Il 2017 è stato senza dubbio l’anno delle criptovalute, in primis il Bitcoin il quale ha generato molto scalpore grazie all’aumento del suo valore, riuscendo addirittura a toccare a metà dicembre la quota di 20 mila dollari.
In questo 2018 molti si aspettavano un ulteriore aumento, tanto che molti analisti incalliti (e abbastanza ottimisti, a dire il vero) affermavano che il prezzo potesse salire fino a 50 mila dollari in pochissimi mesi.
Eppure, non sembra andare proprio così: in questi primi mesi dell’anno, oltre ad un timido rialzo, il Bitcoin ha spesso dato segni di cedimento ed è emerso un dato realmente sconfortante: è sceso di oltre il 50% rispetto al dollaro nei primi tre mesi del 2018, facendo registrare il peggior inizio anno di sempre.
CoinDesk riferisce che la criptovaluta ha registrato una vera e propria catastrofe nel primo trimestre del 2018, nonché il secondo peggior trimestre mai registrato (ossia quello del 2011, quando è diminuito del 68% rispetto al dollaro).
Raggiunto il suo massimo storico, da allora la valuta digitale ha faticato a guadagnare terreno, oscillando tra 10.000 e 7.000 dollari nei mesi successivi. Il Bitcoin ha chiuso il mese di marzo attorno ai 6.926 USD.
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