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Dati personali e app: a che punto siamo?

Ciro Sdino di Ciro Sdino
13 Luglio 2020
in Editoriali
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Home Editoriali
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Negli ultimi mesi il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria ci ha costretti a rivedere alcune delle nostre abitudini più radicate. Andare a scuola, lavorare, comunicare: tutto è cambiato e la nostra presenza online è aumentata esponenzialmente, registrando un flusso di traffico internet in continua salita. Ma questo – unito all’uso della tecnologia per il tracciamento e contenimento dei contagi – ha risollevato la questione sulla privacy degli utenti online e sull’uso dei nostri dati personali da parte delle grandi aziende tech.

In Europa vigono delle leggi abbastanza severe in materia di privacy e dati, ma naturalmente non sono abbastanza, considerando il vasto mondo di internet e considerando che non tutti gli stati del mondo hanno leggi ad hoc sulla sicurezza degli utenti e anche i programmi di cybersecurity sono molto limitati. Molte volte le persone non conoscono nemmeno le regole base della sicurezza informatica, usando ad esempio le stesse password per diversi account, sia personali sia di lavoro, oppure molto spesso vengono visitati link e siti non sicuri, compromettendo così la sicurezza dei nostri dati. E questo non avviene solo da desktop ma anche attraverso il nostro smartphone, dove pensiamo di essere più protetti (soprattutto se usiamo un iPhone) ma in realtà rimaniamo comunque vulnerabili – forse ancor di più – a malware e furti di dati. Ora, non devono essere le app di tracciamento a spaventarci, anzi, queste funzionano con una tecnologia Bluetooth e codici univoci, difficili da decifrare.

Dovremmo preoccuparci di come quotidianamente vengono utilizzati i nostri dati personali. Da un sondaggio condotto negli Stati Uniti da ExpressVPN è emerso che il 79% degli intervistati pensa che le aziende tech sfrutteranno i dati raccolti in questo periodo. Ma cosa possiamo fare dunque come semplici utenti del web?

Come proteggere i dati personali?

  1. Utilizzare password diverse per ogni account e soprattutto che siano difficili da decifrare. Una combinazione di lettere, numeri e simboli è la cosa migliore. Allo stesso modo, dove è possibile, attivate l’autenticazione a due fattori che crea uno strato di sicurezza aggiuntiva per i vostri account.
  2. Elimina i cookie se non desideri che la stessa pubblicità mirata ti segua su tutti i siti che visiti. Oppure utilizza una VPN in modo da oscurare il tuo indirizzo IP e altri dati personali.
  3. Non aprite collegamenti inviatevi per mail non riconosciute e attenti anche ai download non sicuri di file. Munitevi sempre di un antivirus che scansioni anche i file e le mail da tentativi di phishing. Quando visitate un sito web assicuratevi che sia sicuro ed affidabile. Il primo segnale è il tipo di protocollo usato, se dispone di un certificato SSL il sito verrà contrassegnato con l’https ed è ritenuto sicuro.
  4. Prima di scaricare app e creare account leggete le caratteristiche tecniche, le recensioni e valutate quale autorizzazione concedere ad ogni nuova app.
  5. Aggiornate sempre i software e le app! è grazie agli aggiornamenti che gli sviluppatori risolvono alcuni problemi di sicurezza e bug di sistema.

Osservando queste semplici regole, potrete proteggere i vostri dati personali sia su mobile sia su dispositivo fisso.

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Ciro Sdino

Ciro Sdino

Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.

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