Presto il colosso di CPU potrebbe abbandonare il marchio Extreme Edition, una sigla storica che da oltre 15 anni caratterizza i processori top di gamma. La notizia, ancora non ufficiale, arriva da un tweet di Francois Piednoel, ex-Principal Engineer, Performance Architect / System Architect di Intel.
https://twitter.com/FPiednoel/status/1016360673318612992
Il marchio Extreme Edition sta per essere abbandonato. Che grande errore. Queste le parole dell’ex impiegato Intel, che lasciano intuire se non altro un imminente cambio nella nomenclatura dei processori di fascia enthusiast.
Il primo processore Intel Extreme Edition fu un modello dual-core da 3,2 GHz costruito con processo produttivo a 90nm e un TDP di ben 130 Watt. Da sempre, i processori Intel Extreme Edition hanno avuto costi proibitivi, e a partire dalle prime soluzioni Core 2 Extreme, sono divenuti un punto di riferimento per appassionati, gamer e overclocker.
L’evoluzione della tecnologia Intel, nonchè l’affinamento del processo produttivo, ha permesso al produttore di spingere ulteriormente questa linea di processori, sia sul versante prestazioni che del prezzo. La serie “EE” (Extrem Edition), divenuta negli ultimi anni “XE”, è attualmente rappresentata dal Core i9-7890XE, CPU da 18 core (36 thread) pensata per piattaforme HEDT (High-End DeskTop) dal costo a dir poco proibitivo, circa 2000 Euro.
Il Core i9-7890XE, cosi come gli altri modelli Core i9, forse non ha avuto il successo sperato; da un lato per i prezzi troppo elevati, dall’altro per il ritorno di una AMD molto competitiva con i Ryzen e i Ryzen ThreadRipper, nettamente più economici e molto validi sotto il profilo prestazionale.
Al momento non ci sono indiscrezioni sulle prossime mosse di Intel, un cambio di nomenclatura non è da escludere e potrebbe risultare valido, tuttavia è evidente che l’azienda ha necessità di rivedere anche la propria politica prezzi.
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