L’obiettivo? Riprendersi il Giappone. La battaglia è nata e non si tirano indietro, così, dopo essersi separata da Sony nel 2014, Vaio sta valutando accordi di fusione con Toshiba e Fujitsu, per sottrarre ai colossi cinesi (la partnership tra Lenovo e NEC) una fetta del loro mercato.
Preannunciata dal CEO di Japan Industrial Partners, potrebbero infatti ottenere circa un terzo delle quote di mercato nello stato asiatico dato che Lenovo e NEC dispongono adesso del 29% del mercato giapponese, seguiti da Fujitsu e Toshiba, che hanno rispettivamente il 17 e il 12%. Vaio, Toshiba e Fujitsu hanno visto la loro quota di mercato globale crollare a causa proprio della Lenovo Group Ltd., seguita da HP e Dell Inc. Per cui, emercge che anche i leader sono in difficoltà: bisogna considerare infatti che le vendite di PC si sono ridotte del 10 per cento l’anno scorso, con vendite al di sotto delle 300 milioni di unità per la prima volta dal 2008 e il mercato è previsto crollare ancora per il 2016.
“Il mercato dei PC si sta restringendo, il che significa che ci sono vantaggi a lavorare insieme per unire ricerca, volumi di produzione e canali di marketing. Possiamo farlo con rischi di cannibalizzazione minimi” , ha dichiarato Hidemi Moue, CEO di JIP. Un portavoce di Toshiba contattato da Bloomberg frena però l’entusiasmo: “Nel business dei PC bisogna considerare tutte le opzioni di ristrutturazione e di partnership, ma ancora nulla è stato fattivamente deciso”, ha infatti commentato, anche se la decisione secondo Moue, sarà presa entro Marzo.
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