Introduzione–>
SteelSeries è un produttore danese di periferiche e accessori, specializzato in mouse, tastiere, headsets e mousepads da gioco. Fondata nel 2001, negli ultimi anni ha guadagnato il posto nel cuore di milioni di videogiocatori, che fanno del brand uno dei punti cruciali nel differenziarsi dai casual gamers: non per niente, molti tra i gaming clan più famosi (e forti) al mondo utilizzano periferiche targate SteelSeries.
Oltre alla vasta gamma di headphones e tastiere (potete trovare alcune delle recensioni su questo sito), SteelSeries vanta anche di una line-up di mouse da gaming, tra i quali spiccano quelli della serie Sensei e Rival.


Oggi recensiremo la penultima creazione della casa danese: il SteelSeries Rival.
Buona lettura!
SteelSeries Rival: specifiche tecniche–>
Le specifiche tecniche del mouse (consultabili anche sul sito del produttore) sono le seguenti:

Il Rival utilizza un sensore ottico PixArt PMW3310, che vanta di un CPI variabile tra 50 e 6500 ed un polling rate massimo di 1kHz oltre ad un’accelerazione hardware pari a zero che fornisce un rapporto 1:1 tra il movimento fisico ed il movimento su schermo, offrendo un’accuratezza precisa al pixel.
Il mouse si presenta con delle dimensioni di 70mm (W) x 45mm (H) x 133mm (L), piuttosto lungo e largo pensato sopratutto per mani di medie e grosse dimensioni. Il peso è di soli 128g, e ben si sposa con la precisione del sensore permettendo movimenti rapidi e senza sforzi. La parte superiore è in plastica satinata, che la rende gradevole al tatto e compie anche una funzione antisudore per il palmo della mano. Sui lati troviamo una gomma antiscivolo che è studiata per avere il miglior grip possibile del pollice nella parte interna e dell’anulare/mignolo nella parte esterna.
Sul Rival sono presenti due LED con retroilluminazione RGB a 16 milioni di colori, uno al di sotto della rotellina ed uno dietro il logo SteelSeries, dei quali sarà possibile scegliere qualsiasi tonalità voi desideriate ed alcuni effetti (Costante, Respiro e Color Shifting).
Il mouse possiede 6 tasti totalmente programmabili, sarà quindi possibile assegnarli qualsiasi azione, o macro, voi vogliate. I pulsanti, dei quali ci viene assicurata una vita di 30 milioni di click, utilizzano i nuovi switch a corsa corta proprietari SteelSeries, che risultano abbastanza morbidi e reattivi nella pressione. La rotellina è ricoperta di una plastica zigrinata ed è relativamente sensibile allo scrolling, mentre poco sotto di essa troviamo un altro tasto che serve per switchare on-the-fly il CPI tra due profili di sensibilità impostabili tramite il software.
Il prodotto, come tutti quelli SteelSeries, possiede un qualcosa di unico che li contraddistingue dalla concorrenza. In particolare, nel Rival troviamo delle targhette intercambiabili personalizzabili: possedendo una stampante 3D, sarà possibile infatti crearsi una targhetta con il proprio nickname o magari quello del clan. Due stick, con le stampe Rival e SteelSeries, sono già inclusi nel bundle del mouse.
Per finire, la periferica è compatibile con la terza versione della suite Steelseries Engine, dal quale è possibile gestire tutte le impostazioni specifiche del mouse.
Galleria fotografica: il mouse–>
Di seguito, una serie di immagini della confezione, del bundle e del mouse:
Il Rival, una volta collegato al PC:
Il software: SteelSeries Engine 3–>
Come detto in precedenza, il mouse è compatibile con la suite proprietaria Steelseries Engine 3, che permette di controllare i CPI, la retroilluminazione e tante altre cose. Il software non è incluso nel bundle, ma è consigliato installarlo poichè fornisce il pieno accesso a tutte le funzionalità di questo prodotto (ulteriori informazioni sul software qui). Di seguito alcuni screens dove analizziamo le varie sezioni a periferica collegata:





Prova su strada–>
Per testare il Steelseries Rival, abbiamo esaminato il suo comportamento utilizzando alcuni dei giochi più in voga del momento (League of Legends, DoTA2 e Counter Strike: Global Offensive) e foto editing con Photoshop, oltre ad utilizzo generico.
Partiamo con l’analizzare i due MOBA, ovvero League of Legends e DoTA2.
Entrambi i giochi stanno spopolando tra i players di tutto il mondo, anche a livello professionale, e delle periferiche adatte possono fare la differenza tra un “pro” ed un “noob”. Il mouse in questo ambito è il fulcro del gameplay, poichè ogni spostamento sulla mappa, “targetting” dei nemici o apertura dell’interfaccia avviene tramite questa periferica. Un match può durare anche un’ora e mezza/due e quindi il comfort mentre si gioca deve essere massimo, pena un affaticamento non indifferente della mano. Il Rival ci permette di sostenere partite lunghissime senza sentire la minima stanchezza, grazie al suo grip ed alla sua leggerezza. La corsa corta dei tasti permette un click senza troppi sforzi velocizzando le azioni sulla mappa, mentre l’alto CPI del sensore ci consente di spostare il cursore da una parte all’altra dello schermo in pochi secondi, riuscendo a tenere la telecamera sotto controllo senza alzare neanche una volta il mouse dal tappetino. I tasti dorsali possono essere programmati per il casting di spell o l’apertura di menu, aumentando notevolmente la velocità e la comodità complessiva durante le partite.
Su quale FPS avrei potuto provare un mouse di questo tipo se non su un titolo competitivo come Counter Strike: Global Offensive?
Proprio SteelSeries sponsorizza clan specializzati in questo gioco ed è quindi essenziale che i mouse prodotti siano perfetti in un titolo di questo tipo. Grazie al suo grip deciso, alla gomma antiscivolo e all’alta sensibilità del sensore unita ad un peso quasi nullo, il Rival si comporta egregiamente in ogni occasione: che stiate utilizzando un fucile d’assalto o da cecchino, grazie ai due profili di sensibilità selezionabili avrete qualsiasi situazione sotto controllo. La distanza di Lift Off è molto bassa, quindi alzando involontariamente il mouse in fasi concitate del gioco, non si avranno strani movimenti o scatti. L’Angle Snapping aiuta anche a mantere la stessa traiettoria di mira mentre si spara a nemici in movimento, aumentando le probabilità di colpirli (o di headshottarli se avete una certa abilità). La superficie antiscivolo ed antisudore permetterà di sostenere lunghe sessioni e più partite di fila senza notare il minimo affaticamento.
In ambienti grafici, seppur non essendo di suo interesse, il Rival si comporta davvero bene: i tasti, essendo configurabili, possono essere usati per macrare le azioni rapide di Photoshop, riducendo drasticamente i tempi lavorativi se usati adeguatamente. L’Angle Snapping torna davvero utile in questi casi, stabilizzando il puntatore quando si vanno ad eseguire operazioni con pennelli a mano libera che, unito all’abbassamento della sensibilità con l’apposito pulsante, ci permette di avere un movimento più lento, e quindi ancora più preciso, nell’editing dei dettagli.
Nell’utilizzo generico, il mouse non ha fornito nessun miglioramento sostanziale, se non nella comodità dell’impugnatura e nella rapidità dei movimenti, ma ovviamente il feedback è del tutto personale. Suggeriamo quindi di provare con mano il mouse se possibile, in modo da poter concordare o smentire quanto detto in queste pagine!
Considerazioni finali–>
[conclusione]
[titolo]Prestazioni[/titolo]
Il motto Deadly Precision sulla confezione è del tutto appropriato. Il PixArt PMW3310 fornisce un tracking liscio e perfetto, questo grazie all’assenza di accelerazione hardware che offre un rapporto 1:1 tra il movimento della mano e quello su schermo. Il CPI configurabile tra 50 e 6500 permetterà ad ogni utente di poter impostare la sensibilità come più gli aggrada ed alcune funzionalità, come l’Angle Snapping regolabile e la curva di Accelerazione/Decelerazione, rendono questo mouse unico nel suo genere. I tasti totalmente programmabili, inoltre, permetteranno di creare layout personalizzati per i più disparati usi, come il casting di una spell in un MMORPG o l’apertura dello shop-menu nel vostro MOBA preferito. La rotella è leggermente più sensibile rispetto ad altri mouse, ma offre un buon rapporto tra l’utilizzo in-game e quello generico.
Uniche pecche: lo switch on-the-fly posto al di sotto della rotellina risulta leggermente difficile da raggiungere in situazioni concitate ed avremmo apprezzato una distanza di Lift Off regolabile tramite Engine.
[voto=”9″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Ergonomia ed estetica[/titolo]
Gli ingegneri SteelSeries hanno dimostrato che si può costruire un mouse con performance al top pur mantenendo uno stile sobrio ed elegante. Il Rival si presenta infatti senza troppe linee e dettagli, con la forma classica di un comune mouse da destrorsi, ma la differenza la si sente quando lo si impugna. La parte superiore satinata, la gomma antiscivolo sui lati ed il peso ridotto permettono di avere un grip perfetto e sentire pochissimo affaticamento anche dopo ore di utilizzo. Le chicche estetiche ovviamente non mancano: i LED RGB a 16 milioni di colori con 3 effetti selezionabili daranno libero sfogo alla fantasia di ogni utente e le targhette intercambiabili offrono una notevole personalizzazione.
Unico difetto: come per la Apex, la carcassa si macchia velocemente durante l’utilizzo del prodotto.
[voto=”9.5″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Il Rival è disponibile ad un prezzo di 59€ che, contando tutte le features presenti risulta davvero appetibile per chi è alla ricerca di un mouse da gioco con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Vi invitiamo sempre ad acquistare presso i rivenditori ufficiali SteelSeries, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’IVA tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”10″]
[/conclusione]
Giungendo ad una valutazione, assegniamo al Steelseries Rival l’Hardware Platinum Score!
Ringraziamo SteelSeries, nella persona di Per Lilliefelth, per il sample recensito.
Un saluto dal vostro Skazza, ciao e alla prossima review!
La recensione
SteelSeries Rival
Gaming mouse della casa danese caratterizzato da un ottimo grip e da una sensibilità elevata, oltre che da un design sobrio e features uniche.
Pro
- Sensore preciso al millimetro
- Features uniche personalizzabili tramite Engine 3
- Design pulito
- Prezzo accessibile
Contro
- Distanza di Lift Off non regolabile
- La superficie satinata si macchia velocemente
- Le targhette intercambiabili sono inutili se non si possiede una stampante 3D
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