I giochi pirata sono da sempre fonte di vita per molti utenti che proprio non capiscono il lavoro dietro un videogame, e la piaga costante degli sviluppatori che, sopratutto nel caso degli indie o di piccoli marchi, ci rimettono spesso dalle tasche. Certo non è solo a causa della pirateria se alcuni giochi vanno male, ma ne discuteremo meglio in un altro momento: quello che ci emoziona oggi sono le dichiarazioni del fondatore del popolare team di cracker 3DM, che hanno creato parecchio scompiglio.
La community dei pirati s’è decisamente allarmata quando nel messaggio tradotto da TorrentFreak emerge che lil team nello specifico, ma anche altre community di cracker stiano trovando notevoli difficoltà nel violare la protezione Denuvo integrata in Just Cause 3.
Il gioco è stato rilasciato da qualche tempo ormai, l’1 dicembre del 2015, e sembra essere uno di quelli che fa scendere più l’acquolina nei circuiti illeciti, dove pare non sia ancora arrivato. Il tempo per i rilasci del “crack” (o Fix, come lo chiamano molti, ndr) sui nuovi titoli sta aumentando sempre più con un drastico calo delle versioni pirata disponibili per quanto riguarda le nuove uscite.
“Recentemente molte persone ci hanno chiesto il crack di Just Cause 3, così eccovi una risposta unica sulla questione. L’ultimo stadio è troppo difficile da superare e Jun (il ragazzo che si occupa del cracking) si è quasi arreso, ma lo scorso mercoledì l’ho incoraggiato a continuare. Credo ancora che questo gioco possa essere violato, ma in base alle attuali tendenze nello sviluppo delle tecnologie di cifratura ho paura che da qui a due anni non ci saranno più titoli da giocare gratuitamente nel mondo“, dice Bird Sister.
Diciamo che “la pirateria non potrà mai essere fermata” potrebbe essere un’affermazione che rientra nell’obsoleto.
Basti pensare che il team 3DM ha dovuto sprecare un mese per craccare Dragon Age: Inquisition, e ancora non è disponibile la versione pirata di FIFA 16 dopo già quattro mesi dal debutto ufficiale. Che sia il termine di un’era? Ancora non si sa, ma di certo l’uso della connessione ad internet e la loro natura “always-connected” rende difficile il rilascio di versioni pirata che possano essere eseguite senza problemi col gameplay.
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