Ufficiale canone RAI in bolletta: rinviato “solo” al 2016

È quasi certo che dal prossimo anno il canone RAI verrà integrato nella bolletta dell’energia elettrica.

“Rivoluzione” che era prevista per quest’anno, ma a quanto pare se ne riparlerà il prossimo, salvo ultimissimi colpi di coda legislativi. Tale scelta porterà anche ad un dimezzamento della tariffa, che passa quindi dai 113 euro a poco più di 50 euro.

A seguire  l’annuncio di Renzi pubblicato sulla sua pagina Facebook:

In settimana iniziamo l’esame in consiglio dei ministri per chiuderlo velocemente. Poi la palla passa al Parlamento con lo stesso metodo della scuola.

Cambiamento che pare inevitabile visto il gran numero di evasori rilevati nell’ultimo periodo: picchi negativi del 56,3%, 59,8% e 61,7% rispettivamente per la Campania, Sicilia e Calabria, il quale si traduce in solo il 74% delle famiglie paga il canone, circa 600 milioni di euro l’anno mancanti.

Il progetto di inserire il Canone RAI in bolletta, ha quindi come obiettivo primario quello di contrastare l’evasione e ridurre l’importo da versare, il quale al momento resta solo in stand by e posticipato per difficoltà difficili da gestire nel breve termine.

Secondo alcune voci, inoltre, la riforma dovrà essere funzionale all’evoluzione tecnologica in atto, che ha sancito il dominio del mobile, quali tablet, pc, smartphone, rispetto ai televisori tradizionali.

Ormai è cambiato il modo in cui gli utenti guardano la TV e lo conferma anche l’Anitec, l’Associazione Nazionale Industrie Informatica, Telecomunicazioni ed Elettronica di Consumo, aderente a Confindustria e socio fondatore della Federazione Confindustria Digitale, che, come si legge dal sito:

è l’organismo di categoria che riunisce le imprese operanti in Italia in attività industriali e servizi connessi alle tecnologie delle Telecomunicazioni, dell’Informatica, dell’Elettronica di Consumo, degli Apparati per Impianti d’Antenna e degli Apparecchi Misuratori Fiscali.

Di fatto, secondo i dati, nell’ultimo biennio c’è stata una perdita di circa 213 milioni di euro nella vendita dei televisori: ne sono stati venduti almeno 2,6 milioni in meno.