Il sistema di riconoscimento vocale di Google ha fatto incredibili progressi in questi anni, tanto da far diventare Google Now , così si chiama, l’assistente più radicato sui dispositivi Android. L’utente può impartire comandi basilari al dispositivo, o eseguire ricerche su Google ma, punto critico rispetto ad altri, non consente di gestire lo smartphone o il tablet in tutta la sua complessità, compito che può essere adesso eseguito con Google Voice Access, nuova app rilasciata in beta dalla compagnia di Mountain View.
Il concetto di base dietro la nuova applicazione di Google è semplice: l’app posiziona alcune piccole icone numerate a fianco degli elementi delle schermate del sistema operativo, con l’utente che può dire al sistema di compiere un’azione con un numero specifico. Si tratta di un approccio pensato per gli utenti con disabilità motorie temporanee o permanenti, ma che potrebbe venire d’aiuto anche per molti altri utenti, ad esempio mentre cucinano o guidano.
“Quasi il 20% della popolazione degli Stati Uniti avrà una disabilità nel corso della propria vita, disabilità che può rendere difficile l’accesso e l’interazione con la tecnologia, limitandone le opportunità. Ecco perché è così importante realizzare strumenti per rendere la tecnologia accessibile a tutti”, da coloro che hanno problemi alla vista, e hanno bisogno di lettori vocali o di testi più grandi, a coloro che hanno disabilità motorie e non riescono a interagire con gli schermi touch o a chi ha problemi di udito”, scrive Google in un post pubblicato sul suo blog ufficiale.
“Voice Access Beta è un’applicazione che permette alle persone che hanno difficoltà a manipolare un touch screen a causa di paralisi, tremori, lesione temporanea o per altri motivi, e di controllare i loro dispositivi Android con la voce, ad esempio, si può dire” Apri Chrome “o” Andare a casa “, per navigare con il telefono, o interagire con lo schermo dicendo “Fare clic su Avanti” o ”Scorrere verso il basso” “, fanno sapere da Mountain View.
Google ha segnalato però di aver “raggiunto il numero sufficiente di tester nel programma”, per cui non è più possibile iscriversi alla versione beta e provarla, momentaneamente. La novità è stata annunciata insieme ad altre feature di accessibilità all’interno delle varie piattaforme di Google, e potremmo vederlo molto preso nel Play Store: potete trovare ulteriori dettagli sull’argomento in questa pagina.
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