Prima di analizzare le doti velocistiche del drive, diamo un’occhiata a quello che ci mostra CrystalDiskInfo:
Crystal Disk Info ci fornisce le informazioni base sul VelociRaptor, comprese le funzioni supportate, tra cui le tecnologie S.M.A.R.T., il Logical Block Addressing a 48 Bit, l’Advanced Power Management e il Native Command Queuing. Notiamo invece l’assenza dell’Advanced Acoustic Management, non presentando quindi particolari accorgimenti per la riduzione dell’emissione acustica.
Procediamo quindi con il mostrarvi i grafici dei test, partendo da Crystal Disk Mark:
CrystalDiskMark è il test della nostra suite che, per gli HDD meccanici, risulta essere quanto più vicino alle prestazioni effettive dell’unità. I valori di lettura e scrittura si attestano su rispettivamente 212MB/s e 206MB/s, del tutto inerenti a quanto dichiarato dal produttore (che afferma valori di 200MB/s in lettura e scrittura per il VelociRaptor da 1TB).
Diamo un’occhiata ora ai risultati con ATTO Disk Benchmark:
Il benchmark di casa ATTO mostra teoricamente le prestazioni massime ottenibili da un’unità di storage, e vediamo infatti come i valori massimi di lettura e scrittura siano rispettivamente di 220MB/s e 211MB/s, leggermente superiori a quelli dichiarati dalla Western Digital.
Continuiamo con AS SSD Benchmark:
in questo test, eccezione fatta per i test di lettura e scrittura sequenziale, i risultati sono deludenti, in quanto la suite di bench inclusi nel programma è ottimizzata per gli SSD. Tuttavia, i benchmark di copia e compressione forniscono una panoramica sulle prestazioni con scenari tipici d’utilizzo in ambito desktop, riportando valori elevati per un’unità dotata di parti in movimento.
Infine, IOmeter:
dove vengono segnate 1300 IOPS in lettura con file da 4K, traducendosi in circa 5MB/s, valore particolarmente ridotto, certo, ma considerando che si tratta di un HDD meccanico, tale valore è circa 4 volte più grande rispetto agli Hard Drive da 7200 RPM.
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