Deathadder: scientificamente noto come Acanthopis antarcticus, e volgarmente conosciuto come Vipera della morte comune, il deathadder è un serpente originario dell’Australia e figura tra i serpenti più velenosi al mondo. Basti sapere che è un parente stretto dei cobra, più che delle tradizionali vipere.
Sulla base di questo rettile, Razer ha posato delle solide fondamenta quasi venti anni fa con il primo Razer Deathadder che vede la luce nel 2006 e che ha visto diverse iterazioni, aggiornamenti, edizioni, fino ai giorni nostri con il Deathadder V3, sia in versione liscia che in versione Pro.
La differenza tra le due incarnazioni del Deathadder V3 sta nel fatto che la versione Pro oggetto della recensione di oggi presenta connettività Wireless a 2.4 GHz, mentre il resto delle specifiche tecniche rimane pressoché invariato eccezion fatta per il peso, che si attesta su 59 grammi per la versione cablata e 63 grammi per la versione wireless. Un aumento irrisorio che come leggerete nella recensione non ne compromette la celerità.
Il mouse in questione, tra le altre cose, ha ricevuto anche le lodi di Faker, uno dei giocatori di League of Legends, e per questo motivo metteremo alle strette la periferica di puntamento anche con il titolo di Riot Games.
Senza ulteriori indugi, vi lasciamo alla nostra recensione completa. Buona lettura!
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