Cos’è Distant Worlds? E’ un concerto di musica classica ispirato alle colonne sonore che hanno accompagnato negli anni i titoli della saga di Final Fantasy.
Il primo tour inizia nel 2007, in coincidenza con il ventennale della serie, con prima tappa a Stoccolma. Da allora non si è mai fermato, e ogni anno ha raggiunto diverse città in tutto il mondo senza però mai mettere piede nel Bel Paese. Ciò ha costretto tutti gli appassionati italiani della saga a considerare l’idea di un viaggio all’estero (a Vienna o Parigi per fare un esempio) solo per poter assistere allo spettacolo. Ma viaggiare oltre i confini nazionali non è quasi mai una spesa di poco conto, e per molti fan (me compreso) l’assenza di date italiane è bastata a distruggere ogni speranza di parteciparvi.
Chiunque abbia giocato e apprezzato un Final Fantasy sa bene come la colonna sonora sia fondamentale e come ogni singolo brano possa essere facilmente ricollegato alle emozioni provate nell’assistere alla scena che accompagnava, dunque può immaginare la gioia provata da tutti coloro che non avevano mai potuto assistere ad uno dei tanti Distant Wordls quando finalmente è stata annunciata la prima data italiana: Milano, 12 Maggio 2017.
Non ho dovuto pensarci due volte, e non appena i biglietti furono messi in vendita ero già li pronto ad acquistare il mio, così come altri amici e non sparsi in tutta Italia.
Ora che sono passate circa due settimane riesco a pensare a mente lucida alla magnifica esperienza che ho avuto la fortuna di vivere. Già prima di entrare e prendere posto all’interno del teatro Linear Ciak avevo incontrato diverse persone di mia conoscenza, ma la vera magia è iniziata solamente dopo, insieme al concerto.
Non appena le luci in sala furono spente, fece il suo ingresso l’orchestra seguita dal talentuoso direttore Arnie Roth. Un breve saluto, poi subito via con il Final Fantasy Main Theme. Avendo scoperto relativamente tardi la saga ammetto di non essermi emozionato particolarmente alla prima canzone, ma cedetti alla commozione pochi minuti dopo quando il coro intonò il primo “Fithos” del brano Liberi Fatali. Mentre cominciavo a singhiozzare silenziosamente, chiusi gli occhi e tornai con la memoria a quando ero solo un bambino di quarta elementare che inseriva per la prima volta il disco di Final Fantasy VIII nella sua Play Station. La bravura dell’orchestra era tale da rendere la canzone persino migliore dell’originale, e non appena fu terminata iniziai a guardarmi intorno scoprendo che non ero l’unico ad essersi commosso: il mio amico Emanuele (conosciuto su un forum ispirato proprio a Final Fantasy VIII) era solare, e sulla stessa fila, pochi posti più a destra, incrociai lo sguardo di Vittorio che non riusciva a smettere di applaudire. Altro brano, questa volta il Main Theme Final Fantasy VII, e dietro di me Francesco scoppiò in lacrime. E ancora, To Zanarkand tratto da Final Fantasy X e oltre ai miei percepii i singhiozzi di Silvia ed Eleonora, sedute qualche fila dietro.
Le due ore di concerto sono letteralmente volate, passando da Cosmo Canyon a Blinded By Light, da The Man With The Machine Gun a You Are Not Alone, concludendo infine in bellezza con One Winged Angel. Che altro dire se non che Distant Worlds è esattamente ciò che ogni fan si aspetta: un tuffo nei più meravigliosi ricordi di infanzia e adolescenza legati a questa stupenda saga che, seppure con i suoi alti e bassi, è riuscita a segnare le nostre vite. Bravo Arnie Roth, brava l’orchestra e bravi noi: un’unica grande famiglia unita.
Spero vivamente di poter assistere presto ad un nuovo concerto, in Italia o chissà dove, e consiglio a chiunque non ci sia mai stato di andarci perché non se ne pentirà.
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