Oltre al segmento di mercato dedicato agli enthusiast (quello caratterizzato dalla gamma R9, di cui R9 290 e R9 290X sono i modelli di punta), AMD (e quindi Sapphire, partner AIB #1 al mondo dell’azienda) propongono i modelli entry level della nuova R Series, denominati R7.
La lineup è composta da 3 GPU, in svariate incarnazioni diverse per tipo e quantità di RAM, clock di funzionamento e sistema di dissipazione:
R7-250: 384 Stream Processors, con 1GB GDDR5/ 2GB DDR3
Sapphire R7-250.
R7-260X: 896 Stream Processors, con 1GB GDDR5/ 2GB GDDR5 e in edizione OC a 1050MHz e 1150MHz
Sapphire R7-260X.
Seguirà a breve il lancio della R7-260, che colmerà il vuoto lasciato tra R7-260X ed R7-250. Intanto, recensiremo il modello di punta della serie R7, la 260X nell’incarnazione da ben 1150 MHz e 2 GB di VRAM GDDR5, che per il prezzo a cui è proposta, come vedrete, è davvero una soluzione interessante.
Sapphire Radeon R7-260X: specifiche tecniche–> Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche della scheda video, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Sapphire):
Specifiche tecniche della Sapphire Radeon R7-260X OC 2GB.
Basata sul chip grafico Bonaire XTX (riedizione più spinta del Bonair XT, su cui è basata la HD7790), la R7 260X di Sapphire oggi in analisi ha una frequenza operativa di ben 1150 MHz, associata a 2GB di GDDR5 a 6600MHz collegati alla GPU tramite un bus a 128 Bit, per una banda passante pari a 105.6GB.
La scheda preserva tutte le caratteristiche architetturali che ritroviamo nelle schede di fascia altissima dell’azienda (per info sull’architettura leggete QUI), ma ovviamente applicate in piccolo visto il numero ridotto di Stream Processor rispetto alla scheda di fascia superiore.
Il PCB ed il dissipatore hanno subito una totale personalizzazione, con una ventola singola a raffreddare un radiatore collegato alla GPU ed un PCB compatto (con una parte inutilizzata, come vedrete nella galleria delle immagini) con fasi d’alimentazione personalizzate. Il pannello delle connessioni è l’onnipresente set di 4 connettori: due connettori DVI (uno DVI-D ed uno DVI-I), un HDMI 1.4a ed un DisplayPort 1.2, questi ultimi compatibili con 4K30/4K60 e 3D.
Galleria fotografica: Sapphire Radeon R7-260X–> Qui, una galleria della scheda nei dettagli:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
720p
1080p
1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–>La scheda, di per sé, ha un overclock già consistente (+150MHz sulla GPU), ma visto che non so stare fermo ho provato a spingere ulteriormente la frequenza: sfortunatamente, la scheda non è compatibile con alcun controllo I2C, non disponendo di chip di gestione software dei voltaggi. Anche con TriXX, applicazione ufficiale di Sapphire per l’overclock/overvolt delle loro GPU, non c’è stato verso di aumentare il voltaggio operativo. Comunque sia, abbiamo strappati altri 50MHz alla GPU e ben 400MHz alle RAM, arrivando alla cifra tonda di 7GHz effettivi!
Risultato al 3DMark11 con GPU a 1200MHz e RAM a 1750MHz (7000MHz effettivi).
Disattivando anche la tessellation, abbiamo un aumento di circa il 15% sul punteggio ottenuto a default (6741), posizionandoci molto vicini alla GTX760, scheda che costa il doppio della 260X.
Considerazioni finali–> [conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
Una scheda che con quella reference ha poco a che fare, forse (forse, perché un overclock di 150MHz è roba da chip selezionato) la GPU e nulla più. Silenziosa anche al 100%, la ventola del dissipatore è davvero ottima per tenere a bada i circa 80W della GPU, e il PCB personalizzato consente senza dubbio la scheda più gradevole rispetto al modello reference, insieme ad un miglioramento nella pulizia dei segnali elettrici. La scheda è microscopica, compatibile con sistemi HTPC.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
Sia chiaro: parliamo di un modello entry-level, ma per quello che costa il rendimento è elevato. Fa sempre piacere un prodotto caratterizzato da un elevato rapporto qualità/prezzo, e questa scheda di Sapphire non fa eccezione: overclock del 15% di fabbrica, giochi a 1050p in tutta tranquillità e magari anche qualcosa in FullHD sacrificando parte della qualità grafica. In overclock la scheda ha deluso un po’, vista la mancanza di overvoltare la GPU, tuttavia 50MHz anche se non tanti son comunque un risultato su una scheda già ampiamente overclockata di fabbrica dall’azienda. Incredibili le memorie, ben 7GHz, che seppure con un bus a soli 128 Bit, è un risultato senza dubbio degno di nota.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda dispone di PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione); da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 500W. I circa 80 Watt della scheda, nsieme ad una piattaforma standard, portano il consumo totale della macchina intorno ai 200W, operando quindi tranquillamente entro i limiti di un alimentatore da 400W-500W, purché sia di un brand la cui qualità assicura la corretta erogazione di potenza dichiarata.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo della Sapphire Radeon R7-260X è di 129€, in linea con il modello reference ma con caratteristiche senza dubbio più appetibili: vuoi il PCB ed il dissipatore custom, o l’ingente overclock di fabbrica. Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Sapphire, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”9″]
[/conclusione]
La scheda si è distinta particolarmente per l’overclock di fabbrica, ma la mancanza del supporto all’overvolt ha pregiudicato l’overclock manuale. Per questo motivo, da bravi clockers, diamo alla scheda 8 stelle su 10:
8 Stelle su 10.
Ringraziamo Sapphire Italia per il sample inviatoci e oggi recensito.
Un saluto dal vostro overclockato Hades, alla prossima!
La recensione
Sapphire Radeon R7 260X OC 2GB
Una scheda caratterizzata da un prezzo davvero contenuto, insieme a prestazioni discrete per una scheda entry level. La soluzione di Sapphire conta su dissipatore e PCB custom, insieme ad un ingente overclock di fabbrica.
Pro
Silenziosa
Piccola
Overclock di fabbrica consistente
Contro
È una scheda entry level
Niente overvolt: overclock limitato da parte dell'utente finale
Direttore responsabile di ReHWolution, con la passione per qualsiasi cosa funzioni con un processore fin dal lontano 1995, anno in cui "misteriosamente" la sua CPU avviò un processo di fusione nucleare nel case. Da allora, con impegno e imparzialità analizza hardware e software di ogni tipo, con un occhio di riguardo per l'overclock.
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