi si affaccia per la prima volta al genere
Contro
- Prezzi dello shop alti!
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