Introduzione: Naughty Dog–>
Dopo 5 anni da Uncharted 3 finalmente possiamo tornare a vestire i panni di Nathan Drake nell’episodio finale (purtroppo) della saga tanto amata. Uncharted 4: a thief’s end è l’ultimo capitolo della saga videoludica firmata Naughty Dog, è una conclusione all’ altezza dei suo predecessori?
Ecco la nostra review di Uncharted 4: A thief’s End, buona lettura.
Uncharted 4: La storia–>
Abbiamo provato a non spoilerare nulla, ma ai fini di presentarvi una recensione quanto più completa possibile, ci saranno alcuni accenni alla storia del gioco. Potrete saltarli evitando il contenuto degli appositi tag.
La Naughty dog, con il suo solito storytelling eccezionale, ci catapulta direttamente nell’azione. La storia comincia subito con Nathan e suo fratello Sam che sono coinvolti in un emozionante inseguimento a bordo di un motoscafo durante una grande tempesta, inseguiti da una banda di mercenari che cerca di rovesciare la loro barca. L’introduzione finisce bruscamente dopo che la barca dei nostri eroi si scontra con una barca in fiamme che veniva dritta verso di loro.
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Dopo questa breve introduzione veniamo catapultati indietro nel tempo per entrare nei dettagli del rapporto tra i due fratelli quando erano ancora dei teenager, scopriamo che Sam ha bisogno di aiuto, è immischiato in un giro criminale e per ripagare i suoi debiti dovrà trovare il leggendario tesoro del famoso pirata ed esploratore Henry Avery.
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Così parte la grande e ultima avventura dei 2 fratelli che affronteranno numerosi pericoli ed esploreranno varie ambientazioni per arrivare al loro traguardo.
Senza continuare a parlare della trama e rischiare di spoilerarvi qualche dettaglio importante, parliamo un po’ in generale del gioco. Penso che Uncharted 4 sia una conclusione perfetta della saga del nostro amato Nathan Drake. Sicuramente questo episodio è in qualche modo diverso dagli altri Uncharted, e anche se non mancano sicuramente, non ci sono quei grandissimi capitoli di azione esplosiva che erano presenti nei vecchi capitoli (come scappare da una nave da crociera che va a fondo oppure lanciarsi da un aereo militare da trasporto).
In questo capito la Naughty Dog cerca di esplorare più le relazioni tra i vari personaggi, e lo fa in modo eccezionale.
In Uncharted 4 Nathan si è ritirato ed è felicemente sposato con Elena Fisher, dopo le loro avventure nel gioco precedente. Questi 2 personaggi sono realizzati in modo molto realistico, i dialoghi e la chimica tra i 2 è tra i migliori, sicuramente anche grazie ai bravissimi doppiatori e attori: Nolan North e Emily Rose.
Possiamo quasi dire che questo Uncharted in qualche modo tratta principalmente del costo di un ossessione, a partire dagli antichi pirati prima di loro fino ai nostri eroi nell’età moderna.
Uncharted 4: Il Gameplay–>
In Uncharted 4 vediamo ancora il nostro eroe che uccide dozzine e dozzine di soldati nemici nel corso della campagna. Il combattimento e gameplay per la maggior parte rimane quasi del tutto uguale ad Uncharted 3, sparatutto in terza persona con meccaniche di copertura, il movimento è però molto più fluido rispetto a prima. Rimane purtroppo la parte meno interessante del gioco, questa volta però le sparatorie sono molto più sparse e prendono meno tempo.
Possiamo dire con certezza che una grandissima aggiunta al gameplay è stata fatta: il rampino. E’ un dato di fatto che aggiungere un rampino ad un gioco di combattimento lo rende 10 volte più divertente, e questa affermazione è valida anche per Uncharted.
Il rampino aiuta anche a variare un po’ le sezioni di scalate, saltando e dondolandosi come Spiderman. Le scalate sono anche meno monotone rispetto ai vecchi titoli: ci sono vari modi per salire la stessa parete e i livelli sono generalmente più aperti, permettendo diversi sentieri e diverse opzioni.
Ci sono tuttavia delle sezioni dove bisogna risolvere qualche puzzle. Queste sezioni, a parte qualcuna particolare, sembrano troppo forzate e messe li solo per farti perdere un po’ di tempo extra nel livello. Sono presenti anche grandi zone aperte tutte da esplorare liberamente: sistemi di caverne sott’acqua, una savana piena di rovine e castelli e un arcipelago di isole tropicali.
Tutte queste sezioni sono legate insieme da un incredibile mix di azione e lunghe scene di storia e sviluppo dei personaggi. Insomma Uncharted non annoia mai.
Multiplayer
Non ho speso moltissimo tempo nel multiplayer di Uncharted 4, ma è molto simile ai giochi precedenti. Vincere partite richiede un minimo di teamplay oltre che skill personale il che è un bene. I loadout sono vari e permettono diversi stili di gioco, è abbastanza facile prenderci la mano ma resto dell’idea che sia un altro di quei casi in cui il multiplayer è stato inserito nel gioco per il solo gusto di poter dire che c’è.
Uncharted 4: Il Lato Tecnico–>
Parliamo chiaro: Uncharted 4 è visivamente incredibile, forse il miglior gioco attualmente presente nella libreria PS4.
Il gioco è costruito sul nuovo motore grafico sviluppato dalla Naughty Dog, pieno di nuove caratteristiche di rendering. Vediamo una illuminazione globale completamente nuova, fisica del mondo, intelligenza artificiale e dettagli sui modelli.
Una cosa è certa, è sempre bello vedere quanto la Naughty Dog riesce a spingere le console in termini di potenza e dettaglio grafico. Le animazioni facciali e dei modelli sono molto realistiche compresi i capelli, non quasi al livello del TressFX ma quasi. La pelle reagisce alla luce in modo realistico, addirittura passando attraverso a pelle e cartilagine sottile come i lobi delle orecchie.
Le ambientazioni sono ricche di dettagli e personalità. Presente anche un sistema di simulazione del vento, che fa muovere erba, alberi e piante in modo realistico. Acqua che si impregna nei vestiti dei pesonaggi insieme a fango e detriti. Il personaggio sembra dunque interagire sul serio con l’ambiente.
Di seguito una galleria di immagini tratte dal gioco:
Uncharted 4: Conclusioni–>
In conclusione posso dire che Uncharted 4 è un gioco veramente molto valido, un’esperienza che difficilmente potrete dimenticare o che non potrete apprezzare. Io stesso non sono riuscito a staccarmi dal pad finché non l’ho completato (una maratona di gioco no-stop durata 3 giorni). E’ sicuramente un po’ diverso dai suoi predecessori, ma resta un Uncharted a tutti gli effetti.
La Naughty Dog ci ha promesso un grande finale ed è quello che ci ha dato, una perfetta conclusione per la saga. Il finale non ci lascia con l’amaro in bocca in attesa di un altro sequel, bensì felici di quello che abbiamo provato con i nostri eroi e sereni all’idea di lasciarli andare.
Se siete fan della saga questo capitolo lo divorerete e lo amerete. Sarete tristi che sia finita ma felici per il modo in cui saluterete i personaggi che amate, perchè questi stessi personaggi sono ormai legati a voi grazie alla eccezionale storia e alla sapiente narrazione.
Diamo al gioco il nostro Gaming Platinum Award, per l’eccezionale lavoro fatto dalla Naughty Dog che davvero non si smentisce mai.
Ringraziamo Sony Computer Entertainment e Naughty Dog per averci permesso di recensire Uncharted 4: A Thief’s end.
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La recensione
Uncharted 4: A Thief's End
Dopo 5 anni da Uncharted 3 finalmente possiamo tornare a vestire i panni di Nathan Drake nell'episodio finale (purtroppo) della saga tanto amata. Uncharted 4: a thief's end è l'ultimo capitolo della saga videoludica firmata Naughty Dog, è una conclusione all' altezza dei suo predecessori?
Pro
- Storia entusiasmante ed emozionante
- Grafica eccezionale e attenzione ai dettagli
- Personaggi realistici e sviluppati bene
- Quasi mai un momento di noia
Contro
- Gunplay ripetitivo e noioso
- Multiplayer dimenticabile
Uncharted 4: A Thief's End Prezzi
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