TIM, Vodafone e Wind sono state recentemente multate dall’antitrust per pratica commerciale scorretta e per la violazione di direttive europee, l’agenzia ha erogate multe per un totale di 1,5 milioni di euro.
Telecom e Vodafone hanno ricevuto multe rispettivamente da 400.000 e 500.000 euro per aver esercitato pratiche commerciali scorrette nel corso della trasformazione dei “servizi di reperibilità da gratuiti in servizi a pagamento”, Vodafone ha inoltre ricevuto 150.000€ di multa per come è stata gestita l’attivazione delle SIM successivamente all’entrata in vigore di una nuova normativa europea denominata “consumer rights”, facendo firmare contratti in cui era implicitamente indicato il consenso del cliente ad accollarsi i costi dei servizi di reperibilità.
Wind invece è stata multata per 250.000€ a seguito dell’attivazione di un servizio oneroso chiamato “service card” in maniera unilaterale, senza l’accordo con il cliente.
Gli operatori sono stati multati inoltre per la procedura con la quale hanno distribuito gli elenchi cartacei, “Questo servizio, com’è noto, è stato escluso dagli obblighi di fornitura dal decreto legislativo 70 del 2012. La condotta oggetto delle verifiche dell’autorità è consistita nell’omissione informativa sulla possibilità di rinunciare alla fornitura degli elenchi e quindi all’addebito in bolletta dell’importo relativo”, in particolare Vodafone e Telecom avrebbero evitato di segnalare agli utenti la possibilità di non ricevere il suddetto elenco, ed hanno inoltre addebitato in bolletta il costo per la loro distribuzione.
Multa simile per Wind che è stata multata per non aver previsto l’acquisizione del consenso espresso relativo al pagamento del costo per la distribuzione degli elenchi.
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