Che lo si ammetta oppure no, tutti tendiamo ad utilizzare gli smartphone al volante; sono davvero poche infatti, le persone che rimandano la telefonata o il messaggio di Whatsapp a quando la macchina sarà fermata. che ci piaccia o no, che si sia d’accordo o no, l’uso di smartphone alla guida è molto più che una semplice illegalità: comporta un calo dell’attenzione del conducente che spesso è causa di incidenti -talvolta anche mortali, ma purtroppo il fenomeno non dà segni di calo, nonostante la sanzione pecuniaria di 161 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente con sospensione della patente sino a 2 mesi in caso di recidiva. In Italia siamo tutti troppo abituati a pensare che tanto “a me non succede”, “sono sempre attento”, “tanto io sono veloce”.
Una recente ricerca di Ford sulle distrazioni alla guida, condotta su un campione di 7.000 giovani europei nella fascia d’età 18-24, ha certificato che un giovane su 4 ha scattato un “selfie” al volante, (26% gli italiani), mentre addirittura 2 su 4 hanno ammesso di aver più volte scattato foto durante la guida. Un giovane su quattro ‘posta’ o controlla i social network mentre è al volante e sono circa il 35% le fuoriuscite per sbandamento nei soli incidenti mortali del fine settimana.
Scattare un ‘selfie’ alla guida (perdonatemi, siete davvero cretini) comporta una distrazione della durata media di 14 secondi, mentre accedere ai social media può deconcentrare il guidatore dalla strada per ben 20 secondi, un tempo nel corso del quale un’auto che procede a 100 km/h percorre la distanza di 5 campi di calcio. Mentre sono 7 i secondi durante i quali si distolgono gli occhi dalla strada per comporre un numero su un telefono cellulare distogliendo gli occhi dalla strada. A 50 km/h si fanno 98 metri al buio. A 100 km/h sono quasi 200 metri. Una follia.
Dunque, come arginare un fenomeno che non ha intenzione di arrestarsi? Il presidente dell’Asaps (Associazione Amici della Polizia Stradale) , Giordano Biserni ha rilasciato una nota dove prova a proporre una possibile soluzione al fenomeno:
“Che l’utilizzo del cellulare al volante stia ormai dilagando in modo incontenibile crediamo sia sotto gli occhi di tutti e pensiamo che la già elevata percentuale di utilizzo irregolare pari al 12,4% nelle ore di punta monitorata dall’ASAPS a fine 2013, sia oggi ampiamente superata. Dunque, cosa fare? E’ ora di arrivare ad una decisa svolta per interrompere questo dilagante e rischioso utilizzo abusivo del cellulare inserendo nelle modifiche al C.d.S. che sono in discussione in Parlamento, l’ipotesi della sospensione immediata della patente e il sequestro e fermo del cellulare per un mese per chi lo usa alla guida. Certo che poi servono maglie più fitte nella rete dei controlli, anche a sorpresa visto che noi italiani rimaniamo campioni olimpici di lancio del cellulare alla vista di una pattuglia”.
Secondo Biserni quindi, la soluzione potrebbe essere quella della sospensione della patente immediata (non solo in seguito a recidività da parte del conducente) e del sequestro e fermo dello smartphone per un mese.
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