Di seguito riportiamo le specifiche tecniche dell’ADATA Falcon da 512 GB; per informazioni più esaustive vi rimandiamo al sito ufficiale dell’azienda (ADATA):
L’ADATA Falcon è un SSD NVMe su connessione M.2 disponibile in tagli da 256 GB a 2 TB, con velocità sequenziali dichiarate per il modello oggi recensito (quello da 512 GB) pari a 3000 MB/s in lettura e 1500 MB/s in scrittura, con valori IOPS con file casuali da 4 KB di 100K e 160K rispettivamente.
Sul fronte delle specifiche tecniche, l’SSD monta un controller Realtek RTS5762DL, parente stretto del Realtek RTS5762 utilizzato sull’SX8100 (di cui abbiamo recensito il modello da 512 GB), con la differenza che la versione DL non utilizza cache DRAM (DL = DRAM-Less), adottando invece la tecnologia HMB (Host Memory Buffer) che sfrutta la RAM di sistema per il caching dei dati in scrittura sul drive. Insieme a suddetta tecnologia, il drive utilizza l’SLC Caching che permette di usare 1/3 del drive in modalità “pseudo” SLC, garantendo il massimo delle prestazioni fino alla saturazione di questo buffer (che è di circa 160 GB).
Le NAND utilizzate sono Micron TLC 96L non ben identificabili poiché rebrandizzate da ADATA come la maggioranza dei casi per l’azienda, e nel taglio specifico di oggi esse sono posizionate soltanto sul lato superiore del drive, rendendolo quindi single-side.
La capienza nominale dell’SSD è di 512,1 GB, che tra formattazione in NTFS e conversione da GB a GiB diventano 477 GB utilizzabili.
Il valore TBW (Terabytes Written) per il modello da noi recensito equivale a 300 TB, ovvero circa 0,33 DWPD (Drive Writes per Day): potrete quindi scrivere 1/3 del drive ogni giorno per 5 anni prima di incorrere potenzialmente in danni irreparabili. Certo, non è tanto quanto gli SSD più costosi, ma è più che abbastanza per un utilizzo normale e non da “power user”.
Con una garanzia di 5 anni non avrete alcun problema di affidabilità o supporto da parte di ADATA.
Ecco la schermata di CrystalDiskInfo:
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