Sebbene esistano da un po’, non abbiamo mai sentito parlare -o quasi- delle celle a combustibile, anche se è da anni che se ne parla per risolvere il problema dell’efficienza degli smartphone. Sebbene non ce ne siano applicate a questo tipo di mercato, non significa che non siano una soluzione valida o che siano irrealizzabili: è infatti molto meglio una cella che impieghi molte ore per ricaricarsi ma che fornisca 20 volte l’energia di una normale batteria, piuttosto che una batteria che si debba ricaricare più volte al dì.
Tuttavia, una società inglese chiamata Intelligent Energy, ha deciso di provare l’improbabile, riuscendo ad installare una cella ad idrogeno come alimentazione per un iPhone 6: non è una alternativa che punti a togliere la necessità di ricaricare il dispositivo ovviamente, ma a migliorare ciò che già abbiamo. La combinazione delle due tecnologie infatti, ha reso possibile l’utilizzo continuativo del dispositivo per una settimana senza la necessità di ricaricarlo.
La parte migliore è che la tecnologia installata non richiede alcuna modifica nel telefono, e quando la cella si esaurisce, può essere ricaricata con una particolare cartuccia. Normalmente quando sentiamo parlare di celle ad idrogeno gli articoli finiscono con “Ecco, ora dobbiamo solo creare qualcosa a misura di smartphone” mentre stavolta il tutto è già stato realizzato. Nel caso di Intelligent Energy, la cella a combustibile è già abbastanza piccola e pensata per salire a bordo di un dispositivo Apple. Tutto quello che si deve fare ora, è progettare una cartuccia usa e getta per le ricariche e decidere sui prezzi.
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