Il contenimento della pandemia scatenata dal letale Coronavirus ha portato il Governo Centrale Cinese ad attuare delle misure fantascientifiche, come la chiusura totale di intere città e delle zone limitrofe.
La chiusura di una zona metropolitana di Wuhan, che conta circa 10 milioni di persone, ha portato alla mancanza di forza lavoro per le fabbriche.
Secondo quanto riportato da ZeroHedge il governo ha chiuso le fabbriche di proprietà o gestite dai grandi della tecnologia e delle industrie di beni di largo consumo (FMCG).
Tra di esse, vi è l’onnipresente Foxconn che ha contratti di produzione con le più grandi aziende tecnologiche della Silicon Valley per la produzione dei loro prodotti, come Apple con l’iPhone e Samsung Electronics che produce elettronica di consumo, elettrodomestici e semiconduttori in Cina; un terzo nome importante nel rapporto è il colosso FMCG e farmaceutico Johnson & Johnson.
La chiusura delle fabbriche, prevista per le prossime 1-2 settimane, potrebbe rovinare le scorte tecnologiche nelle prossime sessioni commerciali, per non parlare del possibile impatto sui prezzi dell’elettronica.
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