Di seguito, le specifiche tecniche della Sapphire PULSE RX 5700 XT 8G GDDR6. Ulteriori informazioni sono consultabili sul sito ufficiale dell’azienda (Sapphire):
Il design della Sapphire PULSE RX 5700 XT 8G GDDR6 riprende a grandi linee quelle delle schede di generazione precedente, con un dissipatore a due ventole da 90 mm circa e colori che richiamano le Vega serie Pulse di Sapphire.
Il chip è un Navi 10 XT da 40 CU, per un totale di 2560 Stream Processors, che si collega ad 8 GB di memoria GDDR6 tramite un bus a 256 bit.
La GPU presenta un clock base di 1670 MHz, mentre il Game Clock ed il Boost Clock si fermano rispettivamente a 1815 e 1925 MHz, indicando la frequenza media e quella massima raggiunte dalla scheda durante l’esecuzione dei giochi, proporzionalmente alle temperature e potenza operative.
Le memorie presentano infine una frequenza di 1750 MHz, per un totale di 14 Gbps, data la configurazione GDDR6.
Il pannello di uscite presenta 3 porte DisplayPort 1.4 (con supporto fino a 8K60) ed una singola porta HDMI 2.0b (con supporto fino a 4K60), con la possibilità di utilizzare tutti gli output contemporaneamente.
Anche su questa generazione di GPU troviamo la tecnologia 0 dB che spegne le ventole sotto una determinata temperatura, e il compatto dissipatore a due ventole, insieme alla backplate metallica, tiene a bada le temperature senza molti problemi. Viste le compatte dimensioni, non è presente alcun “sag” (quel cedimento del PCB dovuto al peso spesso elevato), con una lunghezza totale di soli 254 mm.
La sezione di alimentazione della Sapphire PULSE RX 5700 XT 8G GDDR6 è composta da un controller International Rectifier IR35217 (numero di fasi minore o uguale di 8) che gestisce 7 fasi per la circuiteria vGPU ed 1 fase per la circuiteria SOC, con delle fasi Vishay Electronix SiC620A da 60 Ampere ciascuno, portando a ben 420 A la capacità massima delle VRM installate. Sul fronte delle VRAM, invece, troviamo due fasi Vishay Electronix SiC632, per un totale di ben 100 A sulle memorie.
Una sezione d’alimentazione, quindi, sproporzionata rispetto a quanto assorbito dalla scheda, che non dovrebbe eccedere i 230-250W nel peggior caso possibile.
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