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Fallout 4: un giusto erede o un Fallout a metà? | Recensione

Ciro Sdino di Ciro Sdino
1 Dicembre 2015
in Videogiochi
0
Home Videogiochi
532
Visualizzazioni

Introduzione: Bethesda e la saga di Fallout–>

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Sette anni. Sette lunghissimi anni. L’attesa, però, è finita. Fallout, la serie Action RPG di Bethesda, ha visto nei giorni scorsi l’uscita dell’attesissimo 4° capitolo, con un’ambientazione temporale parallela a quella di Fallout 3, ma con Boston al centro dell’attenzione invece di Washington D.C.

Ecco la nostra review di Fallout 4, buona lettura.

Fallout 4: requisiti di sistema–>
Di seguito i requisiti minimi e consigliati:

Requisiti minimi Requisiti consigliati
Sistema operativo  Windows 7/8/10 (64 bit)  Windows 7/8/10 (64 bit)
Processore  Intel Core i5-2300 2.8GHz/AMD Phenom II X4 945 3.0GHz o equivalente  Intel Core i7 4790 3.6 GHz/AMD FX-9590 4.7 GHz o equivalente
Video  NVIDIA GTX 550 Ti 2GB/AMD Radeon HD 7870 2GB o equivalente  NVIDIA GTX 780 3GB/AMD Radeon R9 290X 4GB o equivalente
Memoria  8 GB RAM  8 GB RAM
Spazio  30 GB di spazio libero sul disco rigido
Internet  Prima connessione per attivazione su Steam necessaria
Media  Nessuno per l’installazione digitale consigliata
Input  Mouse e tastiera / Xbox One Controller / PS4 Controller / Xbox 360 Controller / PS3 Controller
Risoluzione  Fino a 5120×2880 (5K)

Requisiti contenuti sul fronte dei minimi e discreti per i requisiti consigliati: per giocare in 2K, questi ultimi saranno abbastanza. Giocare in 4K richiederà una GTX980 Ti o una Fury X, con evidenti vantaggi sulla prima scelta in quanto Fallout 4 si avvale delle tecnologie NVIDIA GameWorks per i raggi di sole (i cosiddetti God’s Rays), nulla di invasivo nè di fortemente penalizzante per l’hardware AMD finché non si impostano i suddetti effetti su valori superiori a Medium.

Fallout 4: la storia–>

Premessa: in questa recensione non sono presenti spoiler se non dei primi minuti di gioco. La trama non viene trattata in alcun modo. Se non avete giocato ancora a Fallout 4, non avrete problemi.

È il 23 Ottobre 2077, in un’epoca dove un terzo conflitto mondiale (ovviamente in salsa totalmente atomica) sembra sempre più vicino a causa delle instabilità tra i vari paesi del mondo provocate dalle risorse del pianeta in esaurimento. Mentre ci prepariamo con il nostro partner (i sessi si invertono se scegliamo di creare un personaggio maschile o femminile, noi abbiamo scelto quello maschile) per partecipare ad un evento alla Veteran’s Hall, un rappresentante della Vault-Tec bussa alla nostra porta per informarci di una notizia “grandiosa”: in caso di olocausto nucleare, la nostra famiglia avrà un “alloggio prenotato” al vicino Vault 111. Detto fatto, non facciamo in tempo ad accettare la prenotazione che in TV si parla di bombardamenti nucleari negli Stati Uniti, e una sirena indica a tutti gli abitanti del quartiere di accorrere (ordinatamente) al Vault 111 per la messa in sicurezza.

Ed ecco il primo momento epico del gioco: mentre saliamo sulla piattaforma che ci porta all’interno del Vault 111, un’esplosione nucleare in lontananza ci sorprende, e l’ascensore si abbassa sotto il livello terrestre appena in tempo per non essere travolti dall’ondata di energia sprigionata dall’esplosione nucleare. Ancora ordinatamente, veniamo indirizzati a delle strane capsule dove ci fanno accomodare. Nostra moglie (con nostro figlio, di pochi mesi) viene posta nella capsula di fronte a quella dove ci troviamo noi, e sentiamo voci ovattate parlare di un protocollo per l’ibernazione.

Ci hanno surgelati come ghiaccioli.

Ma non è finita qui. Ci svegliamo “poco dopo” per vedere nostro figlio rapito da loschi individui, e nostra moglie, opponendosi ovviamente alla cosa, viene uccisa. Disperati, cerchiamo di reagire, ma tutto ciò che capiamo, prima che ci rimettano in ibernazione, è che siamo il piano B.

Tutto molto misterioso, fin quando l’ibernazione “scade” (come Phillip J. Fry il 31 Dicembre 2999, ndr) e usciamo dalla nostra criocapsula, ritrovandoci in un mondo stravolto dalle guerre atomiche e ben lontano da ciò che ricordavamo.

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Non racconterò oltre, perché a pochi minuti dall’uscita dal nostro vault, inizieranno le missioni di ricerca per il nostro piccolo Shaun (questo il nome del bambino).

Posso parlarvi, però, delle Fazioni che popolano le wasteland atomiche del Massachusetts:

Minutemen

Eredi spirituali delle forze armate cittadine che nel XVIII secolo erano pronte alla battaglia in meno di un minuto (da cui il nome minutemen), la fazione dei Minutemen è famosa, nelle wasteland, per aver difeso con successo Diamond City nel 2180 dall’attacco di supermutanti. Sarà la prima fazione che incontreremo e che aiuteremo, e in cambio ci presteranno/regaleranno un’armatura atomica. Fatene buon uso.

Confraternita d’acciaio

I fissati con la tecnologia nella sua forma più pura, ovvero come ausilio all’umanità, e non come sostituzione di essa. Formata da una rigida struttura gerarchica, la CdA (come viene abbreviata anche nel gioco) è la seconda fazione che incontreremo nel gioco, e ci permetterà di avere accesso a tante armi e, più in avanti, ad una versione avanzata dell’armatura atomica. Il loro scopo è recuperare artefatti tecnologici pre-bellici (ovvero risalenti a prima dell’anno 2077) ed eradicare la minaccia dei “sintetici”, che oggi noi chiameremmo semplicemente androidi: robot con sembianze umane che cercano di soppiantare la razza umana, o almeno questo è quello che ci dicono.

Railroad

In contrapposizione alla CdA, ci sono i Railroad, che assistono i sintetici in fuga dai loro creatori (l’Istituto) per renderli liberi ed indipendenti. Sono schizzati e tecnologicamente molto avanzati, e ci daranno una mano a contattare l’Istituto

L’Istituto

Avvolto da un alone di mistero e segretezza, l’Istituto è un po’ lo “spauracchio” del Commonwealth (la regione di gioco che abbiamo modo di esplorare), incolpato di quasi tutte le cose negative che capitano alle persone e dietro alla creazione dei cosiddetti “sintetici”, androidi dalle fattezze umane che il più delle volte sono stati sorpresi a “sostituire” l’umano di cui prendono le fattezze.

Non si sa molto sull’istituto, non si sa dove sia, o se addirittura esista davvero. Presto, però, diverrà la chiave per trovare vostro figlio.

Fallout 4: il gameplay–>

Fallout 4 è classificabile, a grandi linee, come Action Role Play Game, ovvero gioco di ruolo con elementi di gioco d’azione (aRPG). Infatti, è possibile guadagnare esperienza per accrescere il livello del nostro personaggio, equipaggiare armi e pezzi di armatura sempre più potenti, affrontare quest, e quanto più di disparato ci riservi il cammino.

Lo S.P.A.V. (in inglese V.A.T.S., Vault-tec Assisted Tracking System, il sistema di puntamento assistito tramite PipBoy) vede sostanziali modifiche rispetto a quello presente in Fallout 3: stavolta, il tempo, invece che fermarsi, rallenterà sensibilmente, consentendo di mirare ai punti deboli dei nemici ma aumentando la difficoltà, visto che i nemici potranno, intanto, ripararsi o spararvi.

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Salendo di livello, sarà possibile investire punti in uno skill tree alquanto articolato:

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Esso, ci permetterà di avventurarci con maggiore sicurezza (o a mò di rambo) per il Commonwealth e aumenterà le probabilità di sopravvivenza (o la percentuale di danni inflitti, o le probabilità di droppare oggetti leggendari, o provviste) contro i nemici. Vi anticipo che con l’albero riempito (intorno al livello 220 circa) farete fuori un Deathclaw a pugni. Sempre che quest’ultimo non scappi prima, vedendovi.

Parlando delle questlines, la storia principale è particolarmente articolata e ci permetterà, col passare delle ore di gioco, di aprire i rami di quest secondarie con le varie fazioni: potremo collaborare con la CdA, l’Istituto, i Railroad e i Minutemen, il più delle volte contemporaneamente, ma ad un certo punto della storyline, per i motivi spiegati nella pagina riguardante la trama, ci troveremo di fronte ad una scelta: CdA, Istituto o Railroad, ovvero eliminazione, schiavizzazione o liberazione dei sintetici. A giudicare dall’importanza data a questi ultimi, è probabile che in Fallout 5 occupino più importanza che in questa edizione della serie.

Purtroppo, molte delle quests ci chiedono (almeno a livello di quests secondarie) sempre le stesse cose: vai qui, uccidi tutti questi nemici, fai rapporto. Sebbene sia sempre divertente fare piazza pulita di mostri e/o predoni (i raiders), alla lunga, come ogni gioco con tratti ripetitivi, stanca.

Per questo motivo, ci sono tantissimi side elements nel gameplay di Fallout 4 che fanno diventare il tutto meno “palloso” (passatemi il termine) e più godibile sulla lunga distanza.

Un importante elemento è il crafting che consente di modificare le proprie armi a piacimento:

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Ma per quanto ci si possa divertire a trasformare una pistola di cartapesta in un’arma di distruzione di massa (sì, alcune modifiche fanno miracoli), gran parte delle side activities gira intorno alla creazione e al mantenimento degli insediamenti. Senza rivelarvi dettagli sulla trama, vi basti sapere che col passare delle quest scopriremo nuovi posti dove poter costruire vere e proprie cittadelle dove i Minutemen (sì, la loro fazione nel late game praticamente serve solo a quello) diffonderanno segnali di emergenza per raccogliere gli ormai pochi sopravvissuti del Commonwealth in posti ospitali e accoglienti, in onore del passato prebellico.

Per farvi rendere conto di cosa si può costruire, potete dare un’occhiata al subreddit FalloutSettlements, che è pieno zeppo di insediamenti, dal più piccolo e accogliente al più maestoso ed elaborato. Un esempio:

6kTuVcrE questa è soltanto l’ingresso alla cittadina.

Fallout 4: il lato tecnico–>

Let’s get technical. Il motore grafico utilizzato da questo installment di Fallout è il Creation Engine, motore 3D nato nel 2011 per muovere The Elder Scrolls V: Skyrim, gioco appartenente all’altra major saga di successo di Bethesda.

Sebbene sia un’evoluzione del Gamebryo, motore grafico utilizzato in TES III: Morrowind, TES IV: Oblivion e Fallout 3, il motore grafico di ultima creazione di BS non presenta ancora quella “marcia in più” rispetto a motori ben più imponenti e versatili come il Frostbite di EA o l’Unreal Engine 4, dando poca naturalezza ai personaggi e un livello di dettagli inferiore alle aspettative per un motore che deve muovere giochi di ultimissima generazione, spesso portati all’esasperazione della qualità con la mastodontica risoluzione 4K.

I character models presentano meno dettagli dei concorrenti, e molte superfici presentano un fastidioso quanto innaturale effetto lucido che rende il tutto irreale. Voglio dire, ok che ci troviamo 300 anni nel futuro in uno scenario post-apocalittico, ma sarebbe interessante vedere un livello di dettaglio adeguato alla potenza disponibile nei sistemi odierni.

Un’esempio?

Fallout 4 (72)

Pelle grassa, anyone?

E questo è solo uno degli aspetti che, sul fronte tecnico, ci hanno deluso e anche parecchio. Un altro esempio lo rappresenta, ad esempio, Dogmeat, il nostro companion animale, fidato carroarmato a quattro zampe che ci aiuterà tantissimo nelle wasteland. Nonostante il gioco vanti il supporto ai GameWorks di NVIDIA, il pelo dell’animale è renderizzato davvero molto male, ricalcando di pari passo le modalità di rendering di Skyrim, un gioco che ha ormai 4 anni sulle spalle.

Di seguito, un’enorme galleria di immagini tratte dal gioco (ndr, i primi screenshots sono in inglese perché non avevo ancora scaricato i dialoghi in italiano, avendo Steam in inglese):

Ovviamente, il gioco sta dando il meglio di sé grazie alle mod create dagli utenti, al pari di Skyrim. Molti giocatori e modders si stanno adoperando per rendere il gioco più immersivo, realistico, emozionante dal punto di vista tecnico, dei side elements e anche della trama, migliorando le già tantissime 111.000 linee di dialoghi tra i vari personaggi.

Volete scaricare le migliori mod per Fallout 4? Visitate il Nexus dedicato al gioco (QUI).

Conclusioni–>

Concludere in poche parole quello che 30 ore di gioco non hanno saputo descrivere è quantomeno difficile, se non impossibile. Io, non sono il genere di giocatore da Fallout. Non lo sono mai stato. Ho giocato i primi due capitoli (sì, quelli in 2D, quando eravamo tutti quanti mocciosi) e il feeling era senz’altro differente rispetto agli installments recenti (Fallout 3, NV, 4).

Quest’ultimo capitolo, ha sulla copertina Fallout 4 scritto in lettere cubitali. Quest’ultimo capitolo, ci porta nel futuro non tanto prossimo dei Vault, delle radiazioni, delle mutazioni, dell’avventura.

Quest’ultimo capitolo, però, di Fallout ha ben poco. Se volessimo catalogarlo come un Fallout, ci troveremmo in conflitto con i precedenti capitoli della saga, perché in questo gioco c’è troppo poco RPG e troppo FPS, in totale controtendenza rispetto ai predecessori. Sì, ci ritroviamo a scassinare serrature, a combattere mostri, a curarci dalle radiazioni, ma è tutto troppo movimentato, troppo veloce, per essere un gioco in cui si parla di un mondo dove ormai incombe la fine dell’uomo, perché sì, il Fallout non è solo quello radioattivo, ma anche quello del genere umano.

Se dovessimo prendere il gioco “as is” e chiamarlo in un altro modo (che non sia Fallout) allora sarebbe un gioco (quasi, se trascuriamo il lato tecnico) perfetto, con tanti elementi che lo rendono un gioco a tutto tondo, divertente, entusiasmante. Se preso come un Fallout, però, il gioco pecca del carisma dei capitoli precedenti, soprattutto nel lato RPG, carente e senza dubbio non all’altezza di un gioco con un nome tanto importante.

Però, però. Fallout 4 è divertente, non annoia (se giocato in ogni sua parte) e vi assicuro che lavorare agli insediamenti potrebbe farvi dimenticare tutta la storyline. Non sono il solo ad aver notato questo trend. Diciamo pure che ormai tutti giocano a Fallout 4 (dopo averlo finito, ovviamente) per costruire l’insediamento migliore. Manco fosse SimCity.

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Insomma, che voto dare a Fallout 4? Sarò sincero (come son stato durante tutta la review, del resto): il gioco è divertente. Non sarà tecnicamente perfetto, non sarà il miglior Fallout di sempre, ma diamine, vi terrà incollati giorno e notte allo schermo del PC e, senza che ve ne rendiate conto, sarà passato un altro giorno senza fare altro che costruire, farmare e costruire ancora. Uccidendo qua e là, ovviamente, qualche Deathclaw.

Diamo al gioco il nostro Gaming Platinum Award, per il grandioso lavoro svolto da Bethesda, perfezionato però dal lavoro degli utenti, che non smettono di macinare ore di gioco e mods davvero sensazionali.

Gaming 5 Platinum

Ringraziamo Bethesda e Massimo di Laboratorio Comunicazione per averci permesso di recensire Fallout 4.

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La recensione

Fallout 4

9 Punteggio

Un aRPG divertente e a tutto tondo, ma che di Fallout purtroppo ha meno di quanto ci si aspetti. Un gioco appassionante, un Fallout deludente, ma nel complesso un titolo divertente che saprà rubarvi tantissime ore di gioco, intrattenendovi nelle maniere più disparate.

Pro

  • Titolo divertente e dalle tante ore di gioco a disposizione
  • Crafting delle armi
  • Possibilità di creare insediamenti complessi e giganteschi
  • Insediamenti.
  • Si possono costruire gli insediamenti. Capite???

Contro

  • Tecnicamente non è al passo coi tempi
  • Di Fallout ha meno di quanto ci si aspetti

Riassunto della recensione

  • Fallout 4 0

Fallout 4 Prezzi

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Ciro Sdino

Ciro Sdino

Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.

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