Introduzione: Gigabyte–> GIGABYTE, che all’inizio era un piccolo laboratorio, è stata fondata nel 1986 da 4 giovani ingegneri appassionati e volentorosi nel migliorare gli standard esistenti. Ancora oggi gli stessi valori ed impegno sono presenti nelle produzioni della casa Taiwanese, e fin dalla nascita le innovazioni adottate hanno dettato legge tra tutti i brand a livello internazionale. Oltre ad una versatile lineup di mainboard (di cui abbiamo recensito alcuni prodotti, come la Z87X-UD3H e la Z87X-OC) la casa Taiwanese dispone di una linea di VGA AMD ed nVidia, sia reference che custom.
Dopo aver analizzato la GTX770 Windforce3X OC, caratterizzata da overclock consistenti (sia di fabbrica che a livello user) e rumorosità contenuta, oggi testeremo fin nei minimi particolari la “sorellina”, la GTX760 Windforce3X OC con un buffer di ben 4GB e con frequenze di fabbrica davvero spinte!
Gigabyte GTX760 Windforce3X OC 4GB: specifiche tecniche–> Di seguito, la tabella delle specifiche tecniche della scheda video, ulteriori informazioni sono consultabili in versione integrale sul sito ufficiale del produttore (Gigabyte):
Dotata del GK104 (nella release A2-225) al pari della GTX770, la GTX760 conta 1152 CUDA cores, associati ad un bus da 256 Bit ed un buffer, in questa incarnazione, da ben 4GB di sistema ad una frequenza di 6008MHz (1502MHz in QDR). La GPU ha una frequenza base di 1085MHz (+105MHz rispetto al default) e un GPU Boost 2.0 di 1150MHz (+117MHz rispetto al default), anche se constateremo una frequenza operativa effettiva intorno ai 1185MHz in ogni situazione.
Il voluminoso e potente dissipatore vede le tre ventole da 92 mm sovrastare un corposo radiatore in alluminio collegato alla GPU tramite una base in rame da cui partono heatpipes che vanno ad incastrarsi, appunto, nelle alette del suddetto radiatore. La scheda dispone di una staffa laterale in metallo che consente ad essa di non flettersi, vista la lunghezza ed il peso superiori al modello reference.
Il design già visto da noi sulla GTX 770 ben si sposa anche con questa scheda, che vede un PCB nero lucido associato ad un dissipatore dello stesso colore. Vista la presenza dei chip sul retro della scheda video, avremmo preferito fosse presente una backplate che raffreddasse anche il retro del PCB, ma tutto sommato le frequenze operative non ci sono sembrate tanto elevate da giustificare una soluzione del genere, che avrebbe fatto lievitare il prezzo in maniera preponderante.
Permangono le connessioni I/O sul retro della scheda, con un connettore DVI-I, un connettore DVI-D, un connettore DisplayPort 1.2 compatibile con risoluzione 4k60 e 3D ed un connettore HDMI 1.4a, compatibile con 4k30 e 3D. L’alimentazione della scheda, gestita da un sistema di fasi personalizzate sul circuito stampato, dispone di due connettori, uno da 6 pin ed uno da 8 pin, portando quindi il picco massimo teorico di assorbimento a 300W.
GeForce Experience e ShadowPlay–>La GeForce Experience: un modo innovativo e immediato di configurare in pochi clic il proprio gioco preferito, in modo da avere la massima resa grafica e la massima fluidità concessa dal proprio sistema.
Giunta alla versione 1.8, GeForce Experience, tramite ShadowPlay, permette di registrare spezzoni di gameplay con la propria VGA nVidia, influendo sull’1-2% delle prestazioni, valore effettivamente non notabile ad occhio nudo, con un impatto nullo in termini di giocabilità.
Galleria fotografica: Gigabyte GTX760 Windforce3X OC 4GB–> Qui, una galleria della scheda nei dettagli:
Configurazione di prova e metodologia di test–> La configurazione utilizzata per i test è la seguente:
Processore | Intel Core i7 4770k (delidded) @ 4.8GHz |
---|---|
Dissipatore | Swiftech H320 AIO |
Scheda Madre | Gigabyte Z87X-OC |
RAM | Patriot Viper 3 Sapphire Blue 16GB 2400MHz |
Scheda Video | Gigabyte GTX 760 Windforce3X OC 4GB |
Scheda Audio | Integrata |
HDD/SSD |
|
Alimentatore | Seasonic SS1000XP |
Case | Corsair Obsidian 750D |
Monitor | EIZO FlexScan EcoView EV2736WFS |
Tastiera | Corsair Vengeance K95 |
Mouse | Corsair Vengeance M95 |
S. Operativo | Windows 8.1 Pro x64 |
Benchmark utilizzati:
- Unigine Heaven 4.0
- Futuremark 3DMark11
- Futuremark 3DMark
- Futuremark 3DMark Fire Strike Extreme New Entry
- AllBenchmark CatZilla
- Bioshock Infinite (Benchmark integrato)
- Batman: Arkham Origins (Benchmark integrato) New Entry
- Metro Last Light (Benchmark integrato)
- Tomb Raider (2013) (Benchmark integrato)
Qualità massima, risoluzioni testate:
- 1680×1050, AA x2
- 1920×1080, AA x4
- 2560×1440, no AA
Schede video finora testate:
- nVidia GeForce GTX 760 (reference)
- nVidia GeForce GTX 770 (reference)
- nVidia GeForce GTX 780 (reference)
- MSI nVidia GeForce GTX 760 Hawk
- Gigabyte nVidia GeForce GTX 770 Windforce3X OC
- MSI AMD Radeon HD7790 OC
- Sapphire AMD Radeon R9-270X Vapor-X
- Sapphire AMD Radeon HD7970 DualX OC with Boost
- Sapphire AMD Radeon HD7970 DualX OC with Boost CrossFireX
- Sapphire AMD Radeon HD7990
- Sapphire AMD Radeon HD7990 (QuadCFX)
- Sapphire AMD Radeon R9 290
- Sapphire AMD Radeon R9 290X
- Gigabyte nVidia GeForce GTX 760 Windforce3X OC 4GB
Con questa recensione, introduciamo due nuovi benchmark e mandiamo in “pensione” altri due: 3DMark06 e il benchmark di Resident Evil 6 ci lasciano per fare spazio rispettivamente al 3DMark Fire Strike Extreme e al benchmark di Batman: Arkham Origins: questi test consentiranno di dare un indice senza dubbio più concreto delle performance delle più recenti schede video, visto il supporto a tessellazione intensiva e tecnologie proprietarie di nVidia e AMD.
Test sintetici: Unigine Heaven–>Heaven, prodotto da Unigine è stato il primo Benchmark DX11. Lo scopo principale è quello di mettere in risalto gli straordinari effetti della Tessellation. Difatti dai semplici modelli osservabili con tessellation disattivata, si arriva ad oggetti ricchi di profondità e sporgenze senza dover creare trame complesse. Il compito di arricchire il modello è lasciato all’unità tessellatrice, per cui si tratta di uno strumento indispensabile per valutare l’efficienza dei questa unità nelle moderne soluzioni DX11:
Test sintetici: FutureMark 3DMark11–>3DMark11 è il penultimo nato di Futuremark. Finalmente, dopo una lunga attesa, è possibile testare le più recenti VGA in ambiente DX11 con la qualità del più rinomato benchmark. Il 3DMark11 consiste in quattro test grafici che fanno uso intensivo di Tessellation (particolare tecnologia introdotta con le DirectX11), un Physics Test esclusivamente dedicato alla CPU ed un Combined Test che mette sotto torchio allo stesso tempo il comparto grafico ed il processore:
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: FutureMark 3DMark–> In concomitanza con il lancio di Windows 8, Futuremark ha lanciato il nuovo 3DMark, chiamato appunto 3DMark, senza alcun numero riconoscitivo, a segnare la forte integrazione che ha con qualsiasi sistema, da Android a Windows a iOS a OSX, dando per la prima volta la possibilità di paragonare le prestazioni su smartphone e PC fisso in maniera schematizzata e professionale. I test di cui si compone sono tre:
- Ice Storm, basato su DirectX9, indicato per computer non recentissimi e sistemi mobile. Con l’ultima patch, è possibile eseguire la versione Extreme, con cui stressare in risoluzione FullHD i tablet ad alta risoluzione/potenza di calcolo.
- Cloud Gate, basato su DirectX10, indicato per computer portatili di recente generazione e GPU anche datate.
- Fire Strike, basato su DirectX11.1, indicato per sistemi desktop ad alte prestazioni. Il benchmark è eseguibile anche in modalità Extreme, che consente di sfruttare a pieno e sforzare i sistemi multi-GPU di fascia alta.
Test sintetici: 3DMark Fire Strike Extreme–> Menzione a parte merita il benchmark Fire Strike Extreme, parte dell’ultima suite di test della Futuremark, il 3DMark (sì, quello senza numero), i cui requisiti sono davvero estremi e sconsigliati ai deboli di cuore. Tessellazione spinta all’inverosimile, effetti particellari in ogniddove, scintille, nuvole di fumo, fiamme, combattimenti, il tutto in FullHD, ma con un impatto davvero tremendo sulle prestazioni. Poche schede riescono a visualizzare in fluidità un macigno del genere:
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sintetici: AllBenchmark CatZilla–> Definito da molti come l’Aquamark della next-gen, CatZilla nasce ad opera di una software house semi-sconosciuta (AllBenchmark, divisione software dell’azienda AllPlayer) intenta a portare una ventata di novità nel mondo del testing delle schede video. Il motore grafico proprietario mette in ginocchio tutte le ultime schede in commercio, grazie a gatti giganti (i CatZilla), esplosioni, effetti particellari e musica drum’n’bass che va di pari passo con le scene renderizzate. Il benchmark si avvale delle ultime tecnologie appartenenti alle librerie grafiche DirectX11 e OpenGL 4.2, con quattro diversi preset suddivisi in base alla risoluzione e alla qualità grafica. Noi eseguiremo i tre benchmark:
- 720p
- 1080p
- 1440p
Test sui giochi: Thief (2014)–>Nato come reboot di Thief: The dark project, gioco che nel 1998 rivoluzionò le avventure grafiche introducendo luci ed ombre come elementi attivi del gameplay, Thief (2014) è un gioco sviluppato da Eidos Montreal e Square Enix, aziende che l’anno scorso hanno lavorato già ad un altro reboot, anch’esso utilizzato nella nostra suite di test: Tomb Raider. La storia ci catapulta nei panni di Garrett, un abilissimo e ricercatissimo ladro, alle prese con una nuova “setta” che si avvale di poteri magici di potenza incommensurabili, e nel frattempo cercando di salvare una donna molto importante: sua figlia. Tralasciando il filone logico del gioco, esso si avvale dal punto di vista tecnico di un motore grafico che supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_2, avvalendosi del supporto a Mantle, SSAO, Contact Hardening Shadows e Diffusion DOF. Al pari di Bioshock Infinite, viene anche fornito il supporto all’FXAA, antialiasing ad approssimazione rapida, ottimizzato su Shader Model di 5° generazione. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Test sui giochi: Bioshock Infinite–>
Continuiamo con Bioshock Infinite, che ci mette nei panni di Booker DeWitt, un investigatore privato, un tempo agente Pinkerton, incaricato di ritrovare una ragazza, Elizabeth, tenuta prigioniera a Columbia, una fantomatica città sospesa nei cieli, dove le modifiche genetiche sono considerate veri e propri beni di lusso. Per la prima volta nella serie di Bioshock, il personaggio ha un volto, un nome ed una storia precedente al gioco, che verrà svelata con l’avanzare della partita. Il gioco supporta le API DirectX 11, con le quali supporta tecnologie quali: High Definition Ambient Occlusion, Contact Hardening Shadows e Diffusion Depth of Field. È implementato inoltre il supporto all’FXAA (anti-aliasing ad approssimazione rapida) ottimizzato per l’utilizzo su SM 5.0. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test sui giochi: Batman: Arkham Origins–>Chiunque sia appassionato di comics o fumetti, non può non conoscere Bruce Wayne, alias Batman, che ha visto prendere negli ultimi 3 anni la trilogia di Arkham, dapprima in un manicomio, poi al centro di Gotham City, per poi far capolino alle origini, con il terzo capitolo che fa da sequel a tutta la serie. In Batman: Arkham Origins, il cavaliere oscuro è più buio di quanto ci si possa aspettare. Un Bruce Wayne sfrontato, sicuro (troppo) di sé e altezzoso come non ce lo saremmo mai immaginati: il cavaliere oscuro, ancora più oscuro. Tecnicamente parlando, insieme ad Assassin’s Creed IV: Black Flag, è l’ultimo gioco NVIDIA in quanto a tecnologie implementate e supporto al programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played, con il supporto a HBAO+, PhysX, Apex e FXAA ad impatto prestazionale ridotto.
Test sui giochi: Metro Last Light–> Dopo l’incredibile successo di Metro 2033, ecco che quest’anno ha fatto capolino sugli schermi dei nostri PC il successore, Metro Last Light, basato sul romanzo Metro 2034 di Dmitry Glukhovsky, che vede il mondo alle prese con i postumi di una terza guerra mondiale atomica, con tutto ciò che ne consegue: la popolazione ancora in vita in Russia si è trasferita nella famigerata metropolitana russa, dotata di 298 km di binari e tunnel sotto Mosca. Ancora una volta, il giocatore rivestirà i panni di Artyom, per impedire una guerra civile che potrebbe portare alla fine il genere umano. Tecnicamente parlando, il gioco è incredibilmente pesante, sia per poligoni a schermo che per requisiti, facendo uso di tutte le tecnologie introdotte dalle DirectX11: Depth of Field, HDAO, Tessellation e real-time Motion Blur. Il gioco è ottimizzato per schede video NVIDIA, dato il supporto all’NVIDIA PhysX e in quanto parte del programma NVIDIA – The Way It’s Meant To Be Played.
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–>
Test sui giochi: Tomb Raider (2013)–> Lara Croft. Chiunque abbia un minimo di conoscenza videoludica sa chi si nasconde dietro questo nome: la formosa cacciatrice di tesori intorno alla quale è incentrata la serie Tomb Raider. Nel capitolo che ha visto la luce quest’anno, viene effettuato un vero e proprio fast backward, approfittando di un “reboot” della serie per mostrare al giocatore una Lara Croft appena laureata e alle prese con la sua prima avventura. Ovviamente, le forme (e sì, anche l’avventura) non mancano. Il gioco supporta le DirectX11.1, con il feature level di tipo 11_1, le cui istruzioni vengono utilizzate dal TressFX, tecnologia open source che permette di renderizzare i capelli in maniera più realistica, e se supportata dall’hardware, senza un impatto consistente sulle prestazioni. Il motore grafico utilizzato è proprietario di Crystal Dynamics, e consente di scalare discretamente su macchine di potenza diversa senza influire troppo negativamente sull’aspetto delle texture. Il gioco è ottimizzato per architetture AMD, in quanto parte del programma AMD Gaming Evolved.
Test: overclock ed overvolt–>
Completa la nostra analisi prestazionale, come ormai uso comune per RHW, la pagina dedicata all’overclock e ai risultati da esso provenienti. Il sample in nostro possesso, per essere una versione da 4GB, non ci ha delusi, permettendo un’overclock sulla GPU di circa 100MHz, mentre sulle RAM è stato possibile aumentare la frequenza da 1502 a 1652MHz, aumentando di fatto la frequenza effettiva di ben 600MHz, grazie al bus QDR. Il risultato? Eccolo:
La GTX760 è sempre in grado di dare grandi soddisfazioni, con una linearità nell’aumento dei punteggi assoluta: ad un aumento dell’8% della frequenza GPU, corrisponde un aumento nel punteggio dell’8%. La scheda si avvicina alla GTX770 (ma non troppo), con temperature sotto i 65°C e rumorosità contenuta. Badate bene: ogni sample permette un overclock differente, ma in linea di massima è plausibile aspettarsi un overclock di questa portata su quasi tutte le schede retail.
Considerazioni finali–> [conclusione]
[titolo]Design e qualità costruttiva[/titolo]
La scheda è molto simile alla “sorella maggiore”, la GTX770 Windforce3X OC che abbiamo recensito alcune settimane fa: PCB personalizzato con sezione VRM rinforzata, dissipatore con capacità dissipante di ben 450W, overclock di fabbrica. Insomma, una scheda senza dubbio sopra gli standard qualitativi e prestazionali. La qualità Gigabyte si sente e si vede e si tocca con mano, e il look “dark knight” dona senza dubbio riuscendo ad integrarsi con qualsiasi configurazione abbiate.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prestazioni e overclock[/titolo]
Una via di mezzo tra la GTX 760 e la GTX 770, il tutto al prezzo della GTX 760. Certo, ci saremmo aspettati qualcosa in più in overclock, ma dalla vita non si può avere tutto, e senz’altro il buffer da ben 4GB può aiutare in situazioni limite come ad esempio in Far Cry 3 (noto per la sua fame di VRAM) o a risoluzioni più elevate (qualcuno ha detto 4K?), anche se la GPU non è propriamente indicata per tale mole di pixel al secondo. L’impatto dei 2GB addizionali in uno scenario tipico è davvero irrisorio, ma come dice il detto: “Più ce n’è, meglio è”. O forse no?
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Compatibilità[/titolo]
La scheda dispone di PCI-E 16x di tipo 3.0, retrocompatibile con lo standard 2.0 (non è assicurata la compatibilità su schede madri con connessione PCI-E 16x di prima generazione); da lato alimentatore è suggerito dall’azienda un alimentatore da almeno 500W. Concordiamo con la scelta suggerita dall’azienda in quanto i consumi (di circa 200W senza overclock manuale), insieme ad una piattaforma standard, portano il consumo totale della macchina intorno ai 300W, operando quindi tranquillamente entro i limiti di un alimentatore da 500W, purché sia di un brand la cui qualità assicura la corretta erogazione di potenza dichiarata.
[voto=”8″]
[/conclusione]
[conclusione]
[titolo]Prezzo[/titolo]
Il prezzo della Gigabyte GTX760 Windforce3X OC 4GB è di 249€, prezzo identico a quello della scheda reference, notando uno scenario identico a quello visto con la GTX 770: stesso prezzo del modello di nVidia, ma con prestazioni, temperature e rumorosità decisamente migliorate. Oh, e non dimenticate che avete anche il doppio della VRAM! Vi invitiamo ad acquistare presso i rivenditori ufficiali Sapphire, in quanto pur presentando un prezzo superiore ai VAT Player (coloro che evadono l’iva tramite meccanismi al limite della legalità), forniscono supporto post-vendita/RMA, cosa che suddetti rivenditori non ufficiali non garantiscono.
[voto=”9″]
[/conclusione]
In definitiva, diamo alla scheda 8 stelle su 10:
Ringraziamo Gigabyte Italia e cogliamo l’occasione per augurarvi un buon anno con la prima recensione del 2014!
Un saluto dal vostro festivo Hades, alla prossima!
La recensione
Gigabyte GeForce GTX 760 Windforce3X OC 4GB
Scheda silenziosa, fresca e potente, con un occhio di riguardo al rapporto prezzo/prestazioni: la GTX 760 WindForce3X OC 4GB farà la felicità di non pochi videogiocatori,
Pro
- Silenziosa
- Rapporto qualità prezzo elevato
- Permette di giocare a tutti i giochi in FullHD
Contro
- I 4GB non aiutano ad aumentare le performance