Il grande scalpore generato all’uscita di ThreadRipper fu per lo più per la politica di AMD di utilizzare le CPU EPYC fallate come processori Threadripper. Alla risposta in parte negativa di questa teoria emersa, si erano sommate le ulteriori conferme da parte della stessa azienda di Sunnyvale.
Anche der8auer, overclocker di fama mondiale e noto anche per i test di delidding effettuati sui processori Ryzen ThreadRipper, in quell’occasione cercò di studiare il design delle nuove CPU enthusaist AMD e di stabilire se queste fossero o meno derivate dai processori server EPYC.
L’overclocker è ritornato sull’argomento e questa volta ha cercato di far funzionare un processore EPYC per server su una scheda madre per CPU Ryzen ThreadRipper, per la precisione una ASUS ROG Zenith Extreme con chipset X399.
Nel video postato su youtube, der8auer parte con un Ryzen ThreadRipper 1950X, la ASUS ROG Zenith Extreme e la memoria RAM; nessun altro componente è presente sulla scheda madre (dissipatore CPU, GPU, storage ecc) per evitare eventuali errori, riducendo quindi le variabili.
A questo punto si passa alla rimozione del ThreadRipper e alla sostituzione con l’EPYC. Il primo avvio purtroppo non va a buon fine per via di un ID pin sulla CPU, ossia quello che permette alla scheda madre di capire quale CPU venga inizializzata.
der8auer però non demorde e riesce ad aggirare il problema con del nastro isolante sul pin; il sistema parte, ma la scheda madre inizia subito a segnalare errori relativi al memoria. Un successo solo parziale, quindi, ma non è da escludere che con un BIOS ottimizzato per i processori EPYC, sarebbe possibile far funzionare tali CPU su una scheda madre X399.
Discussione su post