Ecco quanto rilevato con i waterblock messi in comparativa, con i grafici che esprimono la temperatura ΔT rispetto all’ambiente:
Non notiamo una differenza sostanziale in idle, dove tutti i waterblock mantengono temperature simili a quella ambientale: ciononostante, anche se mezzo grado di differenza non è tanto, va evidenziato che l’Alphacool CORE 1 risulta il migliore dei 3 waterblock oggi testati, con un vantaggio di 0.4 °C sul Corsair Hydro XC7 RGB Pro e di 0.5 °C sull’EKWB Velocity D-RGB.
Discorso diverso, invece, va fatto con il processore sotto carico: con una quantità maggiore di calore generato, infatti, la differenza tra i tre blocchi analizzati è decisamente più marcata. Seguendo il trend delle temperature in idle, anche con il processore sotto stress l’Alphacool CORE 1 si posiziona in cima alla piccola classifica, dimostrando ancora una volta che il lavoro di ingegneria svolto dall’azienda tedesca si traduce in prestazioni migliorate, a tutto beneficio di temperature operative inferiori.
Anche se non abbiamo utilizzato un flussometro, comunque, c’è da dire che il waterblock di Alphacool sembra restringere il flusso del liquido più degli altri due waterblock, diretta conseguenza di uno scambio termico maggiore a livello di coldplate. Questo fattore non causerà alcun problema nel caso di un singolo waterblock installato nel sistema o se disponete di una pompa abbastanza potente da non risentire del “drop” di pressione.
Nel nostro caso, con un radiatore HPE-45 di Alphacool ed una pompa VPP Apex, sempre di Alphacool, non abbiamo riscontrato problemi nonostante il calo di portata e pressione nell’impianto.
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