Nonostante il successo trabordante di pubblico YouTube non è una miniera d’oro. Google, studia una possibile strategia: le soluzioni passano per l’advertising, gli abbonamenti e la specializzazione dei contenuti.
Youtube ha superato il tetto del miliardo di spettatori, ma non sembra ancora in grado di creare profitto per Google: con l’impostazione attuale il pubblico è insufficiente per essere proficuamente messo a frutto. Quindi deve cambiare il metodo di advertising o devono moltiplicarsi ancora le visualizzazioni.
Non si tratta di proiezioni ufficiali, ma di indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal che secondo quanto si legge, la piattaforma in questione pur registrando nel 2014 un fatturato di circa 4 miliardi di dollari sembra aver conquistato il pareggio con il rapporto entrate/uscite.
Nello stesso momento si fa sempre più dura la competizione sia da parte di Facebook, divenuto luogo di scambio di contenuti video, che di nuove realtà come Vessel o di piattaforme di streaming che sempre di più conquistano il pubblico nel fornire i loro contenuti professionali.
Calcolando che Google ha acquisito Youtube nel 2006 per circa 1,60 miliardi di dollari, il mancato profitto rischia di diventare un problema serio per il CEO Susan Wojcicki.
Le possibili strade da percorrere sono due: da un lato il tentativo di proporre servizi di abbonamento, come quello musicale lanciato lo scorso novembre oppure l’idea di un servizio premium senza pubblicità, dall’altro una riforma sostanziale del sistema di advertising.
A partire dagli autori che collaborano con i brand: già nelle nuove FAQ della piattaforma è specificata la presenza di un servizio di advertising ad hoc e l’obbligo di notificare al momento del caricamento la presenza di un prodotto o di una promozione commerciale. Per chi ignorerà tale regola utilizzando comunque loghi e impostazioni grafiche pubblicitarie vi sarà il ban.
La strategia di YouTube muove anche dal miglioramento dei contenuti monetizzabili e da una loro più razionale organizzazione, magari specializzando i canali, come sta tentando già di fare per i più piccoli, per una visione quotidiana da parte dei suoi utenti, con l’obiettivo di attirarli in homepage, collegandovisi come si fa quando si accende la tv.
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