venerdì 29 Marzo 2024
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Ieri è stata la giornata internazionale dell’Internet. Si è parlato di digitale, di trasformazione, innovazione, digitalizzazione del Paese e delle sfide che il sistema deve intraprendere per restare al passo coi tempi.Gli esponenti del nuovo Governo, rappresentanti delle aziende e delle istituzioni ne hanno parlto presso la Camera dei Deputati.
Durante il discorso di apertura, il neo Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi di Maio ha annunciato la propria volontà di assicurare a tutti mezzora di Internet gratis al giorno. Il Ministro assicura che l’esecutivo è già al lavoro per arrivare a una soluzione in tempi brevi: “l’accesso a internet è un diritto primario di ogni singolo cittadino” ha dichiarato a tal proposito Di Maio, che con le sue parole ci ricorda la Dichiarazione dei Diritti in Internet del 2015, secondo cui l’accesso è un diritto fondamentale della persona.

Sconosciute le modalità concrete con cui l’esecutivo vuole porre in essere un progetto che è chiaramente rivolto a chi non si può permettere un accesso privato al web: creazione di una rete capillare di Internet Point? Fornitura di un’attrezzatura di base ai meno abbienti? A prescindere da questo, 30 minuti possono comunque essere un punto di partenza per consultare l’email e per entrare in contatto con gli strumenti digitali. Vedremo in futuro se e come il progetto andrà in porto.

Di Maio attacca l’attività Comunitaria in materia di copyright e fake news: secondo il Ministro, la linea dell’UE vuole “mettere il bavaglio alla rete inserendo la link tax“. Si tratta, spiega Di Maio, di “un diritto per gli editori, i grandi editori di giornali, di autorizzare o bloccare l’utilizzo digitale delle loro pubblicazioni introducendo anche una nuova remunerazione per l’editore, la cosiddetta link tax. In poche parole quando noi condividiamo un articolo ed escono quelle tre o quattro righe al di sotto del link, ecco quelle tre o quattro righe verrebbero tassate“.

Di Maio auspica che l’Europa, invece di concentrarsi su modalità più o meno repressive nei confronti delle fake news (che si sostanziano in una delega alle multinazionali di decidere cosa debba essere pubblicato o meno) occupi il suo tempo per promuovere la cultura e l’istruzione dei cittadini: in questo modo è possibile “generare” quel senso critico fondamentale per distinguere una fake news da una notizia autentica.

Francesco Bruno

Francesco Bruno

Appassionato di informatica dall'età di 14 anni. Da allora ha assimilato, con costanza, conoscenze ed esperienze riguardante l'hardware e l'overclock di essi. Passione che negli ultimi anni si fonde con la Computer Grafica (CG3D) e con l'impiego di alcuni dei più noti programmi del settore gli hanno permesso di studiare in visualizzazione architettonica fotorealistica. Fa parte della "famiglia" di ReHWolution fin dalla nascita, coprendo attualmente il ruolo di vice amministratore.

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