Descrivere una lineup di 9 processori avendone testati soltanto 3 è sempre una questione complicata, ma provando una CPU per ogni “tipologia” principale può aiutare a farsi un’idea generale di così tanti prodotti guardando cos’è in comune e cosa no.
Innanzitutto, c’è da dire che a parte l’i5 7640X e l’i7 7740X, secondo la mia personale opinione, quasi tutti i processori hanno un “senso”. Mi spiego meglio:
il 7800X e il 7820X sono ottimi processori per effettuare “l’accesso” alla piattaforma X299 di fascia alta; il supporto a fino a 128 GB di RAM e la naturale propensione all’overclock di questi “piccoli processori” permette di avere delle macchine ottime nei giochi e, al contempo, strepitose in workload di tipo productivity e content creation. Per capirci, faccio riferimento a tutti quei giocatori che si dilettano nel fare streaming o montaggi di video su Twitch o YouTube, dove oltre a 2-4 core fisici serve anche la potenza necessaria a codificare in tempo reale le sequenze video registrate, e con tali task deriva ovviamente la necessità di dotarsi di tanta memoria RAM per permettere ai programmi richiesti di funzionare alla perfezione.
Vista poi la price tag di questi due processori (circa 350 € per il 7800X e circa 575 € per il 7820X), e soprattutto paragonandoli con quelli della generazione precedente (450 e 1000€), mi sembra logico dire che, grazie alla concorrenza offerta da AMD, Intel è rinsavita dai prezzi ridicolmente esagerati della generazione precedente offrendo un discreto livello prestazionale ad un prezzo magari non stracciato, ma almeno bilanciato. La questione linee PCIe, invece, visto come si stanno evolvendo le cose lato GPU, non sembra essere così tragica come sembra: dopotutto, tolta una scheda video, rimangono ancora a disposizione 12 linee PCIe, per 3 SSD M.2/U.2 o una combinazione tra SSD e schede di espansione, come ad esempio un controller 10 GbE, o una scheda di acquisizione per sorgenti in 4K, o…beh, o qualsiasi scheda di espansione vogliate installare.
Avendo provato il 7820X, mi sento di dire che (avendo anche posseduto il precedente 5960X, suo predecessore insieme al 6900K) si tratta di una CPU davvero eccezionale, battendo il processore di generazione precedente per efficienza, capacità in overclock, supporto RAM e, ovviamente prestazioni. Basti pensare che il 7820X inviatoci da Intel ha retto senza alcun problema RAM a 3466 MHz, laddove il 5960X utilizzato fino a settembre dell’anno scorso a stento superava i 3000 MHz. Inoltre, sono riuscito a spingerlo a 4.7 GHz in pochi steps, ottenendo un boost prestazionale ulteriore tra il 10% e il 18% a seconda che venga utilizzato un solo core o 8 core.
Saliamo di livello: troviamo il 7900X, unico esponente della famiglia i9 a presentare una configurazione “LCC” (low core count), condividendo quindi un die dalle stesse dimensioni di 7800X e 7820X, ma con 44 linee PCIe, ben 10 MB di cache L2 e tanto potenziale in overclock (ad un prezzo di circa 830€). Tale processore, trovandosi in mezzo ai colossi da 12, 14, 16, 18 core e gli i7 da 6 e 8 core, rappresenta, nemmeno a farlo apposta, il miglior compromesso per numero di core, frequenze, potenzialità in overclock, linee PCIe e prezzo. Fino a questo punto, se fate del vostro PC una macchina da gioco, è ancora possibile considerare questo acquisto “giustificato”, anche se già con tale processore, sarebbe più logico un utilizzo di tipo “workstation”, con il content creation e programmi per la produttività a mente.
Inoltriamoci adesso nel territorio “ultra-high end”: troviamo il 7920X (1029 €), il 7940X (1362 €), il 7960X (1773 €) e il 7980XE (2181 €), tutti prezzi davvero lontani dalle tasche dei gamer o dei piccoli professionisti, dove il ROI (Return Over Investment) non è breve con numeri così alti.
Di questi, abbiamo testato il più piccolo della famiglia “HCC” (High Core Count), ovvero il 7920X, che ci ha convinto così tanto dopo la review da “costringermi” ad acquistarlo, andando a sostituire il processore AMD Ryzen Threadripper 1950X, dotato sì di più core, ma la cui frequenza si fermava a 4.0 GHz e non brillava particolarmente in single thread. Oltretutto, nonostante il minor numero di core, le prestazioni sono leggermente superiori, il tutto allo stesso prezzo di lancio di Threadripper che però, nel frattempo, ha visto un taglio di prezzo per le due CPU di punta. Ma questa è un’altra storia.
Tornando alle CPU “HCC”, il 7920X è un portento sia in efficienza che in prestazioni, anche se, tenuto alle frequenze standard, non è nulla di eccezionale visto il base clock di soli 2.9 GHz. Portandolo a 4.5 GHz con soli 1.2 v, sono riuscito ad aumentare le prestazioni di un valore compreso tra il 10% e il 20%, a seconda del tipo di carico (single-thread o multi-thread), annullando qualsiasi tipo di bottleneck anche nei giochi (per cui non è assolutamente progettato) e macinando qualsiasi tipo di carico gli si metta davanti.
“Sfortunatamente”, non abbiamo provato (ancora) nessuno dei processori a 14, 16 o 18 core, quindi non possiamo parlare per esperienza diretta di quello di cui sono in grado di fare tali CPU, ma stando a quanto recensito finora dai nostri colleghi internazionali, sembra che le CPU a 16 e 18 core siano dei veri e propri mostri rari di potenza, sfociando in territorio del calibro di Xeon per GFLOPS sviluppati. Andando a cercare un facile difetto, basta guardare l’etichetta di tali processori: se con la precedente generazione ci eravamo fermati a “soli” 1700 €, stavolta il processore di punta ha un prezzo di ben 2181 €. Certo, stiamo parlando di una CPU che ha quasi il doppio dei core rispetto al 6950X, ma comunque si parla di un prezzo che il 99% degli utenti non è disposto a sborsare per una CPU di fascia alta.
Concludendo questa lunghissima analisi, mi sento di consigliare entrambi i processori oggi testati (poste le condizioni di averne veramente bisogno), grazie soprattutto al fatto che con i mesi passati dal lancio, i prezzi sono diventati decisamente più ragionevoli. Per acquistarli, potete cliccare uno dei link riportati qui sopra, o nella sezione “Dove comprare”. In definitiva, Intel ha fatto un lavorone con quest’architettura, riuscendo a creare CPU capaci di offrire elevate prestazioni in ogni task che eseguono, con un prezzo, però, leggermente superiore a quello di AMD. Diamo quindi il nostro “marchio di approvazione”, con l’Editor’s Choice di ReHWolution:
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Un saluto dal vostro amichevole Ciro di quartiere, e alla prossima review!
La recensione
Intel Skylake-X i7 7820X e i9 7920X - Recensione
Skylake-X rappresenta la punta di diamante dell'offerta di Intel, portando una vasta pletora di processori di fascia alta nel settore HEDT (High End DeskTop), andando a scontrarsi con AMD e i suoi competitivi processori Ryzen Threadripper.
Pro
- Tanti processori nella lineup, per ogni tasca ed esigenza
- Come da tradizione Intel, prestazioni in single thread elevate
- Ottime capacità in overclock per tutti i processori
Contro
- L'i5 7640X e l'i7 7740X non hanno molto senso
- Prezzi per i prodotti di punta inavvicinabili
Intel Skylake-X i7 7820X e i9 7920X - Recensione Prezzi
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