È stata fatta causa a TNT Village, noto sito di catalogazione di file e contenuti spesso protetti da diritti d’autore.
Il sito è operativo da anni con a capo Luigi Di Liberto (titolare dell’associazione “Associazione Scambio Etico”, ovvero quella che gestisce il noto sito TNT Village) e pur avendo un accesso limitato, funge comunque da directory di materiale che in molti casi è protetto da diritto d’autore.
Una situazione evidentemente sul filo della legalità simile, per certi versi, a quella di The Pirate Bay, altro sito directory chiuso non molto tempo fa. Ecco quindi il perché della causa intentata al sito da un gruppo di editori piuttosto importate. Tra di loro figurano “Associazione Italiana Editori”, “Federazione per la tutela dei contenuti audiovisivi e multimediali”, “Rai Cinema”, “Eagle Pictures”, “Chiare Lettere”, “Garzanti”, “Longanesi” e molti altri.
Il fascicolo che contiene il decreto di fissazione dell’udienza è stato pubblicato in un post su Facebook dallo stesso Di Liberto e si legge che gli inquirenti, una volta esaminato il materiale, ritengono che l’associazione e lo stesso Di Liberto “utilizzando i sistemi peer-to-peer attraverso il protocollo BitTorrent e mediante l’utilizzazione di server tracker centrali che gestiscono le comunicazione tra i nodi della rete – quantomeno cooperino attivamente e consapevolmente alla violazioni dei diritti patrimoniali d’autore di cui le ricorrenti (ovvero gli autori, ndr) sono titolari attraverso l’attivazione e l’agevolazione delle modalità di condivisione innanzi menzionate“.
In particolare TNT Village avrebbe agevolato la violazione del copyright ponendo a disposizione degli utenti la catalogazione dei file Torrent e delle release in apposite “sezioni”, un server tracker, L’informazione per gli utenti/peer su come effettuare una più efficace e diffusa condivisione dei contenuti e l’informazione atta a consentire agli utenti l’aggiramento dl blocco DNS.
Per molti utenti però le parole “Scambio Etico” non sono casuali. Molti commenti su Reddit parlano di un sito con regole ferreee spesso anche a tutela del contenuto protetto: “Il miglior sito con regole ferree quali non postare un film che non era uscito al cinema da tot tempo ecc. Questo significa scambio etico. Una nuova ideologia dietro un sistema di file sharing Che non intacchi la nostra possibilità di apprendere e conoscere nuove culture (libri, musica, film e documentari) senza danneggiare chi il produce“. Questo commento e molti altri tendono a difendere l’operato dell’associazione giustificandone e anzi lodandone la metodologia e le regole.
Non è difficile ipotizzare quindi che TNT Village faccia la stessa fine di The Pirate Bay. Seppure diffondendo e catalogando link a materiale pirata previa registrazione e accesso al forum riservato (spesso con un’ulteriore soglia di accesso rappresentata dalla donazione di 5€), sarà comunque difficile, per la difesa, dimostrare che il sito non avesse come scopo quello di catalogare e facilitare la ricerca di materiale coperto da diritto d’autore.
Il sito è stato dichiarato offline, pur sembrando a tutt’ora accessibile. in un post su Facebook del diretto interessato datato 31 Agosto, si legge “non è un addio, è un arrivederci“. Tanto che alcuni utenti segnalano che a questo indirizzo, in barba al (presunto) blocco messo in atto dagli inquirenti, comunque si riesca a utilizzare una release list aggiornata. Vincerà la filosofia dello “scambio etico” o la tutela del diritto d’autore? Lo deciderà chi di dovere, ma basta leggere i commenti per scoprire che, per quanti utenti potesse avere il forum intenzionati a fare un uso “etico” del materiale, ce ne sono almeno altrettanti intenzionati a farne soltanto un uso illecito. Questo è poco ma sicuro.
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