Lo scorso autunno Netflix è arrivato anche in Italia, e da allora la sua diffusione a macchia d’olio sembra non essersi fermata; potremmo anzi dire, che abbia ispirato tanti altri servizi a dare decisamente di più e meglio. I numeri di Netflix però, sono custoditi gelosamente dall’azienda, ma ciò non significa che non sia sensibile ad un’analisi fatta da AllFlicks, che rivela un cambiamento sensibile nel catalogo americano della piattaforma di streaming. Non si può dire che il servizio non funzioni bene: la piattaforma di Netflix è pensata per essere accessibile sui dispositivi e sui volumi di banda più diversi, ma la scelta dei titoli a disposizione si sarebbe ridotta del 31% negli ultimi due anni e mezzo (dal 1° gennaio 2014). Guardando le cifre si resta più impressionati: da un totale di 8.103 contenuti si è, oggi, passati a 5.532.
Netflix offriva ai suoi clienti americani una selezione di 6.494 film e 1.609 serie TV, per un totale quiondi di 8.103 titoli. In data 23 marzo 2016, invece, offrono solamente 4.335 film e 1.197 serie TV.
Il motivo è semplice e studiato: le produzioni esclusive di NetFlix. Netflix dichiara di avere stanziato 6 miliardi di dollari nella produzione dei suoi stessi contenuti originali, su cui starebbe puntando in maniera sempre più decisa proprio per arginare i prezzi di licenza in aumento. Dopo essere partiti con un catalogo vastissimo, l’azienda ha quindi capito che non sia tanto il numero, ma che ci siano contenuti che fanno particolare differenzaper il pubblico e vuole puntare proprio su quelli. Basti pensare che le produzioni originali di Netflix hanno trovato riscontro quasi sempre positivo tra critica e spettatori, andando quindi a giustificare i costi ovviamente più alti che la loro creazione comporta. Solo nel 2016, la compagnia capitata da Reed Hastings ha messo e metterà fuori ben 31 serie tv originali sceneggiate al netto di 10 comedy show, 30 contenuti per l’infanzia, 12 documentari e 10 film ugualmente originali.
Tuttavia bisogna stare attenti: restringere troppo il catalogo potrebbe lasciare squali come Amazon, che sta diventando uno dei leader mondiali nella vendita di libri online.
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