Per chi non lo sapesse, il traffico dati di PC e smartphone non è esattamente una comunicazione diretta tra PC, provider e server. Infatti, sopratutto i browsers che poi implementano le loro funzioni su mobile, cercano di farvi risparmiare più banda possibile con dei fattori di compressione e decompressione di dati, per rendere il flusso più agevole, più veloce, risparmiare data su mobile e utilizzare al meglio l’hardware del device. Del resto, con i siti e i servizi web che diventano sempre più complessi e pesanti, era superfluo dire che la necessità di migliorare gli algoritmi di compressione delle pagine fosse diventata qualcosa di indispensabile, soprattutto per traffico data limitato come su smartphone. infatti, un miglior rapporto di compressione, potrebbe consentire miglioramenti sensibili nella durata della batteria dei dispositivi e un traffico internet inferiore a parità di contenuti.
Google è stata una delle prime società ad offrire una compressione dati davvero efficiente, un protocollo chiamato Zopfli che aveva un ottimo rapporto di compressione. Tuttavia, il colosso di Mountain View vuole offrire soluzioni sempre migliori, sia per l’utente, sia per guadagnare utenti con browser e servizi sempre più veloci. Ed è così che nasce un nuovo algoritmo chiamato Brotli. Ma cos’è esattamente Brotli? non è un personaggio di DragonBall, anche se il nome potrebbe suggerirlo, ma un algoritmo open-source in grado di offrire un’efficienza sino al 26% superiore rispetto a quanto possibile con Zopfli.
La sua missione è rendere il caricamento delle pagine web più efficiente, un formato lossless che comprime i dati utilizzando una combinazione dell’algoritmo LZ77 e del codice Huffman, con un’efficienza comparabile a quella dei migliori sistemi di compressione generici disponibili attualmente, almeno secondo i dati rilasciati da Google.
Nei test condotti su Linux 3.13.0 su un Intel Xeon Eg-1650 v2 operante alla frequenza di 3,5GHz, i ricercatori Google affermano che Brotli viene eseguito con un rapporto di compressione 3.381:1 ad una velocità di compressione di 98,3MB/s e decompressione di 334MB/s. Sulla stessa macchina, l’implementazione di Deflate più veloce riesce a comprimere a 93,5MB/s e decomprimere a 323MB/s, ma con un rapporto di compressione meno preciso pari a 2.913:1.
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