Introduzione: Sapphire Technology–>
Dopo aver recensito il modello più veloce della lineup Radeon R9 300, la Sapphire Radeon R9 390X Tri-X, ci troviamo oggi a recensire un modello più economico, ma non per questo meno interessante.
Oggi, la Sapphire Radeon R9 380 Nitro da 4GB verrà messa alla prova, con l’azienda che proclama questa scheda come regina del 1440p. Sarà vero? Proseguite nella lettura per scoprirlo.
Sapphire Radeon R9 380 Nitro 4GB: specifiche tecniche–>
Di seguito, una tabella che riassume le specifiche di tutta la lineup AMD per la serie Rx 300:
Soffermandoci sulla R9 380, essa è, in pratica, un refresh della R9 285, unica scheda della serie 200 ad essere mossa da una GPU basata su GCN 1.2. Ciò porta un’elevata efficienza in termini di potenza e calore generato, con un TDP massimo di 190W. La scheda supporta DX12, Vulkan e Mantle, sebbene recentemente l’azienda abbia sottolineato che quest’ultima API vedrà il supporto tagliato nei prossimi mesi, visto l’avvicinarsi del lancio di Windows 10 e delle DirectX 12. 1792 stream processors, abbinati a 112 TU e 32 ROPs sono il cuore della GPU, che è collegata a 2 o 4 GB di GDDR5 tramite bus a 256 bit.
Sapphire R9 380 Nitro 4 GB
La versione da noi recensita fa parte della nuovissima linea Nitro, dotata di un sistema di dissipazione Dual-X efficientissimo, grazie proprio alle due ventole che sono di dimensioni davvero generose, per una scheda dal TDP così relativamente basso. La scheda presenta 4 GB di memoria a 1450 MHz (300 MHz effettivi in più rispetto alla reference) e la GPU a 985 MHz (15 MHz in più rispetto alla reference), con un PCB personalizzato abbinato al suddetto sistema di dissipazione Dual-X
Galleria fotografica: Sapphire Radeon R9 380 Nitro 4GB–>
Di seguito, una galleria di foto della scheda video e del bundle:
L’architettura nei dettagli: AMD PowerTune–>
La tecnologia PowerTune è una feature esclusiva che ottimizza le prestazioni della GPU seguendo una serie di condizioni modificando dinamicamente frequenze, voltaggi e velocità delle ventole, fornendo le migliori performance possibili per un dato limite termico o di potenza assorbita. La nuova schermata AMD Overdrive nell’interfaccia utente del Catalyst Control Center offre ancora più flessibilità per gestire il comportamento della GPU. L’overclock non è più inteso nei termini di un valore assoluto di frequenza (ad esempio 1000 MHz). Invece, l’utente ha controllo su più parametri per aumentare le performance. AMD OverDrive include un controllo per le frequenze GPU che aumenta i clock medi di una certa percentuale, mantenendo al contempo i parametri stabiliti per potenza, temperature e velocità ventola.
L’architettura nei dettagli: Frame Rate Targeting Control–>
Seguendo il discorso dell’assorbimento di corrente e dell’efficienza, il Frame Rate Targeting Control è una nuova feature che viene introdotta con la serie 300 di schede grafiche AMD, permettendo agli utenti di impostare il massimo framerate di una determinata applicazione in full screen; i benefici che l’FRTC sono i ridotti consumi per la GPU (ottimo quando i giochi vanno a più FPS della frequenza di aggiornamento dello schermo) e la riduzione del calore e del rumore generati dalla scheda. Di seguito uno screenshot della feature nel Catalyst Control Center:
L’architettura nei dettagli: Virtual Super Resolution–>
Il Super Sampling Anti-Aliasing (SSAA) è uno dei metodi di anti-aliasing che creano texture più uniformi e meno problemi poligonali, ma non è supportato da tutti i giochi o motori grafici. La VSR è una feature agnostica nei confronti di giochi e motori grafici, ed è una feature che consente di simulare l’SSAA in qualsiasi gioco. La VSR può essere utilizzata in congiunzione con l’AA nativo, per una granularità ancora maggiore nei settaggi grafici. La VSR permette di renderizzare ad una risoluzione maggiore (fino a 4K) e downscalare alla risoluzione nativa dello schermo. Utilizzandola, si può avere la qualità di uno schermo 4K su un monitor 1080p:
Una volta abilitata la feature, si può aumentare la risoluzione sia ingame che sul desktop. Qui, lo screenshot delle impostazioni di Windows su di uno schermo Full HD ma con VSR attivata:
Una delle caratteristiche più interessanti di questa tecnologia è che l’impatto prestazionale è pari al carico di lavoro generato da un’immagine generata su di uno schermo 4K. Nulla è perduto sul fronte dello scaling delle immagini, ottenendo lo stesso numero di FPS che si otterrebbero in 4K con un livello qualitativo quasi pari:
L’architettura nei dettagli: DX12–>
Le DirectX 12 sono nuove API grafiche di Microsoft simili a quelle utilizzate dalla console, che permette agli sviluppatori di giochi un maggiore e miglior accesso alle risorse hardware. Questo controllo diretto o “esplicito” migliora la resa prestazionale delle CPU AMD FX, delle APU e delle AMD Radeon. In soldoni: hardware più efficiente grazie a software più intelligente. A discrezione dello sviluppatore di giochi, questa efficienza superiore può essere utilizzata per un maggior framerate, per minore latenza (contesto ideale per la VR), minori consumi, miglior qualità dell’immagine o una combinazione bilanciata di queste 4 direzioni. In ogni scenario, i videogiocatori beneficieranno della scelta di hardware AMD per giocare a titoli compilati in DX12. La serie AMD Radeon 300 supporta pienamente le DirectX 12, con miglioramenti rispetto ai prodotti precedenti grazie a:
- Tassellazione più veloce
- Tiled Resources (il supporto a enormi texture virtuali, abilitando il caricamento dinamico di porzioni di esse nella VRAM per dettagli sempre al massimo della qualità)
Shaders asincroni
Gli shaders asincroni sono una nuova feature delle DX12 che permettono a complicate operazioni di calcolo grafico di utilizzare tutte le risorse disponibili sulle GPU AMD Radeon. Spezzare un calcolo più grande in più parti piccole e processarle parallelamente aumenta enormemente l’efficienza e le prestazioni; AMD, con la sua architettura Graphics Core Next, ha una porzione hardware dedicata a tale compito, l’Asynchronous Compute Engine, capace di svolgere tale operazione ad una velocità davvero elevata.
Ecco una semplice illustrazione di come questo processo avveniva prima di questa tecnologia:
Con l’utilizzo degli ASYNC Shaders invece:
Il risultato consiste in un più veloce processing di ogni frame, ottimizzando i tempi e aumentando il framerate sensibilmente.
Multi-GPU con le DX12
Le versioni precedenti delle DirectX non supportavano direttamente le configurazioni multi-GPU. Gli sviluppatori hanno progettato il loro supporto personalizzato nei giochi e nei drivers, ma spesso con limitazioni: minimo controllo sull’hardware, combinazioni di GPU ristrette e difficoltà nell’ottimizzare il carico di lavoro su più GPU. Il multiadapter esplicito delle DirectX 12 aggiunge il supporto al multi-GPU per la prima volta, permettendo agli sviluppatori di giochi un livello di controllo diretto dell’hardware PC. In questo modo, i motori grafici potranno tirar fuori prestazioni maggiori dai sistemi multi-GPU, utilizzando configurazioni semplicemente irrealizzabili in DirectX 11, come ad esempio la coesistenza di GPU di brand diversi.
Efficienza con CPU multi-core
Le versioni precedenti delle DirectX non erano capaci di utilizzare appieno una CPU multi-core come i processori AMD FX a 8 core. Gran parte del lavoro delle API grafiche in un PC finiscono per sovraccaricare uno o due core della CPU, peggiorando le performance drasticamente. Con le DirectX 12, invece, il carico di lavoro di un motore grafico può essere suddiviso su tutti e 8 i core, portando ad un’uniformità nel tempo di esecuzione di una serie di calcoli.
3DMark® API Overhead feature test
Il test Overhead API del 3DMark’s API è utilizzato per misurare l’efficienza di un API su una determinata scheda grafica. Con le DirectX 12 (su Windows 10) AMD ha visto un drastico incremento nel numero di chiamate draw al secondo paragonato ai competitors e ai risultati in DirectX 11 (su Windows 8.1):
L’architettura nei dettagli: FreeSync–>
La tecnologia AMD FreeSync sincronizza, su determinate APU e GPU AMD, il refresh rate di un monitor con l’output della scheda grafica, eliminando il fastidioso fenomeno del tearing e dello stuttering-
Per abilitare l’AMD FreeSync, basta connettersi ad un monitor compatibile con la tecnologia AMD FreeSync, abilitandola poi nel pannello Catalyst Control Center.
Inoltre, non c’è paragone con la soluzione adottata da NVIDIA, il G-Sync:
Un’altra questione importante sul FreeSync è che è free. Non c’è impatto prestazionale utilizzandolo, e gli FPS dei giochi rimane lo stesso di prima. Qui è mostrata una run di Alien Isolation con e senza FreeSync:
Ecco una lista dei monitor attualmente compatibili con la tecnologia FreeSync:
AMD FreeSync è una tecnologia free: libera da costi aggiuntivi per hardware, libera da penalità prestazionali, libera come standard, aperta a chiunque voglia utilizzarla nel mondo del gaming, con un feeling che difficilmente vi farà tornare indietro.
Configurazione di prova e metodologia di test–>
La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
CPU | Intel Core i7 5960x |
---|---|
Heatsink | Alphacool NexXxos Cool Answer 360 D5/XT |
Mainboard | ASUS ROG Rampage V Extreme |
RAM | Corsair Dominator Platinum DDR4 16 GB 2666 MHz |
VGA | Sapphire Radeon R9 380 Nitro 4 GB |
Sound Card | Creative SoundBlaster Omni 5.1 e Creative T30 Wireless Speakers |
HDD/SSD | OCZ Vector180 SSD 240 GB |
PSU | Corsair AX1500i Digital PSU |
Case | Corsair Graphite 780T Arctic White |
Monitor | Acer CB280HK 4K Display |
Keyboard | Corsair Gaming K70 RGB |
Mouse | Corsair Gaming Sabre RGB Laser |
OS | Windows 8.1 Pro x64 |
Ecco la suite di benchmark (e giochi) con cui testeremo la scheda video:
- Unigine Heaven Benchmark 4.0
- Futuremark 3DMark Fire Strike
- Futuremark 3DMark Fire Strike Extreme
- Futuremark 3DMark Fire Strike Ultra
- Thief (2014) (Benchmark integrato)
- Bioshock Infinite (Benchmark integrato)
- Metro Last Light (Benchmark integrato)
- Terra di mezzo: Ombra di Mordor (Benchmark integrato)
Dove disponibile la scelta della risoluzione, i test sono stati eseguiti ai seguenti valori. Laddove si trattasse di un benchmark, le modalità predefinite sono state utilizzate:
- 1680×1050, AA x2 (WSXGA+)
- 1920×1080, AA x4 (Full HD)
- 2560×1440, no AA (2K, QWHD)
- 3840×2160, no AA (4K, UHD)
Qui di seguito le VGA testate con la nuova piattaforma:
- Sapphire AMD Radeon R7 250X Vapor-X OC 1GB (Cape Verde XT, 1100/1300) – Recensione
- Sapphire AMD Radeon R9 290X Tri-X OC 8GB (Hawaii XT, 1020/1375) – Recensione
- Sapphire AMD Radeon R9 290X Tri-X Vapor-X 4GB (Hawaii XT, 1080/1410) – Recensione
- Sapphire AMD Radeon R9 290X Tri-X Vapor-X 8GB (Hawaii XT, 1030/1375) – Recensione
- Sapphire AMD Radeon R9 290X Tri-X Vapor-X 4GB (CrossFireX) (Hawaii XT, 1080/1410, 2 GPU) – Recensione
- Sapphire AMD Radeon R9 290X Tri-X Vapor-X 4GB (CrossFireX) (Hawaii XT, 1080/1410, 3 GPU) – Recensione
- Sapphire AMD Radeon R9 380 Nitro 4GB (Tonga, 985/1450) – Recensione
- Sapphire AMD Radeon R9 390X Tri-X 8GB (Grenada XT, 1055/1525) – Recensione
- MSI NVIDIA GeForce GTX960 Twin Frozr V Gaming 2GB (Maxwell GM-206-300, 1241/1753) – Recensione
- MSI NVIDIA GeForce GTX970 Twin Frozr V Gaming 4GB (Maxwell GM-204-200, 1140/1753) – Recensione
- ASUS NVIDIA GeForce GTX980 Strix OC 4GB (Maxwell GM-204-400, 1178/1753) – Recensione
- NVIDIA GeForce GTX980 4GB (reference) (Maxwell GM204-400, 1127/1753) – Recensione
Test sintetici: Unigine Heaven–>
Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–>
In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. Il benchmark dispone di svariati test, di cui utilizziamo i più intensivi per mettere alla prova le schede video. Tra questi, il più “blando” ma non per questo meno impegnativo è il Fire Strike, che spinge la tessellazione a livelli davvero elevati, e che “vanta” due versioni ancora più spinte: Extreme (con scene pre-renderizzate a 2560×1440) ed Ultra (scene pre-renderizzate a 3840×2160, ovvero 4K).
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–>
Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Ultra–>
Come se non bastasse, recentemente Futuremark ha aggiornato la suite del suo ultimo benchmark con una versione spinta all’inverosimile del già affamato di risorse Fire Strike. Stiamo parlando del Fire Strike Ultra, benchmark ideato per testare sistemi multi-scheda di fascia altissima e le cui scene vengono pre-renderizzate in 4K. Sì, avete capito bene: Fire Strike Ultra è un benchmark così famelico di potenza che lanciarlo potrebbe fermare il tempo, attenzione:
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Metro Last Light–>
Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che fa capolino sugli schermi dei nostri PC il suo successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Middle Earth: Shadow of Mordor–>
Chi è appassionato della saga di J.R.R. Tolkien sa che, fino a Settembre 2014, non esisteva un gioco degno di tal nome che narrasse le vicende della Terra di mezzo. Grazie a Monolith e ai Warner Studios, però, ora la collana fantasy più famosa del globo terracqueo vanta un gioco tripla A, forte di una trama travolgente, una grafica sul filo del fotorealismo ed un sistema di combattimento che sembra l’evoluzione del Free Form Fighting System visto in Prince of Persia: Spirito Guerriero. Il risultato? Un titolo must-have, il cui motore grafico si rifa a quello utilizzato da Batman: Arkham Origins, titolo che sostituisce nella nostra suite di benchmarks. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’HBAO, all’SMAA e più in generale a tutti i GameWorks dell’azienda. Il gioco, soprattutto alle alte risoluzioni e con i filtri al massimo, richiede un quantitativo di memoria video non indifferente, e pertanto risulta pienamente indicato qualora voleste mettere alla prova schede video con un quantitativo VRAM maggiore:
Test in 4K e overclock–>
Ecco i risultati ottenuti con la scheda alla risoluzione di 3840×2160, per gli amici, 4K:
La scheda, ovviamente, non è fatta per la risoluzione mastodontica di 3840×2160 pixels, pertanto si tratta più di un grafico volto a dare una panoramica generica delle prestazioni a tale risoluzione.
Considerazioni finali–> [conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
La nuova serie Nitro di Sapphire sembra sposare perfettamente un design minimalista (e quindi che si adatta in ogni computer), temperatura e rumorosità minime e performance superiori alla media. Insomma, parliamo di una scheda praticamente perfetta. La qualità costruttiva è come sempre elevata, da standard dell’azienda, e tangibile nel PCB e nel dissipatore personalizzati.
[voto=”10″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni[/titolo]
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un refresh/rebrand della serie 200. Stavolta, si parla di una R9 285 sotto “mentite spoglie”, che però porta con sé un aumento delle frequenze ed una migliore ottimizzazione dei drivers, insieme ad un buffer raddoppiato a ben 4 GB di RAM, utilizzimi qualora utilizzaste filtri pesanti o risoluzioni elevate. L’azienda dichiara che la R9 380 Nitro 4GB è perfetta per il 1440p. Noi, vi diciamo nì: la scheda è ideale per una risoluzione pari a 1920×1080 pixels, ma rinunciando a qualche dettaglio e a qualche filtro qua e là giocare in 2K è più che fattibile, con un framerate al massimo della qualità che oscilla tra i 30 e i 50 FPS anche in titoli pesantissimi (e che favoriscono NVIDIA) come Metro Last Light.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità e consumi[/titolo]
La scheda è dotata di connettore PCI-E 3.0 16x, ed è compatibile anche con la Gen2 dello standard. Non abbiamo notizie riguardo alla compatibilità con la Gen1 dello standard, ma considerando che si tratta di un bus utilizzato su configurazioni di ben 10 anni fa, la cosa non ci interessa più di tanto. Il TDP (che per AMD è il consumo tipico) è di 190W, come il modello reference, pertanto consigliamo un alimentatore di 400 o 450 Watt qualora voleste installarla nel vostro sistema ed avere una buona efficienza energetica. Qualora puntaste al CrossFireX (fino ad un massimo di due schede installabili in parallelo) vi servirà un alimentatore da 600 W.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
La Sapphire R9 380 Nitro 4 GB è stata lanciata solo pochi giorni fa, ma presenta già un prezzo davvero competitivo. Con 240€, infatti, vi porterete a casa una scheda di gran lunga superiore alla GTX960 di NVIDIA (prendendo in considerazione modelli da 4 GB e frequenze maggiorate), rappresentando di fatto la scheda ideale nella fascia sub-250€. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Sapphire, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”9″]
[/conclusione]
Anche questa scheda riesce ad aggiudicarsi il nostro doppio award Hardware Platinum e Best Price, in virtù del fatto che, costando nel peggiore dei casi quanto una GTX 960, va molto più veloce di quest’ultima, eccezion fatta per quei giochi che, risaputamente, sono programmati in modo da favorire le schede verdi:
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La recensione
Sapphire Radeon R9 380 Nitro 4GB
Compatta, potente e perfetta per il FullHD: rinunciando a qualche dettaglio, poi, la Sapphire Radeon R9 380 Nitro 4GB permette anche di giocare alla risoluzione di 2560x1440 pixels. Non male, per una scheda di fascia media.
Pro
- Molto più potente della GTX960, di cui è diretta concorrente
- Dissipatore esagerato per la scheda, che risulta silenziosa e fresca
- Costa meno della scheda che va a sostituire
Contro
- Consumi superiori alla GTX960
Sapphire Radeon R9 380 Nitro 4GB Prezzi
Raccogliamo informazioni da vari negozi per indicare il prezzo migliore
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