C’è molto da discutere sul software ASUSTOR Data Master, arrivato alla versione 4.0 nella sua ultima incarnazione, e arrivando ad integrare un numero davvero elevato di funzioni.
Partiamo quindi dal primo avvio di ASUSTOR Control Center, programma necessario ad accedere al NAS e a configurarlo al primo avvio:
Da questo software potrete inizializzare il NAS, cosa che abbiamo fatto prima di installare il software sul PC grazie ai tasti presenti sul NAS stesso, velocizzando il deployment del NAS e l’utilizzo di esso. Effettuando invece l’inizializzazione in maniera tradizionale, vi troverete di fronte ad una schermata simile:
Se sono presenti aggiornamenti, come in questo caso, dopo il messaggio iniziale vi troverete di fronte ad una scelta: aggiornare automaticamente il NAS prima dell’inizializzazione, o aggiornarlo in seguito. La versione 4.0 di ADM porte con sé alcuni miglioramenti dietro le quinte che migliorano la velocità di esecuzione e di fluidità del sistema operativo, insieme a qualche accorgimento estetico come (finalmente!) il tema Dark Mode che consente di non bruciarsi immediatamente le retine ogni volta che avviate l’interfaccia web. Potrete poi scegliere se utilizzare la configurazione con un solo clic o se impostare modalità di RAID e file system manualmente:
Vi mostriamo quindi in questi screenshot cosa vi troverete davanti impostando la configurazione manuale, con cui sceglierete il nome del NAS, le credenziali d’accesso e svariati parametri, come il file system (a scelta tra ext4 e btrfs, quest’ultimo con il supporto agli snapshot di Windows e Mac OSX):
Ovviamente, in caso di primo avvio del NAS, ricordate che l’inizializzazione e l’impostazione di una modalità di RAID elimina completamente i dati già presenti sugli HDD/SSD. Fate quindi attenzione a non sbagliare unità di archiviazione.
La procedura, nel caso di utilizzo di RAID 0, 1 e 10 richiede pochi minuti, mentre se selezionerete il RAID 5 ci vorranno diverse ore per la costruzione dei blocchi di parità, tempo che andrà a crescere proporzionalmente con la capienza dei drive e andrà a calare proporzionalmente con la velocità di essi.
Nel nostro caso, abbiamo utilizzato 4 Hard Disk da 3.5″ Seagate Barracuda da 2 TB, HDD lanciati nel lontano 2011 ma che ancora oggi riescono ad avere un buon rapporto capacità/prezzo e prestazioni discrete, specie tenendo conto dell’età.
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