Ecco come si presenta la confezione della scheda video:
Il design della confezione richiama in tutto e per tutto quello delle altre schede appartenenti alla serie RX 6000 (e molto simili a quelle delle schede della serie RX 5000), con il logo NITRO+ al centro della grafica frontale. Alcune informazioni basilari come la quantità di memoria video (che è 16 GB), il supporto al bus PCIe 4.0 e la dicitura “4K UHD Gaming” vista la tanta potenza a disposizione, insieme ad uno sticker che riporta “OVERCLOCK”, viste le frequenze ben più spinte della NITRO+ e del modello reference.
Nella parte posteriore della scatola troviamo una lista delle caratteristiche principali e le uscite video di cui dispone la scheda, insieme ai requisiti di sistema richiesti dalla GPU.
All’interno troviamo una semplicissima scatola di cartone senza alcuna scritta: una scelta ecologica e che sinceramente apprezziamo.
Il bundle, particolarmente scarno, prevede una serie di manuali ed indicazioni in formato cartaceo insieme ad un GPU bracket che si occupa di contrastare il fenomeno del “GPU sag”, ovvero la tendenza delle schede video più ingombranti e/o pesanti a piegarsi sotto il loro stesso peso, con un effetto estetico decisamente sgradevole unito ad inutile stress meccanico sul PCB della scheda video e sullo slot PCIe della scheda madre.
La scheda, di dimensioni davvero generose, presenta un look total white con alcuni dettagli in grigio chiaro che la rendono decisamente meno monotona ed accentuano il feeling “premium” della RX 6950 XT PURE della serie NITRO+. La shroud che circonda il corpo lamellare è composta interamente di una lega alluminio-magnesio che ne rafforza la rigidità e la solidità strutturale senza inficiare troppo sul peso totale della GPU.
Anche la backplate è composta dello stesso materiale e presenta alcuni fori per il passaggio dell’aria spinta dalle ventole ed il collegamento dei connettori PEG di alimentazione, che in questo caso sono 2×8+1×6 pin. Come anticipato nelle pagine precedenti, questa è la prima scheda grafica di Sapphire a presentare un design da 3.5 slot, merito del sistema di dissipazione giustamente sproporzionato per mantenere temperature (e rumorosità) ai minimi livelli.

Le tre ventole utilizzate sul dissipatore della GPU dispongono della tecnologia Sapphire “Quick Connect”, che ne consente la pulizia o la sostituzione in caso di malfunzionamento in maniera molto semplice tramite una singola vite che le tiene fissate al sistema di dissipazione.
Sulla scheda è installato un selettore a 3 posizioni che consente di scegliere altrettante impostazioni di utilizzo: BIOS standard, BIOS OC e switch software, che consente all’utente di passare da un BIOS all’altro tramite TriXX. È presente inoltre un connettore ARGB (3 pin 5 volt) che consente di collegare la scheda video alla mainboard e gestire l’illuminazione tramite il software proprietario di quest’ultima, sincronizzando completamente gli effetti di luce di tutto il sistema.
La disposizione delle porte è standard, con una singola porta HDMI 2.1 con supporto a Variable Refresh Rate e 3 porte DisplayPort 1.4a con supporto a risoluzioni fino a 8K. Il bracket delle uscite I/O è fissato al dissipatore tramite 3 viti, migliorando ulteriormente la rigidità della scheda e riducendo il fenomeno del GPU sag.
Ecco come si presenta la scheda nella configurazione di test utilizzata per la recensione. Prestate attenzione agli slot sottostanti la scheda video, onde evitare di “soffocare” le ventole della GPU.
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