Nato nel tempo libero come progetto secondario degli ingegneri di AMD, e fin da subito una minaccia per la supremazia di Intel nel settore HEDT (High End DeskTop), Ryzen Threadripper è la naturale continuazione di ciò che in questi 5 anni l’azienda ha costruito per risorgere dalle proverbiali ceneri.
Il risultato? Un sistema che, in quanto a produttività, è imbattibile, almeno per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo, soprattutto per il più piccolo dei due processori oggi testati, il 1920X.
Di fatto, ci troviamo, con il 1920X e il 1950X, di fronte a due 1600X e 1800X “uniti” sullo stesso package tramite l’innovativo protocollo di collegamento Infinity Fabric, che già caratterizza Ryzen 3, 5 e 7.
Ogni volta che ci troviamo di fronte ad un programma che fa pieno uso di tutti i core e thread, il Ryzen Threadripper 1950X riesce a splendere al 100%, risultando una vera e propria macchina da guerra, una workstation dal prezzo “contenuto”.
Per i test dei due processori, abbiamo utilizzato una ASUS Zenith Extreme, i cui aggiornamenti di BIOS hanno permesso, settimana dopo settimana, di raggiungere la stabilità e maggiore headroom in tuning e overclock molto più velocemente rispetto a Ryzen, il che è un segnale molto positivo per i professionisti, che mettono la stabilità al primo posto, e le prestazioni subito dopo.
Ovviamente, poi, il 1950X e il 1920X non sono pensati esplicitamente per i giochi, ma anche in questo caso AMD sembra aver pensato a tutto, implementando tramite Ryzen Master la possibilità di switchare tra Creators Mode e Game Mode, con cui è possibile modificare le modalità di accesso alla memoria (UMA e NUMA) e scegliere tra un accesso più ampio ai canali di memoria (ma più lento) e un accesso più ristretto (due canali di memoria per die) ma con latenze decisamente inferiori.
A dirla tutta, però, il Game Mode non ha portato alcun beneficio tangibile nei pochi benchmark utilizzati per attestare le prestazioni videoludiche, anche perché, a mio sincero avviso, chi spende 1000€ per una CPU 16C/32T sa bene che si sta puntando alle prestazioni multithreaded e non a quelle single threaded, anche se la più spinta funzione XFR di questi processori permette di battere l’intera lineup Ryzen in quanto a Single Thread performance, con un Boost Clock (4 core) di ben 4.2 GHz, una frequenza difficilissima da raggiungere sulle controparti a signle die.
Inoltre, i primi giorni dal lancio, l’utilizzo dei giochi è stato quasi proibitivo: ad esempio con Battlefield 1, titolo tra i “favoriti” di AMD, che soffriva pesantemente di FPS drop e stuttering consistenti, salvo poi essere “fixato” grazie agli update dei driver del chipset e del gioco stesso
Altra particolarità, già menzionata nel nostro articolo, è il fatto che per Threadripper venga utilizzato il 5% di die migliori delle Fab di AMD, in modo da garantire la miglior gestione di RAM e le maggiori frequenze anche in overclock.
A proposito dell’overclock, poi, le temperature a default con dissipatori ad aria sono considerabili decenti (al di sotto dei 70 °C), ma in overclock attendiamo di completare un sistema di raffreddamento a liquido prima di addentrarci in aumenti di voltaggi e frequenze.
In conclusione, per dare un termine di paragone più semplice e immediato, rispetto al 5960X che prima faceva da fulcro di editing per i video sul nostro canale YouTube, il 1950X ha dimezzato i tempi di rendering (o circa, siamo a più del 90% di velocità in più) rendendo molto più veloce l’elaborazione di contenuti in 4K su Premiere Pro: una cosa alquanto curiosa, visto che il programma di Adobe non è noto per un perfetto scaling con più di 6/8 cores.
Insomma, merita? Non merita? Noi, dal nostro piccolo, con un utilizzo a tutto tondo (gaming, audio/photo/video editing, utilizzo quotidiano) possiamo dirvi che, se nella vostra professione serve potenza grezza, dove le applicazioni che utilizzate divorano ogni singolo thread che gli tirate, allora la nuova piattaforma Threadripper è quello che fa per voi.
Se giocate, invece, e contemporaneamente fate streaming su più piattaforme (va di moda streammare contemporaneamente su Twitch e YouTube, ad esempio), allora ancora una volta, Threadripper è quello che cercate (soprattutto se si valutano opzioni a 16 core da parte di Intel, che costano esattamente il doppio).
Se invece, giocate e basta, allora questo sistema non fa per voi, sia perché il prezzo non è per tutti (si parla di minimo 550€ per la CPU, più di 250€ per la scheda madre e le RAM, ahimé, diventano più costose ogni giorno che passa), sia perché non ci sono ancora giochi che sfruttino più di 6 core, figuriamoci i 16 del 1950X.
AMD Ryzen Threadripper è un sistema che smuove, finalmente, il mercato dopo anni di assenza dell’azienda nel settore dedicato agli utenti di fascia altissima, portando tante novità, molti benefici (non dimenticate la possibilità di utilizzare RAID di drive NVMe senza la necessità di acquistare la VROC Key, avendo a disposizione poi 20 linee PCIe in più rispetto ad Intel) e un ecosistema che è destinato solo ad espandersi grazie all’adozione della controparte server (EPYC) da parte di colossi dell’informatica quali Amazon e Dell.
Non crediamo, però, sia possibile quantificare in un voto quanto ottenuto da AMD, poiché è il frutto di così tanti anni di lavoro ed è così tante cose tutte insieme che non possiamo far altro che dare alla nuova piattaforma di punta dell’azienda di Sunnyvale il nostro Editor’s Choice:
Dopo ben 6200 parole, per oggi è veramente tutto, e spero che questa lunga ed esaustiva recensione (o almeno, ci si prova) vi sia piaciuta. Se è così, seguiteci sui nostri social networks:
Un saluto dal vostro amichevole Ciro di quartiere, e alla prossima review!
La recensione
AMD Ryzen Threadripper: l'HEDT secondo AMD
L'HEDT secondo AMD: con Ryzen Threadripper, l'azienda di Sunnyvale si mette in gioco nella fascia più alta di mercato. Successo o flop?
Pro
- Piattaforma potentissima e incredibilmente espandibile
- Prestazioni in multi-threading impressionanti
- Threadripper è già più maturo di Ryzen
Contro
- Prezzo non alla portata di tutti
- Le performance in single-thread sono allo stesso livello di Ryzen, quindi inferiori ad Intel
AMD Ryzen Threadripper: l'HEDT secondo AMD Prezzi
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