Abbiamo poi proceduto a riempire il drive al 50%, in modo da testare l’SSD in uno scenario più vicino all’utilizzo reale, e abbiamo ripetuto tutta la nostra suite di test:
ATTO Disk Benchmark
Nulla da dire sulle prestazioni del drive, che rimangono praticamente inalterate nonostante sia disponibile soltanto la metà dello spazio a disposizione. Più di 7 GB/s in lettura e ben 6.4 GB/s in scrittura. Notiamo un insolito calo di prestazioni con file da 64 MB, ma probabilmente si tratta di un errore casuale, visto che eseguendo più volte il benchmark, le prestazioni si riallineano a quanto rilevato con le altre dimensioni.
Crystal Disk Mark 5.5.0
Torniamo su CrystalDiskMark, testando il drive al 50% di capacità:
Prestazioni leggermente in calo con il drive riempito al 50%, con la velocità di lettura che cala di circa 100 MB/s e quella di scrittura di circa 150 MB/s. Quasi invariati i valori con file da 4 KB, fattore che indica la reattività di sistema e la velocità di boot. C’è comunque da dire che si tratta di un’immensa mole di dati da gestire per il controller, pertanto è normale vedere un calo nelle performance, che comunque in termini percentuali scendono dell’1% in read e del 2% in write. Roba da nulla.
AS SSD Benchmark – Copy Benchmark – Compression Benchmark
Anche in questo test notiamo un leggero calo delle prestazioni, specie in scrittura, dove passiamo da 4.8 GB/s a 4.1 GB/s. Ciononostante il punteggio vede un calo del 3%, indice che il drive è ancora capace di sprigionare prestazioni davvero elevate: basti guardare le prestazioni con file da 4 K e 64 Thread, dove il Rocket 4 Plus da 4 TB riesce ancora a totalizzare ben oltre 1.3 milioni di operazioni I/O al secondo.
Anvil’s Storage Benchmark
Come facile aspettarsi dal benchmark più impegnativo della nostra suite, Anvil’s Storage Utilities fa segnare poco più di 24000 punti, un calo di circa il 4% che però tiene il drive al di sopra della gran parte della competizione. Sorprendentemente, il drive nella variante da 2 TB totalizza un punteggio superiore non solo alla versione da 4 TB, ma anche a tutti gli altri drive testati da vuoti, segno che il controller riesce a gestire un po’ meglio 1 TB di dati scritti sul drive rispetto ai 2 TB scritti sulla variante oggi recensita. Si parla comunque di punteggi elevati in entrambi i casi, quindi nulla di cui preoccuparsi.
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