L’amministratore delegato di Intel, Brian Krzanich, ha annunciato che l’arrivo sul mercato dei nuovi processori Broadwell potrebbe subire dei ritardi.
L’AD ha fatto riferimento a problemi in fase di produzione dei chip. Più precisamente ha parlato di “defect density issue”, ovvero dei problemi di qualità dei chip con un’evidente impatto sulla resa economica dell’intero lotto produttivo.
Intel ha reso noto che troppe unità prodotte non rientravano negli standard qualitativi prefissati, oppure non fossero funzionanti. Lo stesso Krzanich ha dichiarato di aver completamente risolto il problema, ed è in grado di dimostrarlo con dati alla mano.
Inoltre ha reso noto che le cause dei problemi passati hanno preso forma proprio nella fase di progettazione dei chip. Proprio per questo motivo verrà prestata maggiore attenzione alla progettazione e produzione della nuova famiglia di CPU, anche a costo di incorrere in ritardi.
L’ordine di grandezza di questo ritardo è dato entro le tre settimane.
Ricordiamo che Broadwell sarà la prima famiglia di processori ad essere fabbricato con il nuovo processo produttivo a 14 nm. Primi destinatari dei nuovi processori dovrebbero essere i portatili.
Al termine del comunicato, l’AD fà sapere che questo slittamento non porterà alcun ritardo nel lancio del successore di Broadwell, ovvero Skylake.
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