Di seguito discuteremo le specifiche tecniche della ASUS Pro WS X570-ACE. Per maggiori informazioni, per le QVL e i driver più aggiornati, vi rimandiamo al sito ufficiale del produttore (ASUS Pro WS X570-ACE):
Il socket AM4 della ASUS Pro WS X570-ACE è affiancato da 4 slot per memorie DDR4 con capacità massima di 128 GB e frequenza massima certificata (badate bene, non è la frequenza massima supportata) di 3200 MHz, con supporto esplicito a memorie ECC di tipo RDIMM (Registered) ma anche alle tradizionali memorie non ECC dal costo più basso rispetto alla soluzione server-oriented. Il dettaglio sulle frequenze delle RAM è importante: in questo caso, viene prediletta la stabilità alle performance nude e crude, anche perché spesso e volentieri i guadagni prestazionali attribuiti a RAM più veloci sono spesso trascurabili e non compensano adeguatamente lo stress maggiore su CPU, memory controller, memorie e scheda madre.
Proseguendo, sono presenti due porte Ethernet GbE: una guidata da un chip Intel i211AT ed una guidata da un chip Realtek RTL8117. Particolarità di quest’ultimo è la possibilità di gestire remotamente il proprio computer tramite la suite ASUS Control Center Express, con la capacità di gestire BIOS, installazione del sistema operativo e resettare le impostazioni hardware dei PC controllati da remoto, tra l’altro potendo gestire anche Virtual Machines e sistemi affini. Notiamo l’assenza di connettività Wireless, e in questa fascia di prezzo è davvero insolito.
Sul pannello I/O posteriore, troviamo un totale di 7 porte USB, 5 delle quali sono 3.2 (10 Gbps, 4 Type-A, 1 Type-C) mentre le restanti due sono USB 3.0 (5 Gbps) Type-A. Sono presenti ovviamente le uscite video HDMI 2.0b e DisplayPort 1.2 qualora vogliate installare una APU nel sistema, con il supporto a tutte le generazioni di APU finora lanciate su AM4.
Conclude la panoramica sulla connettività posteriore il tipico set di I/O audio, che include i classici connettori jack da 3.5mm ed una porta S/PDIF ottica.
Lato storage, troviamo interessante la presenza, insieme ai due più tipici header M.2 rispettivamente a 4 e 2 linee PCIe 4.0, di un connettore U.2 a 4 linee PCIe 3.0, per l’utilizzo con drive di livello server o enterprise che fanno uso di tale connessione (specie gli HDD da 15k RPM con connettore mini SAS o gli SSD da Data Center), potendolo convertire tramite appositi adattatori in 4 connettori SATA III. Tale connettore non condivide bandwidth con nessun’altro collegamento presente a bordo, a differenza dello slot M.2_2, che in presenza di una scheda installata nello slot PCIe 1x primario si vedrà dimezzare la bandwidth da 2 ad 1 sola lane PCIe 4.0. Potrete quindi tenere i vostri SSD a velocità massime di circa 2 GB/s in lettura e scrittura.
Non abbiamo avuto il permesso, da parte di ASUS, di smontare la scheda e pertanto ci limiteremo a descrivere la sezione d’alimentazione senza mostrarvela in foto.
La sezione d’alimentazione è composta da un controller ASP1405I (un Infineon IR35201 rebrandizzato) che guida 12 MOSFETs Infineon PowIRstage IR3555, capaci di erogare 60 Ampere ciascuno, lato vCPU e 2 ulteriori MOSFETs identici per la sezione vSoC dei processori, per un totale rispettivamente di 720 Ampere e 120 Ampere, molto più che sufficienti per alimentare anche il più famelico dei 3950X, che nella peggiore delle ipotesi assorbirà 200-230 Ampere di corrente, a tutto vantaggio dell’efficienza che non viene minimamente scalfita e rimani su livelli davvero elevati, specie considerando quanto sia conservativa la motherboard nella gestione del clock dei processori. Non sono presenti doublers, il che riduce la Transient Response (la “reattività” delle fasi) ma incrementa leggermente i consumi della piattaforma, fattore ampiamente compensato dall’headroom disponibile per le fasi d’alimentazione.
Niente RGB a bordo, che siano LED o headers, proprio a rafforzare la questione “Professional” di cui si fa carico.
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