CLIP (Continuous Liquid Interface Production) è un nuovo tipo di stampante 3D prodotta da Carbon3D che promette prestazioni sensazionali, ed è stata di recente presentata alla TED Conference.
Carbon3D è emersa di recente dall’ombra presso la TED conference con un innovativo approccio alla stampa 3D, basato su polimeri, che promette un avanzamento nell’industria dai prototipi 3D alla manifattura 3D. La nuova tecnologia Continuous Liquid Interface Production – CLIP utilizza la luce e l’ossigeno per far crescere in maniera continua gli oggetti da una pozza di resina anzichè stampare strato su strato.
La tecnologia CLIP di Carbon3D migliora la stampa 3D in 3 modi:
- Velocità: 25-100 volte più veloce di una stampante 3D standard.
- Qualità: produce oggetti con proprietà meccaniche consistenti.
- Scelta: garantisce un’ampia gamma di materiali polimerici.
http://www.youtube.com/watch?v=dXIkRsJLXGs
“La stampa 3D attuale ha fallito nel mantenere la promessa di rivoluzionare la manifattura” ha detto Dr. Joseph DeSimone, CEO e Co-Founder di Carbon3D. “La nostra tecnologia CLIP offre la velocità, la qualità e la scelta dei materiali necessaria per componenti commerciali complessi e di qualità.”
Le attuali stampanti 3D, tecnologicamente sono solo stampanti 2D, che ripetono il processo ancora e ancora, strato su strato. Come risultato, le componenti stampate in 3D richiedono ore, se non giorni, per venire prodotte, e sono meccanicamente deboli a causa dellea loro struttura a strati, simili a scaglie. Utilizzando un processo fotochimico regolabile anzichè il tradizionale approccio meccanico, la stampante CLIP, non stampando a strati, elimina questi problemi e trasforma rapidamente un modello 3D in un oggetto fisico. Bilanciando attentamente l’interazione della luce UV, che attiva la foto polimerizzazione, e l’ossigeno, che inibisce la reazione, CLIP cresce in maniera continua gli oggetti da una pozza di resina, il tutto 25-100 volte più velocemente delle normali stampanti 3D.
Il cuore del processo CLIP è una speciale finestra trasparente alla luce e permeabile all’ossigeno, un po’ come le lenti a contatto. Controllando il flusso di ossigeno che attraversa la finestra, CLIP crea una “zona morta” nella pozza di resina spessa solo 10 micron (circa 2-3 volte il diametro di una cellula del sangue) dove la foto polimerizzazione non può avvenire. Mentre una serie di immagini a sezione trasversale del modello 3D vengono riprodotte, un po’ come un film, al di sotto della pozza di resina, l’oggetto fisico emerge in maniera continua appena al di sopra della “zona morta”. Gli oggetti stampati con le stampanti 3D convenzionali sono noti per avere proprietà meccaniche che variano a seconda della direzione in cui gli strati erano stati stampati, proprio a causa dell’approccio strato su strato. Invece, un po’ come gli oggetti stampati ad iniezione, CLIP produce componenti consistenti e con proprietà meccaniche prevedibili, lisci all’esterno e solidi all’interno.
Eccovi un video che mostra la stampante in azione:
http://www.youtube.com/watch?v=UpH1zhUQY0c
Carbon3D grazie a partnership importanti ha già ricevuto 40 milioni di dollari per riuscire a commercializzare questa tecnologia.
Per maggiori info vi invitiamo a consultare il sito dei produttori, Carbon3D.
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