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Uno sguardo al passato: Crash Bash

Gabriele Atzeni di Gabriele Atzeni
21 Ottobre 2019
in Editoriali, Retrogaming
0
Home Editoriali
1.2k
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Lo so, lo so… vi siamo mancati. Ordunque rieccoci qui, nell’angolo del retrogaming, per riproporvi l’ultimo, eccezionale capitolo di Crash Bandicoot uscito su Play Station 1: Crash Bash! (con la segreta speranza che a questo articolo segua l’annuncio di una versione remastered, visti i fortunati precedenti di questa rubrica!).

Ci troviamo proprio all’inizio del nuovo millennio, nell’anno 2000: Crash Bash chiude la saga di Crash su PS1, ma allo stesso tempo inaugura un nuovo corso per il nostro marsupiale preferito poiché si tratta anche del primo gioco di Crash non sviluppato da Naughty Dog, che cede il proprio prezioso pupillo ad Eurocom.

Come il precedente CTR (Crash Team Racing), anche Crash Bash non è il tipico gioco a livelli con cui ci avevano abituato coi primi tre capitoli.

Si tratta infatti di un party game che supporta fino a quattro giocatori contemporaneamente, avvalendosi del famigerato Multitap a boomerang.

Aku Aku e Uka Uka decidono di indire un torneo per stabilire una volta per tutte chi, tra il Bene e il Male, sia il migliore. La squadra del nostro mascherone preferito parte però svantaggiata, potendo infatti contare solamente sui fratelli Coco e Crash Bandicoot.

Così, il magnanimo Uka Uka decide di privarsi di due elementi della sua squadra e di cederli all’avversario: per questo Dingodile e Tiny Tiger, solo per questa volta, si uniscono alle forze del bene per dare a tutti le stesse possibilità di vittoria. La squadra di Uka Uka viene invece rappresentata da Neo Cortex, Nitrus Brio, Koala Kong e Rilla Roo (una new entry).

Il gioco è strutturato su più piani contenenti varie Warp Room. Ogni piano è dotato di un numero variabile, da 5 a 8, di tali stanze, ed i piani successivi saranno disponibili ogni volta che saranno completati tutti i livelli di ciascuno di essi (ad eccezione dell’ultimo, che richiede condizioni particolari).

Trattandosi, come già detto, di un party game, i vari livelli conterranno ciascuno un minigioco diverso basato su ben 7 scenari differenti:

  • Crate Crush – I giocatori dovranno azzerare le barre vita degli avversari lanciando loro casse di varia natura (TNT, normali, cubi rocciosi, ecc…);
  • Polar Push – I giocatori cavalcheranno degli orsetti polari (o altro, in base allo scenario) e dovranno spingere i loro avversari fuori dal ring di gioco sfruttando di volta in volta i diversi elementi di disturbo presenti nello stesso;
  • Pogo Pandemonium – I giocatori dovranno accumulare punti colorando (ogni volta in modo diverso) delle caselle in un’arena ed ostacolando i loro avversari, impedendogli di fare lo stesso;
  • Ballistix – I giocatori, al comando di piccole navicelle, parteciperanno ad uno strano e divertente gioco che mischia gli elementi di un flipper con quelli del gioco del calcio. Dovranno infatti bloccare tutte le palline che minacceranno la propria porta e rispedirle al mittente, tentando di segnare punti nelle porte altrui;
  • Tank Wars – I giocatori dovranno bombardare i carrarmati degli avversari;
  • Crash Dash – I giocatori gareggeranno su dei kart spaziali (o su degli animali marini);
  • Medieval Mahyem – I giocatori affronteranno vari giochi a punti in uno scenario medievale.
Polar Push
Pogo Pandemonium
Ballistix
Crate Crush

In ogni livello sarà possibile giocare con cinque diverse modalità, ottenendo di conseguenza cinque premi diversi.

Potremo ottenere quindi: un Trofeo semplicemente sconfiggendo la squadra avversaria per tre volte; una Gemma, superando la sfida con alcuni svantaggi rispetto agli avversari o entro un tempo limite; un Cristallo, rispettando le condizioni imposte dal livello; una Reliquia d’oro (sconfiggendo per due volte i Campioni dell’arena); una Reliquia di platino (sconfiggendo per tre volte i Campioni dell’arena).

Le sfide per le due reliquie saranno disponibili solamente una volta che sarà stato completato rispettivamente il 50% ed il 100% del gioco, portando il grado totale di completamento fino al 200%!

Anche in Crash Bash sono presenti delle Boss Fight, disponibili una volta completati tutti i livelli di ciascun piano.

I Boss sono tutte vecchie conoscenze dei precedenti giochi, sfideremo infatti Papu Papu (in uno scenario stile Crate Crush), Terminorso (in uno scenario stile Polar Push), i Fratelli Komodo (in uno scenario stile Tank Wars) ed infine Nitros Oxide (in uno scenario stile Crash Dash prima e Ballistix successivamente).

Cos’altro aggiungere su Crash Bash dunque? Poco e niente, si tratta di un gioco divertentissimo da giocare in Single Player, ma che ovviamente da il meglio di sé se giocato in compagnia di uno o più amici.

La retrorecensione di oggi termina qui, diteci cosa ne pensate di questo fantastico gioco nei commenti, e fateci sapere se anche voi, come noi, sperate in una versione remastered!

Un saluto dal vostro Emanuele redazionale, alla prossima!

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Gabriele Atzeni

Gabriele Atzeni

Sin da bambino appassionato di elettronica e PC, ha smontato il suo primo PC nel 1990 per poi litigare coi vari gestori di negozi di spare parts perchè non avevano il pezzo che diceva lui, dimostrandosi precocemente precisino e rompiscatole. Sportivo, amante delle freddure e se avete bisogno di supporto morale è la persona giusta. Nel supporto immorale poi, non teme confronti.

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