Samsung ha voluto spiegare, attraverso una conferenza stampa dedicata, la causa dei difetti che hanno afflitto i numerosi esemplari di Galaxy Note 7 e che ha portato ad un immediato ritiro dal mercato dopo quasi due mesi dal loro debutto.
La causa sostanzialmente non è stata data né dal software né dai problemi di compressione o di scarsa tolleranza nel progetto: se il Galaxy Note 7 non è più sul mercato è colpa solo ed esclusivamente delle batterie!
Con ben 700 esperti Samsung, durante la conferenza tutti hanno lavorato ai test con 200.000 smartphone e 30.000 batterie prese a campione, mentre altri smartphone con batterie sono stati inviati ad enti esterni come TUV Rheinland, UL e Exponent.
Quello che è stato costatato durante i test, e che vi spieghiamo a seguire in modo chiaro e semplice, è che la causa delle esplosioni delle batterie è stata causata da due differenti difetti: quelli legati alle prime batterie prodotte da Samsung SDI e quelli delle seconde batterie prodotte da Amperex Technology.
Nelle batterie prodotte da Samsung, quindi le prime, il problema è dovuto ad un corto circuito nell’angolo in alto a destra delle stesse, angolo leggermente arrotondato. In alcuni casi l’elettrodo negativo, troppo lungo, tocca lungo la curva il catodo causando il collasso termico e quindi l’esplosione.
In quelle prodotte da Amperex Technology, quindi il secondo lotto, la causa è ancora più interessante, perché mette in luce come l’errore sia dovuto più alla fretta che alla cattiva progettazione della batteria stessa. In alcuni casi la saldatura del catodo (elettrodo positivo) realizzata in modo non perfetto hanno portato ad una deformazione nel punto di saldatura che ha bucato il separatore portando al contatto l’anodo e il catodo. In alcune batterie inoltre, anche questo per la fretta, mancherebbe proprio il separatore, quella piccola membrana permeabile che dovrebbe proprio impedire il contatto tra i due elettrodi e quindi l’esplosione, o, come si chiama in gergo, il Thermal Meltdown.
Questa quindi è la causa che ha costretto Samsung al ritiro del Note 7; nonostante ciò, però, l’azienda può in ogni caso tirare un sospiro di sollievo in quanto è consapevole che non si è trattato di un problema legato al software o al sistema di gestione della batteria, cosa che avrebbe posto più di un interrogativo con i prossimi top di gamma.
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