Il retroscena riguardante l’attacco hacker a CCleaner avvenuto all’inizio di questa settimana è emerso nelle ultime ore rilevando, attraverso le indagini eseguite da Cisco, che l’obiettivo era attaccare le reti di molte aziende, principalmente tecnologiche, di alto livello.
Cisco ha rilasciato i risultati preliminari della sua indagine che evidenziano come gli hacker abbiano avuto modo di installare, con la versione CCleaner infetta, altro software compromesso su almeno una ventina di computer. Al momento restano ignoti i proprietari dei sistemi, ma i dati indicano che l’obiettivo erano le reti di molte aziende di primissimo livello, e tra queste figurano Samsung, Sony, HTC, VMWare, Intel e Microsoft, oltre a Cisco stessa.Non è chiaro a questo punto quanto danno possano aver fatto gli hacker, ma il potenziale è alto. Avrebbero potuto rubare preziosi segreti industriali, o peggio ancora compromettere i prodotti e servizi software delle società causando un’infezione ben più diffusa.
Tuttavia, il CTO (Chief Technology Officer) di Avast, società di sicurezza nota per l’omonimo antivirus e che ha acquisito CCleaner recentemente, ha spiegato di aver già contattato le società interessate privatamente e discretamente, fornendo ulteriore assistenza tecnica per risolvere la falla di sicurezza con la massima efficienza. Ha anche aggiunto che l’azienda non ritiene utile divulgare pubblicamente dettagli di un’indagine ancora in corso, osservando che è le forze dell’ordine sono della stessa opinione.
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