Sony, Nintendo, Valve e EA, i quattro colossi del settore dei videogiochi online, avrebbero violato una normativa Europea relativa ai diritti del consumatore. Questo è quanto dichiarato dal Norwegian Consumer Council (NCC) e che ora rischiano una denuncia per non aver correttamente informato il consumatore sui diritti di recesso e per aver impedito il recesso da un pre-ordine.
Entrando nei dettagli: sia Steam che Origin (EA) e Playstation Store informano l’utente che non potrà recedere dall’acquisto dopo l’uso o il download, ma non richiedono un consenso esplicito (tramite click su una checkbox) come previsto dalla Consumer Rights Directive Guideance 2011 della Commissione Europea. Steam non menziona questo diritto durante tutto il processo di acquisto, mentre Origin e Playstation Store lo fanno, ma senza rispettare la richiesta di consenso.
Nintendo invece avrebbe infranto la regolamentazione impedendo al consumatore di recedere da un pre-ordine. Per semplificare, Nintendo non prevede la possibilità di recesso da un pre-ordine dal momento in cui è stato fatto il pre-load. Ovvero quando parte del gioco è stata scaricata prima dell’uscita ufficiale e viene conservato nella memoria della console senza che possa essere giocato. Acquistando in pre-ordine un gioco su Nintendo eShop, quindi, sarebbe impossibile ripensarci e richiedere il rimborso anche se il gioco non è ancora uscito.
Finn Lützow-Holm Myrstad, direttore dei servizi digitali dell’NCC, ha dichiarato che questo fatto “dimostra come ci sia una mancanza di chiarezza da parte delle quattro maggiori piattaforme di gioco”. Piattaforme che ora, se non correggeranno velocemente i termini di acquisto sui propri portali, rischiano una denuncia, la quale potrebbe portare a multe piuttosto salate.
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