E’ possibile per un sequel mantenere tutti gli elementi che hanno contribuito alla perfetta riuscita del primo capitolo e nello stesso tempo migliorarli, ottenendo quel perfetto mix di innovazione e staticità che ormai è quasi impossibile trovare in tempi moderni? Rareware ci ha dimostrato che questo è possibile e in poco più di un anno ha sfornato Donkey Kong Country 2: Diddy’s Kong Quest, ancora per Super Nintendo.
DKC2 cambia in primis il protagonista facendo una scelta molto coraggiosa: Donkey Kong non è tra i due personaggi giocabili! Il nostro scimmione preferito viene rapito all’inizio del gioco, fornendo dunque un pretesto più plausibile per un viaggio rispetto ad un semplice furto di banane, e lascia il posto a Dixie Kong, piccola scimmietta dai lunghi capelli biondi. Il cambio del duo di protagonisti però non si limita ad un fattore estetico poiché in DKC2 vengono introdotte delle interazioni tra le due scimmiette quando sono insieme! E’ infatti possibile far salire il compagno sulle spalle per poi lanciarlo e raggiungere così zone altrimenti inaccessibili da una sola scimmietta; inoltre alcuni barili potranno essere attivati solo da Dixie o da Diddy rispettivamente! Ma ci sono anche notevoli differenze tra i due protagonisti stessi, un po’ come nel precedente capitolo dove Donkey era meno agile ma più forte, solo che in questo caso la differenza non sta nella forza (essendo entrambi molto esili) ma nelle abilità: Diddy è più agile e veloce, ma Dixie grazie alla sua lunga coda bionda è in grado di planare!
Cambia poi l’ambientazione (si passa dall’isola dei Kong all’isola dei Kremlings) sfruttando un primo mondo “di transito”, ovvero il Gangplank Galleon, lo stesso vascello che ha ospitato lo scontro finale del primo capitolo. Subito dopo si passerà ad esplorare la terrificante isola dei Kremlings dove troveremo i seguenti mondi: Crocodile Cauldron (un’area vulcanica), Krem Quay (una zona paludosa), Krazy Kremland (lo spaventoso luna-park dell’isola), Gloomy Gulch (una foresta spettrale) ed infine il K. Rool’s Keep, ovvero il castello del cattivone di turno!
Altre novità riguardano l’aggiunta di un sistema di monete-banana e dei Coins, suddivisi in Kremcoins (ottenibili in ogni Bonus Area e da ogni boss) e DK Coins (nascosti, uno per livello, in particolari aree o addirittura a volte in aree bonus). Le prime servono per salvare o richiedere suggerimenti al Kong Kollege gestito da Wrinkly Kong, oppure per partecipare ai quiz di Swanky Kong o infine per volare nei mondi visitati in precedenza sfruttando il barile-aereo di Funky Kong. I Kremcoins invece serviranno per sbloccare i 5 livelli segreti (difficilissimi) nel cosiddetto “Lost World“, sarà infatti necessario pagare al minaccioso Klubba ben 15 Kremcoins per poter sbloccare l’accesso ad ognuno di essi! Superare tutti i livelli del Lost World porterà ad un secondo (e definitivo) scontro con il boss finale. Infine i DK Coins servono… beh, ad essere collezionati. Ce ne sono in tutto 40, 1 per livello (compresi i 5 del Lost World e 1 ottenibile dopo aver sconfitto per la seconda volta il capitano K. Rool sempre nel Lost World), e sono necessari per finire il gioco al 102% e rendere il buon vecchio Cranky Kong fiero di noi!
Come nel primo Donkey Kong Country, anche qui non mancano gli Animal Buddies, alcuni sono vecchi amici, mentre altri sono nuove conoscenze! Troviamo quindi Rambi il rinoceronte, Enguarde il pesce spada e Squawks il pappagallo (già presenti nel primo capitolo anche se Squawks non era un personaggio giocabile), insieme con Rattly il serpente, Squitter il ragno, Glimmer la rana pescatrice e Clapper la foca (questi ultimi due non sono però giocabili ma aiutano il giocatore in determinati livelli). Rispetto al precedente capitolo, gli animali cavalcabili in DKC2 possiedono un’abilità in più (Rambi, Enguarde e Rattly possono raccogliere le energie per potenziare la loro abilità principale, Squawks può sputare noci e Squitter due diversi tipi di ragnatele).
Come al solito, ecco a voi qualche link alle fantastiche musiche che troviamo in Diddy’s Kong Quest. La colonna sonora originale è stata curata da Dave Wise ed è, a mio parere, tra le più belle che possiate mai ascoltare… ma giudicate voi stessi:
Riuscendo infine a rendere anche le Boss Fight più impegnative, Donkey Kong Country 2 ha dimostrato di essere alla pari, se non superiore, al suo predecessore. Se non lo avete mai giocato, cosa aspettate a recuperarlo? Possiamo garantirvi che non resterete in alcun modo delusi!
Da ReHWolution e dall’angolo del retrogaming è tutto anche per questa volta, alla prossima retrorecensione!
Discussione su post