Durante il keynote di AMD, che ha fatto da apertura al Computex 2024, l’azienda ha svelato finalmente la nuova serie di processori desktop basati su architettura Zen 5, insieme ai chipset che accompagneranno la nuova generazione di CPU.
Saltando a piè pari la nomenclatura 8000, AMD ha infatti chiamato i nuovi processori, nome in codice Granite Ridge, con il nome Ryzen serie 9000, che portano con sé il supporto a DDR5, PCIe Gen5 e l’intercompatibilità con il socket AM5.
Anche se l’azienda non ha ancora fornito un approfondimento sulla nuova architettura Zen 5, AMD ci ha tenuto a specificare che stavolta non si tratta di un miglioramento iterativo dato semplicemente da un più raffinato processo produttivo o da frequenze superiori, dichiarando che il guadagno prestazionale ottenuto dalla nuova generazione di processori è merito di significativi tweak al branch prediction, a pipeline più larghe e a finestre dati più ampie.
Il risultato? A detta di AMD, un incremento prestazionale medio pari al 16% in IPC rispetto a Zen 4, con un minimo che si aggira intorno al 10% su determinati workload ed un massimo che arriva fino al 35%, andando quindi ad avvalorare più o meno tutti i leak che avevano predetto tale livello di prestazioni. Il passaggio da Zen1 e Zen + a Zen 2 si è attestato intorno al 15%, quello da Zen 2 a Zen 3 intorno al 19% e quello da Zen 3 a Zen 4 intorno al 13%, e se quanto dichiarato da AMD è veritiero vuol dire che l’azienda ha mantenuto lo stesso passo anche con questo salto generazionale.
Questo miglioramento prestazionale è limitato però dalle frequenze: questa generazione, infatti, non presenta clock più elevati, e nemmeno il numero di core per ogni SKU prevede variazioni, facendo capire chiaramente che il miglioramento in termini di performance deriva quasi esclusivamente dai cambiamenti architetturali e dalle maggiori IPC.
Facendo un paragone, da Zen 3 a Zen 4 AMD ha incrementato le frequenze del 16%, ottenendo un aumento prestazionale del 13%: ci troviamo quindi di fronte ad uno scenario simile a quanto accaduto nel passaggio da Zen 2 a Zen 3, con le frequenze che non hanno subito un aumento significativo ma con un ampio miglioramento in termini di potenza per clock.
I nuovi processori adottano il processo produttivo TSMC N4 a 4 nm, lo stesso utilizzato sulle APU serie 8000, e stretto parente del processo N5 a 5 nm utilizzato per i processori Ryzen 7000.
La lineup delle CPU Ryzen 9000 prevede, al lancio, 4 SKU:
GRANITE RIDGE | Core/Threads | Freq. max boost | Cache L2 | Cache L3 | TDP |
Ryzen 9 9950X | 16/32 | Fino a 5.7 GHz | 16 MB | 64 MB | 170 W |
Ryzen 9 9900X | 12/24 | Fino a 5.6 GHz | 12 MB | 64 MB | 120 W |
Ryzen 7 9700X | 8/16 | Fino a 5.5 GHz | 8 MB | 32 MB | 65 W |
Ryzen 5 9600X | 6/12 | Fino a 5.4 GHz | 6 MB | 32 MB | 65 W |
Come già detto, le frequenze non subiscono cambiamenti nella parte alta della lineup, con i Ryzen 5 e 7 che vedono invece un leggero incremento di 100 MHz nella frequenza massima di boost. Anche la cache L2 ed L3 rimane la stessa delle controparti Zen 4, mentre è il TDP di 3 dei 4 processori a subire una forte rivisitazione: il 9900 X ha un TDP di 120 W (contro i 170 W del 7900X), il 9700X ed il 9600X hanno invece un TDP di 65 W, contro i 105 W del 7700X e 7600X, mentre il 9950X presenta lo stesso TDP di 170 W del 7950X che va a sostituire.
Non sono noti i prezzi per i nuovi processori, ed è nota solo la finestra di lancio di Luglio 2024. Tutti i processori dispongono di SMT (Simultaneous Multi Threading).
Insieme ai nuovi processori, l’azienda ha ovviamente presentato i chipset di fascia alta che accompagneranno la nuova piattaforma: X870 ed X870E (saltando la serie 700).
I punti cruciali del nuovo chipset consistono nel supporto a PCIe Gen5 su SSD NVMe e sullo slot dedicato alla scheda video (a differenza di X670 non E che invece non garantiva connettività Gen 5 per la GPU), insieme al supporto alla tecnologia USB 4.0 su tutte le schede madri dotate di questi chipset e al supporto a velocità DRAM superiori tramite profili EXPO.
L’azienda ha infine rinnovato l’impegno alla longevità della piattaforma AM5, garantendo il lancio di nuovi processori sul socket fino al 2027 ed oltre. Non sappiamo se Zen 6 vedrà la luce su AM5, ma la cosa non ci sorprenderebbe visto che persino AM4 ha visto il lancio di due nuovi processori, durante il Computex.
Nuovi processori per socket AM4
AMD ha poi colto tutti di sorpresa annunciando, dal nulla, due nuove SKU per socket AM4 e basati su architettura Zen 3: il Ryzen 9 5900 XT ed il Ryzen 7 5800 XT.
Anche se il nome porterebbe a pensare altrimenti, il 5900 XT è un processore a 16 core e 32 thread, con una frequenza boost massima di 4.8 GHz, 100 MHz in meno rispetto al 5950X, mentre il 5800 XT presenta una configurazione a 8 core e 16 thread ed una frequenza massima di boost pari a 4.8 GHz, 100 MHz in più rispetto al 5800X. Invariati i quantitativi di memoria Cache e i TDP rispetto alle controparti a 8 e 16 core già presenti sul mercato.
Entrambi i processori verranno lanciati nel mese di Luglio e disporranno di un dissipatore Wraith Prism incluso in bundle.
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