Negli ultimi mesi, un gioco che ha saputo sorprendermi in particolar modo è Rainbow Six: Siege. Arrivato alla 3° stagione (con in arrivo, molto presto, due operatori del GIS italiano), nell’ultimo anno il gioco è migliorato tantissimo rispetto al lancio, diventando incredibilmente divertente, soprattutto se giocato in compagnia.
Cambiando rotta radicalmente rispetto ai precedenti Rainbow Six, più tattici e strategici, stavolta Siege nota un enorme aumento della frenesia durante le partite: spawn kills, “team fights” e quant’altro sono adesso una realtà, grazie all’enorme numero di operatori disponibili (ben 38, con altri 6 in arrivo durante questa season) e all’elevato numero di combinazioni di squadra disponibili.
Essendo, come detto poc’anzi, un gioco molto frenetico ma, comunque, con una base tattico-strategica, Rainbow Six: Siege è un ottimo benchmark per testare le potenzialità di un mouse, visto che spesso e volentieri le kill vengono effettuate con one kill one shot (headshot, ovviamente), e quindi sia la precisione che la velocità sono requisiti fondamentali per vincere più partite possibili.
Anche con il V570, abbiamo settato i DPI a 1600, che è la mia risoluzione “go-to”, e se devo essere onesto, credo di aver avuto la miglior esperienza con un mouse fin dai tempi dello Steelseries Rival, finora inarrivabile in termini di comfort.
Vuoi la forma incredibilmente ergonomica, vuoi il peso regolabile (nel mio caso, ho occupato tutti e 6 gli slot per pesi per avere un mouse meno “agile” e più stabile), ho giocato per ore usando il V570 senza stanchezza né ai polsi né alle mani. Un risultato degno di nota, visto che pochissimi mouse mi hanno permesso condizioni del genere, a causa delle mie enormi mani grandi quanto padelle.
Nell’utilizzo quotidiano, il mouse si comporta molto bene: il peso consistente consente una maggiore precisione rispetto a mouse più piccoli e leggeri, certo richiedendo un po’ di “energia” in più, ma migliorando senza dubbio l’esperienza in termini di “stabilità”.
I numerosi tasti permettono di impostare macro su Photoshop, Premiere Pro, Audition, After Effects (i programmi che usiamo di solito per le nostre recensioni e videorecensioni), e nei giochi è possibile impostare tasti diversi (come in Fortnite, dove per costruire servono almeno 5 tasti e altrettanto per le armi) per ogni azione richiesta. Insomma, un mouse completo a tutto tondo e versatile abbastanza da adattarsi ad ogni tipo di utilizzo.