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To The Moon | Recensione

Ciro Sdino di Ciro Sdino
7 Marzo 2014
in News
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Home News
295
Visualizzazioni

Introduzione–>E’ il sogno di tutti vedere i propri desideri avverarsi, così da poter vivere la gioia che essi portano… ma sarebbe lo stesso se essi non si avverassero davvero, ma semplicemente ci si ricordasse che si sono avverati?

To-the-moon-1

To the Moon è un gioco indie sviluppato da FreebirdGames e rilasciato nel 2011 per PC. Nel suo stile RPG, più che un gioco questo risulta essere una storia narrata per via videoludica: i momenti di vero gioco si limiteranno a brevi ricerche o semplici puzzle da risolvere. Non fatevi scoraggiare però da questa premessa, perché To the Moon potrebbe guadagnarsi una posizione piuttosto alta nella vostra classifica e non solo: pur senza una grafica al livello della next gen, saprà farvi emozionare e mi terrà incollati allo schermo.

Trama–>

To the Moon inizia quando il Dottor Neil Watts e la Dottoressa Eva Rosalene, dipendenti di Sigmund Corp., sono chiamati da un anziano, di nome John Wyles, che vuole vedere realizzato il suo sogno di andare sulla Luna: infatti la Sigmund Corp. offre questo speciale servizio ormai da molto tempo. Al loro arrivo, i due scoprono però che John è in fin di vita, e hanno poco tempo per permettergli di morire felice.

Inizia qui il loro viaggio nei ricordi di John, così da poterli modificare artificialmente e fargli ricordare di essere riuscito nel suo intento. Neil e Eva scopriranno la commovente storia del paziente, viaggiando fra le memorie felici e tristi, dell’infanzia e della vecchiaia, rivelandosi a tratti una coppia decisamente esilarante.

to the moon screenshot
Il faro sarà un elemento ricorrente…

Il punto forte di To the Moon è proprio la trama, ma non potendo andare oltre senza rivelare altri dettagli a riguardo, mi limito a dire che la storia riuscirà ad emozionarvi come da molto tempo a me non è capitato, fino a farvi commuovere seriamente avvicinandosi al finale, fra rivelazioni, colpi di scena e un pizzico di comicità. E’ difficile non affezionarsi ai due protagonisti, così come agli altri personaggi principali: pur essendo dei piccoli sprite da RPG bidimensionale ed essendo i loro dialoghi semplici testi, sapranno guadagnarsi un posto nel cuore di ogni giocatore.

Gameplay–>

Come già accennato, To The Moon si presenta con uno stile RPG bidimensionale, ma di RPG ha molto poco, se non per alcune scelte che non sono nemmeno determinanti per la trama. L’obiettivo, se non in casi particolari, sarà quello di esplorare l’ambiente in cui ci ritroveremo in cerca dei cosiddetti “link mnemonici”, cioè elementi che ci permetteranno di trovare un collegamento con il ricordo successivo di John.

Dato lo scopo del gioco, che è quello di raccontare una storia, questa ricerca non sarà mai realmente complicata, anche se a volte i collegamenti non saranno del tutto ovvi. Una volta collezionati i preziosi link, dovremo preparare il ricordo, e qui si presenterà l’unica vera sfida della nostra partita, ovvero un minigioco-puzzle, risolvibile con un numero minimo di mosse.

to the moon screenshot 8
Ricomporre i ricordi non sarà nulla di complicato, e l’unica sfida sarà appunto riuscirci con meno mosse possibili

Il gioco è di per sé abbastanza lento, nonostante i passaggi fra i ricordi possano essere a volte molto rapidi, ma ciò è un buon aiuto per poter comprendere molto bene la storia che, come già detto, è la forza portante del gioco.

Comparto grafico/audio–>

C’è poco da dire sulla grafica: essendo To The Moon un’avventura in 16-bit, ciò si spiega da sé. Questo non deve però scoraggiare i possibili giocatori, in quanto ai fini della narrazione essa rende molto bene ed è comunque molto dettagliata.

Ma, dopotutto, come in un film, una bella storia al contrario non rende senza una colonna sonora adatta, e sicuramente gli sviluppatori di To The Moon ci hanno pensato molto a fondo, tanto da farci sentire alcune tra le soundtrack più belle ed emozionanti che avremo mai sentito. Le musiche si sposano infatti alla perfezione con le scene della storia, dimostrando anche una grande maestria nell’esecuzione delle stesse. Non solo, il tema principale del gioco, nelle sue diverse versioni, sarà anche un importante elemento della storia stessa, intrecciando quindi trama e colonna sonora in un modo che raramente si è in precedenza visto. Fantastici pezzi al pianoforte e non solo ci accompagneranno in questa altrettanto fantastica avventura onirica.

Commento finale–>

to-the-moon-screenshot

Quando l’ho comprato insieme ad altri giochi indie, ho decisamente sottovalutato la potenza – perché non saprei come altro definirla – di questo gioco. Inizialmente non l’ho trovato molto speciale, ma con l’andare avanti mi ha preso sempre di più, tanto da finirlo quasi in un’unica sessione di gioco. La storia che viene narrata è veramente magica, e, partendo senza pregiudizi sul gameplay o sulla grafica, sarà in grado di far emozionare anche e soprattutto i videogiocatori più incalliti. Di sicuro non sarà il caso di pentirsi dell’acquisto.

Consiglio inoltre di spendere quel poco in più e comprare anche la collezione delle soundtrack, in quanto, come detto poco prima, meritano veramente di essere riascoltate più e più volte.

Infine, volendo valutare To The Moon per quello che è, ovvero una storia narrata tramite un’avventura a 16-bit di circa 4 ore e mezza, mi sento di potergli dare un pieno 10/10.

10stelle
10 stelle su 10.

Un saluto dal vostro Askie e dalla redazione di ReHWolution. A presto!

La recensione

To The Moon

Sviluppato da FreebirdGames, To the Moon propone una storia molto profonda alla scoperta delle radici dei desideri di un uomo e delle conseguenze che scaturirebbero dal cambiare anche solo un piccolo particolare.

Pro

  • Trama molto ben sviluppata, toccante e avvincente
  • Colonna sonora di alto livello e ben utilizzata
  • Relativa semplicità del gioco che si sposa alla perfezione con il fine di raccontare una storia

Contro

  • Non adatto a chi cerca solo una vera e propria sfida in un videogioco

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Ciro Sdino

Ciro Sdino

Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.

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