Con il lancio della terza generazione di processori Ryzen desktop (di cui abbiamo recensito il modello da 8 core, il 3800X, alcuni mesi fa), AMD ha davvero scosso il mercato, riuscendo praticamente a pareggiare o superare le prestazioni ottenute dalle CPU Intel su chipset Z390, e riaggiudicandosi una grossa fetta di market share (ben il 40%, secondo PassMark) andata perduta ormai da tempo.

Il rullo compressore della casa di Sunnyvale, però, non si è certo fermato con il settore mainstream: vi ricordiamo, infatti, che è disponibile anche un’offerta “HEDT” (High End DeskTop) chiamata Threadripper, di cui abbiamo analizzato le prestazioni nei precedenti anni.
Il nuovo design a “chiplets” adottato dalla gamma mainstream dell’azienda, infatti, è stato trasposto analogamente anche ai segmenti superiori, arrivando fino ai processori server EPYC, migliorando esponenzialmente la resa dei wafer e abbattendo di pari passo i costi, sia per l’azienda che per l’utente finale.
AMD ha infatti colto l’occasione per normalizzare le latenze inter-core e verso i moduli di memoria installati, creando (al pari delle soluzioni desktop) un interposer su cui i chiplets sono connessi allo stesso cIOD (central I/O Die), un vero e proprio “northbridge” dei tempi moderni che pone in un solo chip tutta la connettività del processore, semplificando inoltre il lavoro allo scheduler di Windows che non deve più gestire nodi NUMA (Non-Uniform Memory Access) separati, a tutto beneficio delle applicazioni fortemente parallele e ad alto numero di thread.
Con tutte queste novità, ci sono le premesse per riconquistare il primato di azienda con le CPU più potenti sul mercato.
La lineup di CPU Ryzen Threadripper 3rd Generation
Finora, sono stati annunciati ufficialmente soltanto 3 dei previsti 4 processori della lineup Ryzen Threadripper 3rd gen, basati su architettura Zen 2 ed i sopracitati chiplets.
Di seguito, una tabella riassuntiva delle CPU presenti sul mercato:
Threadripper | Cores/ Threads |
Freq. base / boost | Cache L2 | Cache L3 | PCIe 4.0 |
DDR4 | TDP | Prezzo |
Ryzen Threadripper 3960X | 24C / 48T | 3.8 / 4.5 GHz | 12 MB | 128 MB | 64+8 | 3200 MHz 4ch | 280 W | $1399 |
Ryzen Threadripper 3970X | 32C / 64T | 3.7 / 4.5 GHz | 16 MB | 128 MB | 64+8 | 3200 MHz 4ch | 280 W | $1999 |
Ryzen Threadripper ????X | 48C / 96T (?) | ?? / ?? | 24 MB (?) | 256 MB (?) | 64+8 | 3200 MHz 4ch | 280 W | $???? |
Ryzen Threadripper 3990X | 64C / 128T | 2.9 / 4.3 GHz | 32 MB | 256 MB | 64+8 | 3200 MHz 4ch | 280 W | $3999 |
Il numero di core per questa generazione parte con 24, con il Ryzen Threadripper 3960X che sostituisce idealmente il Threadripper 2970WX, con frequenze operative, cache e velocità DDR4 supportate decisamente superiori. Cresce anche il TDP, che passa da 250 W a ben 280 W, e il prezzo viene rivisitato leggermente a salire, con un MSRP di 1400$ invece di 1300 $.
Continuando, troviamo il Ryzen Threadripper 3970X (oggetto della recensione di oggi), CPU a 32 core e 64 thread che rimpiazza il 2990WX, precedente processore top di gamma dell’azienda. Anche in questo caso la cache L3 raddoppia, e le frequenze ed il TDP subiscono lo stesso trattamento del processore di fascia inferiore, con un importante incremento su entrambi i fronti.
Anche in questo caso, segnaliamo la presenza dello standard PCIe 4.0, che raddoppia la banda passante rispetto alla generazione precedente.
Invariato in questo caso il prezzo rispetto alla 2nd Gen, rendendolo ancora di più un best buy.
Proprio come sulle CPU della linea Ryzen, anche qui i chiplets sono collegati al die centrale tramite dei link Infinity Fabric, e anche stavolta in esso troviamo la connettività PCIe, i canali di memoria e tutte le connessioni I/O della piattaforma.
Al pari di Matisse mainstream, il cIOD viene prodotto da GloFo con processo produttivo a 12 nm, permettendo di dedicare l’intera produzione a 7 nm alla creazione dei chiplets alla base dell’intera offerta di AMD.
Le linee PCIe 4.0 a disposizione dei Ryzen Threadripper passa a ben 64+8, rispetto alle precedenti generazioni che disponevano di 60+4 linee PCI Express. Quadruplicata, quindi, la bandwidth che mette in collegamento CPU e chipset TRX40.
Sopra al 3970X, esiste anche un “halo product”, specifico per pochi ma importanti ruoli nel settore del content creation: il 3990X, dotato di ben 64 cores e 128 thread, con un TDP di “soli” 280W (a differenza dei 225 W delle controparti EPYC), 288 MB di cache L2+L3 e lo stesso numero di memory channels e linee PCIe.
Rimane ancora l’incognita di un ipotetico processore a 48 cores e 96 thread da interporsi ad una price tag di circa 3000$, ma AMD ancora non ha fatto trapelare nulla: probabilmente non verrà mai lanciato.
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