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Guida al Radeon RAMDisk: preservare gli SSD e velocizzare il sistema

Francesco Bruno di Francesco Bruno
25 Marzo 2015
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Introduzione–>DDR4-RAM
Oggigiorno avere sul proprio PC un SSD è quasi la priorità assoluta grazie alla sua velocità ad un costo contenuto. Sappiamo tutti, però, che il “difetto” di questi supporti è l’usura, la quale aumenta giorno dopo giorno a causa delle varie scritture che vengono eseguite dall’utilizzo frequente di programmi. Per ovviare a tale problema, e quindi aumentare la loro longevità, è sufficiente utilizzare un RAMDisk.

Vi (ri)proponiamo a seguire la guida aggiornata per la creazione del RAMDisk, sistema tanto semplice quanto utile per preservare il vostro SSD e dare maggior sprint al vostro sistema. Buona lettura!

RAMDisk – Teoria–>

La locuzione RAMDisk, o RAM drive, in informatica è usata per indicare una porzione di RAM utilizzata da un software come se fosse un’unità di massa, cioè una memoria secondaria.

Ormai la maggior parte dei PC vengono equipaggiati da una gran quantità di memoria di sistema, 8-16 GB, sufficienti per poter sfruttare la RAM in eccesso e dedicarla alle operazioni che effettuiamo frequentemente, in modo da allungare la vita al nostro SSD.

Il RAMDisk, avendo una velocità incredibilmente elevata, può essere utilizzato, oltre come “scudo” per l’SSD, anche per velocizzare ulteriormente il sistema, ergo ottenere un grande beneficio in termini di prestazioni nell’apertura di programmi e nella scrittura di documenti.

xtreme_comparison2

Ricapitolando, quindi, i principali vantaggi di un RAMDisk sono:

  • Preservare ulteriormente la vita dei nostri cari SSD e dare uno sprint prestazionale al nostro sistema;
  • Evitare che il sistema operativo o il browser  utilizzino il nostro SSD sia in scrittura che in lettura per la gestione dei file temporanei evitando cosi l’accumulo indiscriminato di questi ultimi;
  • Facilitare la vita a chi utilizza programmi di video/foto/audio editing o qualsiasi altro programma che utilizza memorie cache o cartelle temporanee.

Per crearne uno, quindi, è sufficiente installare il tool Radeon RAMDisk, software realizzato da Dataram in collaborazione con AMD; è compatibile con i sistemi operativi Windows Vista, Windows 7 e Windows 8 ed è possibile reperirlo attraverso il seguente link. L’azienda propone una versione gratuita del software dove il massimo di memoria utilizzabile è di 4 GB per la creazione del disco RAM, mentre viene allargato automaticamente a 6 GB nel momento in cui vengono utilizzate memorie AMD della famiglia Radeon; è possibile, con un costo di 19 dollari, aggiornarlo alla versione Radeon RAMDisk Pro che permette di configurare il disco sino ad un massimo di 64 GB, utili solo per chi è dotato di sistema X99.

amd_rg2133

Purtroppo anche un RAMDisk ha i suoi contro: essendo un disco formato da RAM, la memoria di cui è composto è di tipo voltatile, ciò vuol dire che ad ogni interruzione del disco si ha la perdita dei dati contenuti al suo interno. Tuttavia, in questo caso, il software ci verrà incontro attraverso un sistema di salvataggio automatico allo spegnimento del PC, per poi ripristinare il backup dei dati al successivo avvio (maggiori dettagli nelle pagine successive).

Un altro punto a sfavore è la quantità limitata di memoria da poter allocare al drive: 2-4 GB massimi per chi possiede 8GB di RAM.  Questo vuol dire che potremmo limitarci solamente nell’utilizzo per i file temporanei e le varie cache, in modo che non vengano scritti in continuazione dal nostro SSD.

Nel caso avessimo un enorme quantitativo di RAM (32-64GB) l’utilizzo del disco RAM in questo caso può essere allargato anche per l’esecuzione di programmi e giochi.

3_39

Il nostro consiglio è quello di creare un disco RAM in base alla memoria installata sul sistema, quindi:

  • se la memoria di sistema è pari a 4 GB, è consigliabile creare un disco da 512 MB fino ad un massimo di 1GB;
  • se la memoria di sistema è pari a 8 GB, è consigliabile creare un disco da 2 fino ad un massimo di 4 GB;
  • se la memoria di sistema è pari a 16 GB, è consigliabile creare un disco da 4 fino ad un massimo di 8 GB;
  • se la memoria di sistema è pari a 32-64GB, è consigliabile creare un disco da 15 fino ad un massimo di 30 GB;

RAMDisk – Il software–>

Senza titolo-1

Una volta scaricata e installata l’utility Radeon RAMDisk, avremo una finestra suddivisa in quattro tab: Settings, Load/Save, Event Log e Options:

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Per una corretta configurazione, settiamo il tutto come segue:

Immagine

Nel caso mostrato sopra, sono stati utilizzati 2 GB di RAM (2048 MB) sugli 8 a disposizione, quantità sufficiente per file temporanei e cache; inoltre, la lettera è impostata su F: perché nel sistema erano già presenti drive con lettera C, D ed E. La schermata Load/Save ci da l’opportunità di salvare, in formato .img, il contenuto del disco allo spegnimento del sistema in un HDD secondario. Quest’opzione è indicata per gli utenti che useranno il RAMDisk per eseguire programmi e giochi. Inutile nel caso di RAMDisk per cache e temp.

Una volta settato come suggerito, ritornare nella schermata “Settings” e cliccare su “Start RAMDisk”.

Se abbiamo fatto tutto correttamente, su “Computer” apparirà il disco di RAM oltre alle solite unità presenti sul nostro PC.

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All’interno del nuovo disco è presenta la cartella TEMP, unico elemento che si rigenera ad ogni avvio.

2

Attenzione! Per il RAMDisk è consigliabile usare sempre la medesima lettera in modo da evitare che all’inserimento di un nuovo drive questo prenda la lettera del disco RAM. È fondamentale per evitare di resettare il percorso di ogni cartella creata sul RAMDisk ad ogni avvio del PC.

Per evitare che il disco si avvii con una lettera diversa dalle impostazioni scelte, consigliamo di configurare il tutto come segue:

  • SSD – C:\
  • RAM DISK – D:\
  • Eventuale HDD – E:\
  • Eventuale Lettore DVD – F:\

RAMDisk – Browser e Windows–>

Dopo aver creato il drive, non ci resta che configurare il disco per la cache dei browser (Internet Explorer, Chrome e Firefox) e file temporanei di Windows.

Per i browser, è sufficiente andare nella directory principale del RAMDisk e creare una cartella col nome IE_Cache nel caso di Internet Explorer, Chrome_Cache nel caso di Google Chrome o FF_Cache nel caso di Mozilla Firefox (naturalmente vanno create solamente le cartelle del browser utilizzati).

3

Fatto ciò, non ci resta che modificare il percorso della cache del browser.

Google Chrome

Google_Chrome_logo

Chiudiamo Chrome, tasto destro sul collegamento desktop e selezioniamo Proprietà.

Alla riga ‘destinazione’ dobbiamo aggiungere (separato da uno spazio) il seguende comando:

–disk-cache-dir=“F:\Chrome_Cache” –disk-cache-size=524288000

Le parti in rosso sono i valori che dovremmo impostare a seconda delle nostre esigenze: F:\Chrome_Cache sarà il nuovo percorso dedicato alla cache di Chrome, mentre disk-cache-size è il limite massimo espresso in bytes che daremo alla cache di Chrome (nel mio caso sarebbero 500MB).

Quindi, impostando la directory del RAMDisk e la dimensione massima della cache di Chrome, ecco come apparirà l’intera riga:

“C:\Program Files (x86)\Google\Chrome\Application\chrome.exe” –disk-cache-dir=”F:\Chrome_Cache” –disk-cache-size=524288000

Mozilla Firefox

 

firefox-512-noshadow

Procedura diversa per il browser di Mozilla. In questo caso è necessario scrivere nella barra degli indirizzi “about:config” (senza apici) e dare Invio.

Clicchiamo sul tasto  ‘Farò attenzione, prometto’. Clicchiamo col tasto desto all’interno della pagina, poi su Nuovo>Stringa e inseriamo il seguente comando nella nuova finestra:

browser.cache.disk.parent_directory

Diamo Ok. Ora possiamo inserire il percorso della cartella che abbiamo creato (X:\FF_Cache) all’interno del RAMDisk. Premiamo Ok e riavviamo Firefox.

Per impostare il limite della dimensione della cache basta aprire Firefox, andare in Opzioni>Avanzate>Rete e spuntare la voce Non utilizzare la gestione automatica della cache. Infine nel checkbox Limita la cache, che prima era disabilitato, inseriamo il valore che desideriamo in MB. Salviamo il tutto con Ok.

Internet Explorer

 

ie9_logo_printProcedura ancora più semplice nel caso di Internet Explorer.

Andare in Pannello di controllo>Rete e Internet>Opzioni Internet>Generale>Cronologia esplorazioni>Impostazioni>Sposta cartella.

Non ci resta che selezionare la cartella che abbiamo appositamente creato (IE_Cache) all’interno del RAMDisk e cliccare su Ok.

Infine, sempre all’interno della stessa scheda, possiamo scegliere la dimensione massima della cache.

File Temporanei Sistema Operativo

windows-8-logo-020414Per Windows, andremo invece a spostare i file che vengono generati all’interno delle cartelle di sistema TEMP e TMP.

Rechiamoci quindi in Pannello di controllo>Sistema e sicurezza>Sistema>Impostazioni di sistema avanzate.

Si aprirà una nuova finestra, di default dovrebbe aprirsi già la scheda Avanzate, se così non fosse clicchiamo prima nella tab Avanzate e poi in basso su Variabili d’ambiente.

Per cambiare i percorsi delle variabili “TEMP” e “TMP” evidenziamone una e clicchiamo sul tasto sottostante Modifica. Ora all’interno della riga Valore variabile inseriamo il percorso della cartella nominata TEMP che viene generata automaticamente ad ogni avvio all’interno del RAMDisk.

Se ad esempio la lettera del nostro RAMDisk sarà F:\, il percorso sarà F:\TEMP.

Clicchiamo Ok all’interno della finestra in cui abbiamo inserito il percorso e ripetiamo il procedimento anche per l’altra variabile. Confermiamo il tutto con Ok.

RAMDisk – Photoshop & co.–>

È possibile, inoltre, spostare la cache dei programmi che usiamo frequentemente, ad esempio quella di Photoshop e After Effects. Per far ciò è sufficiente andare nelle impostazioni interne del software e cambiare il percorso della cache.

Photoshop

Adobe_Photoshop_CS6_icon.svg
Per Adobe Photoshop, andare su Modifica>Preferenze>Prestazioni e selezionare nella sezione Dischi Memoria Virtuale l’unità dedicata al RAMDisk.

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Cliccare su Ok per confermare.

After Effects

AE-logo

Su After Effects, prima di tutto, è necessario creare una cartella dedicata all’interno del RAMDisk, ad esempio AE_Cache.

Per settare il percorso, la procedura è la medesima: Modifica>Preferenze>Cache oggetto multimediale e disco.

Attivare l’opzione Cache disco e selezionare la cartella appena creata.

Immagine

Cliccare su Ok per confermare.

Attenzione! Questa procedura fa si che l’Anteprima RAM diventi molto più veloce rispetto alla cache settata su HDD tradizionale. Tuttavia, visto il gran quantitativo di memoria cache richiesta dal software, è altamente sconsigliabile settare After Effects su RAMDisk con memoria inferiore ai 10 GB!

Conclusione–>

In virtù di quanto appena scritto, non possiamo che consigliare il RAMDisk nel caso il nostro sistema fosse provvisto di unità SSD, onde evitare al massimo il numero di scritture/letture effettuate dallo stesso ed aumentare di conseguenza la sua longevità. Per gli amanti dell’alta velocità e ai fortunati possessori di PC con un nutrito reparto RAM (32-64GB), il RAMDisk è indubbiamente la scelta da fare, dove l’utilizzo può essere ampliato per l’esecuzione fulminea di programmi e giochi.

Ultimo ma non meno importante, il programma utilizzato: AMD Radeon RAMDisk, sviluppato da Dataram azienda veterana in questo tipo di software, risulta sicuramente la miglior soluzione per la creazione di un RAMDisk su configurazioni gaming nel quale abbiamo tratto conclusioni positive, tra cui la piena compatibilità con sistemi Intel, la semplicità d’uso e la velocità di cui è dotato: 8GB/s.

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Francesco Bruno

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Appassionato di informatica dall'età di 14 anni. Da allora ha assimilato, con costanza, conoscenze ed esperienze riguardante l'hardware e l'overclock di essi. Passione che negli ultimi anni si fonde con la Computer Grafica (CG3D) e con l'impiego di alcuni dei più noti programmi del settore gli hanno permesso di studiare in visualizzazione architettonica fotorealistica. Fa parte della "famiglia" di ReHWolution fin dalla nascita, coprendo attualmente il ruolo di vice amministratore.

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